Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Il Touch giocoso

“DigitArt 3D: Le ceramiche di Giulia Caffo”: fino al 5 dicembre al Museo della Ceramica di Palazzo Sturm un’installazione interattiva consente di giocare e interagire con le riproduzioni 3D di alcune ceramiche della collezione museale

Pubblicato il 05-09-2025
Visto 418 volte

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Ebbene sì: c’è il Tich nervoso.
E vi giuro che alcune cose che stanno succedendo a Bassano mi stanno facendo innervosire sempre di più.
Ma, per fortuna, c’è anche il Touch giocoso. Ed è quello degli schermi touch di “DigitArt 3D: Le ceramiche di Giulia Caffo”, la nuova installazione interattiva allestita al Museo della Ceramica “Giuseppe Roi” di Palazzo Sturm.

Foto Alessandro Tich

In una delle sale delle collezioni permanenti dello storico edificio sono stati approntati due tavoli tecnologici. Uno è più basso e l’altro è più alto, e c’è un perché: l’installazione è stata infatti progettata per il pubblico in età scolare, certamente più avvezzo ai giochi digitali, ma è aperta anche all’uso degli adulti.
In sostanza, smanettando sullo screen di ciascuno dei due tavoli si apre un piccolo mondo di ceramiche d’epoca virtuali - piatti, teiere, zuppiere e quant’altro - con le quali si può, per l’appunto, interagire e giocare a colpi di touch.
La novità viene presentata in conferenza stampa a Palazzo Sturm in quello che è il primo giorno di apertura dell’installazione, disponibile per il pubblico fino al prossimo 5 dicembre. Ma non si esclude, in base anche alla risposta dei visitatori, che possa diventare un’installazione permanente.
Le ceramiche riprodotte digitalmente per questo innovativo angolo ludico del Museo della Ceramica sono quelle appartenute a Giulia Caffo, nobildonna appassionata dell’arte ceramica e madre del barone Giambattista Sturm von Hirschfeld che diede il nome a Palazzo Sturm e successivamente lo donò alla città di Bassano.
Il gioco immersivo propone quindi una storia “romanzata” della nobile signora ed è strutturato in tre sezioni.
La prima sezione - “La storia di Giulia Caffo” - è suddivisa in cinque capitoli, arricchiti da altrettanti minigiochi come “Dipingi gli oggetti” o “Trova l’oggetto nascosto”, che hanno lo scopo di far divertire gli utenti ma anche di far scoprire alcune opere della collezione del Museo della Ceramica “Giuseppe Roi”.
È inoltre possibile giocare direttamente e liberamente ai cinque minigiochi nella modalità alternativa offerta dalla sezione “Gioca con le ceramiche”.
Infine, in ogni momento, i giocatori hanno la possibilità di interagire digitalmente con le accuratissime ricostruzioni tridimensionali che compaiono sullo screen e che forniscono informazioni sulla loro originaria manifattura e utilizzo, nella terza sezione “Interagisci con le ceramiche”.
Ma non è tutto. Oltre alle interazioni digitali, l’utente ha la possibilità di toccare con mano le riproduzioni fisiche di tutte le ceramiche incluse nel gioco, realizzate attraverso la tecnologia della stampa 3D con disegni in rilievo.
Una soluzione che consentirà anche ai visitatori non vedenti e ipovedenti di fruirle in piena autonomia, in linea con la missione dei Musei Civici di Bassano del Grappa di aprirsi al pubblico come luogo sempre più accessibile e inclusivo.

