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Direttore Responsabile
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La città dei sogni scende in pista
Venerdì la presentazione del “Masterplan Bassano 2020”, che ridisegna l'area strategica tra il vecchio ospedale e il mercato ortofrutticolo e che in una mostra all'Urban Center svela le carte alla città
Pubblicato il 02-03-2011
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Bassano 2020. Sembra il nome di un'Olimpiade, ma si tratta in realtà del futuristico titolo del Masterplan: lo studio d'insieme redatto dagli architetti Massimo Vallotto e Antonio Guglielmini che lancia un ventaglio di idee e di proposte innovative per ridisegnare una vasta porzione strategica di Bassano compresa tra il vecchio ospedale e il mercato ortofrutticolo.
Un titolo non casuale: il 2020, per l'Unione Europea, sarà infatti l'anno entro il quale - per contrastare i cambiamenti climatici - le nostre città dovranno realizzare il 20% della produzione energetica da fonti rinnovabili e tagliare del 20% le emissioni di anidride carbonica. Da qui la necessità di ripensare gli assetti urbani per un'evoluzione “eco friendly” del concetto di città.
Accolto con favore dall'Amministrazione comunale, il “Masterplan Bassano 2020” entra ufficialmente nella sua fase pubblica: venerdì 4 marzo, alle ore 17.30 nella Sala Chilesotti del Museo Civico, la proposta urbanistica sarà presentata alla cittadinanza.

Un'ipotesi progettuale del "Masterplan Bassano 2020"
Interverrà nell'occasione - oltre al sindaco Cimatti, all'assessore Rosanna Filippin e ai due progettisti - il prof. Ezio Micelli, docente associato di Estimo dello IUAV di Venezia, che ha seguito tutto il processo di definizione del Masterplan con particolare attenzione alle formule di partnership pubblico-privato, alla base dei possibili futuri interventi nell'area considerata.
Contestualmente, all'Urban Center di Palazzo Sturm, “Bassano 2020” svela le sue carte alla città: con una mostra dei progetti e degli elaborati (inaugurazione sabato 5 marzo alle 17) che rimarrà aperta fino al 30 giugno, il giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e il sabato dalle 17 alle 19.
“Si tratta di una base di partenza, di una griglia di possibili soluzioni tutte da definire - spiega l'arch. Massimo Vallotto, intervenuto alla presentazione della mostra assieme al sindaco e al collega Guglielmini -. E' l'inizio di un dialogo che richiede molto coraggio tra gli attori protagonisti: Amministrazione, privati imprenditori e città”.
Nella prima sala, l'esposizione presenta le “analisi e strategie” dei cinque scenari sui quali il Masterplan riscrive i connotati del tessuto urbano: l'“Asse dei Musei”, l'istruzione in sicurezza, il verde protagonista, la razionalizzazione dei parcheggi e la mobilità sostenibile.
Nella seconda sala sono esposti invece i pannelli sull'urbanistica, la viabilità e il potenziale edificatorio nella zona considerata con le relative visioni progettuali.
“E' un puzzle di elementi - prosegue Vallotto - che se attivati in progressione hanno un effetto domino in crescita. Alcune visioni progettuali sono delle provocazioni, ma l'intento generale del Masterplan è un obiettivo di città che guardi alle fonti energetiche sostenibili, all'edilizia ecologica e a un aumento della qualità della vita globale sul territorio.”
Consigli, proposte e osservazioni dei cittadini sono gradite. All'interno di una tasca collegata a ciascuna delle sezioni della mostra i visitatori troveranno una scheda sulla quale potranno scrivere e lasciare le loro annotazioni.
E' inoltre “under construction” - ma sarà online a giorni - il sito internet www.bassano2020.it. “Non sarà un sito-vetrina, ma interattivo - conclude il progettista - con un blog di rimando per raccogliere più contributi possibili.”
E che l'obiettivo finale del piano sia una città più vivibile, lo si capisce anche dall'allestimento. Che mette simbolicamente in mostra - l'una vicina agli altri - una bicicletta, dei libri scolastici e una panchina.
La “città dei sogni” scende in pista. Ciclabile, naturalmente.
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