Tutto questo è il risultato di un incredibile coacervo di collaborazioni reso possibile da un insieme di Progetti le cui sigle sono un’autentica sfida all’umana comprensione.
Innanzitutto, l’installazione “DigitArt 3D: Le ceramiche di Giulia Caffo” è stata promossa dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, dal Comune e dai Musei Civici di Bassano del Grappa.
E fin qui siamo ancora nel campo delle informazioni comprensibili.
L’applicazione interattiva è stata realizzata dall’Università Ca’ Foscari nell’ambito dello “Spoke 6” (“Turismo, Cultura e Industrie Creative”), coordinato dal prof. Fabrizio Panozzo, del Progetto iNEST - Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR) e sviluppato in affiliazione con l’Università di Bolzano, l’Università di Trento, l’Università di Verona e la Fondazione Università Ca’ Foscari.
Io mi sono già perso, ma devo andare avanti.
Perché l’installazione, a sua volta, nasce anche come spin-off dalle attività del Progetto europeo Horizon, di cui il Comune di Bassano è partner, “Hephaestus, HEritage in EuroPe: new tecHnologies in crAft for prEServing and innovaTing fUtureS”.
Sul piano operativo, è stata sviluppata da Studio MACACO, agenzia digitale svizzera specializzata in soluzioni interattive, mentre le riproduzioni tridimensionali fisiche sono state a cura di FabLab Venezia.
La parte conclusiva di questo articolo prosegue nelle prossime righe.
Ma prima, siete liberi di andare a prendervi un cachet per il mal di testa.

“L’installazione darà la possibilità ai visitatori di conoscere la ceramica in una modalità nuova”, afferma in conferenza stampa la consigliera comunale con delega alla Ceramica, nonché presidente della commissione consiliare Cultura Chiara Tessarollo.
“Come amministrazione siamo molto soddisfatti - continua -. È un modo per integrare le nuove tecnologie alla cultura, puntando sul grande pubblico e in particolare sui giovani.”
“Il progetto favorisce l’accessibilità ai contenuti del patrimonio museale - dichiara la direttrice dei Musei Civici Barbara Guidi -. Lo scopo è quello di aprire i Musei al più ampio pubblico possibile, per goderne i contenuti senza barriere fisiche e sensoriali. In questo modo portiamo le ceramiche fuori dalle vetrine, grazie a due schermi interattivi, assieme ad oggetti 3D che possono essere toccati da tutti.”
“Gli obiettivi iniziali del progetto “DigitArt 3D” erano due - spiega Mara Pistellato, ricercatrice dell’Università Ca’ Foscari e coordinatrice del progetto medesimo -. Il primo era fare ricerca accademica su tecnologie oggettive di restituzione 3D di oggetti per renderli fruibili al pubblico. Il secondo era creare qualcosa di concreto da far vedere al pubblico.”
Ed è quello che accade adesso nel palazzo donato alla città di Bassano dal barone Sturm, figlio di Giulia Caffo, la nobildonna con le ceramiche la cui storia, fino al 5 dicembre, è tutta un touch.

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Più visti

1

Politica

29-08-2025

Fuga di Gaz

Visto 10.645 volte

2

Politica

01-09-2025

Che cinema

Visto 9.895 volte

3

Attualità

29-08-2025

Syncro System: l’eccellenza negli allestimenti per furgoni

Visto 9.633 volte

4

Attualità

01-09-2025

Dirty Dancing

Visto 9.308 volte

5

Attualità

02-09-2025

Circo scritto

Visto 9.106 volte

6

Attualità

02-09-2025

NY. È tutto qui

Visto 9.091 volte

7

Politica

02-09-2025

Raggio taser

Visto 8.701 volte

8

Attualità

02-09-2025

Emisfero Astrale

Visto 8.682 volte

9

Politica

03-09-2025

Se il progetto non Thiene

Visto 7.355 volte

10

Politica

03-09-2025

Maranza Meccanica

Visto 6.440 volte

1

Attualità

06-08-2025

Gran Dinale

Visto 18.360 volte

2

Politica

11-08-2025

Castellexit

Visto 17.350 volte

3

Attualità

07-08-2025

L’Ultimo Imperatore

Visto 16.865 volte

4

Attualità

08-08-2025

Pieve del 5Grappa

Visto 15.203 volte

5

Politica

18-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 13.924 volte

6

Cronaca

06-08-2025

Attenzione: fragile

Visto 13.672 volte

7

Attualità

13-08-2025

Casino Municipale

Visto 11.785 volte

8

Attualità

22-08-2025

Odore di rivolta

Visto 11.589 volte

9

Attualità

07-08-2025

Via col veto

Visto 11.444 volte

10

Attualità

06-08-2025

Applausi a cena aperta

Visto 11.442 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili