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Il gruppo di minoranza Riparte Rosà punta il dito sulla congestione tra strada e ferrovia in paese: “Ancora nessun progetto e nessun passo avanti per risolvere il nodo dei sei passaggi a livello”

Pubblicato il 20-10-2025
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Se è vero, come afferma il noto detto, che tutte le strade portano a Roma, è altrettanto vero che tutti i nodi della viabilità del nostro territorio portano a Rosà.
Riguardo alla viabilità su gomma, negli anni abbiamo già scritto fiumi d’inchiostro.
Ma questa volta il problema riguarda - e non certamente da oggi - il trasporto su rotaia, con la linea ferroviaria che taglia in due, e in più punti, la rete stradale del territorio comunale, trasformando Rosà nel “paese dei passaggi a livello”.

Il passaggio a livello di via San Pio X a Rosà

È l’argomento di un comunicato stampa trasmesso in reazione dal gruppo consiliare di minoranza Riparte Rosà, che pubblichiamo di seguito.

COMUNICATO

Viabilità a Rosà: anni di promesse e nessun passo avanti. Ancora nessun progetto concreto per risolvere il nodo dei sei passaggi a livello. RFI smentisce la trasmissione del progetto per il sottopasso di via San Pio X.

Il gruppo consiliare Riparte Rosà torna a chiedere chiarezza e trasparenza sulla situazione della viabilità cittadina.
Nonostante anni di promesse, il problema della permeabilità est-ovest resta irrisolto, aggravato dalla presenza della linea ferroviaria e dei sei passaggi a livello che rimangono chiusi per oltre due ore complessive ogni giorno.
Già nel 2004 si parlava di un sottopasso in via Garibaldi, mai realizzato.
Nel 2021 il Comune di Rosà ha sottoscritto un accordo di programma con la Regione Veneto, Veneto Strade e RFI per analizzare la viabilità e individuare soluzioni ai numerosi passaggi a livello, ma da allora non è stato compiuto alcun passo concreto.
L’unico intervento effettivamente realizzato è stata la chiusura del passaggio a livello di via Villa, avvenuta a inizio 2022: un’operazione finalizzata a ottenere un finanziamento di 670 mila euro, ma che non ha portato alcun miglioramento tangibile sulla viabilità principale.
Al contrario, ha eliminato un percorso pedonale sicuro nella zona sud-est di Rosà, creando disagi ai residenti e ai proprietari dei terreni di via Villa e via Campagnola.
Dal 2020 a oggi, il Piano delle Opere Pubbliche riporta una generica voce da 5–8 milioni di euro per “migliorare la viabilità e la soluzione dei passaggi a livello”, senza che esista un progetto o un CUP approvato.
Nel 2024 la Sindaca ha scritto a RFI e alla Regione dichiarando di aver trasmesso uno studio di fattibilità per un sottopasso in via San Pio X.
Tuttavia, in una nota ufficiale del settembre 2025, RFI ha smentito di aver mai ricevuto alcuna documentazione progettuale dal Comune di Rosà.
Un episodio che non solo conferma la distanza tra gli annunci e i fatti concreti, ma rischia anche di compromettere la credibilità dell’Amministrazione comunale nei confronti degli enti sovracomunali da cui dipende l’accesso ai finanziamenti necessari per opere di questa portata.
“Il tema della viabilità e dei passaggi a livello richiede serietà e programmazione, non annunci ripetuti. Serve un percorso concreto con Regione, RFI e Ministero per arrivare finalmente a soluzioni realizzabili.” - Gruppo Consiliare Riparte Rosà

La questione delle risorse

È evidente che un’opera complessa come un sottopasso ferroviario richiede investimenti di diversi milioni di euro, che un Comune da solo non può sostenere.
Per questo motivo è fondamentale che l’Amministrazione avvii un confronto serio e strutturato con Regione Veneto, RFI, ANAS e Ministero delle Infrastrutture, con l’obiettivo di definire un progetto condiviso e di individuare le fonti di finanziamento necessarie.
Continuare a inserire la voce “viabilità e passaggi a livello” nel Piano delle Opere Pubbliche, senza risorse e senza progettazione, significa alimentare aspettative che rischiano di restare solo sulla carta.
Se la Giunta intende mantenere questa previsione, deve dimostrare di aver avviato realmente un percorso concreto con gli enti sovracomunali per accedere ai fondi dedicati.

Conclusione

Riparte Rosà chiede che il tema della mobilità est-ovest torni al centro delle priorità comunali, con azioni concrete, trasparenti e condivise con la cittadinanza.
Rosà ha bisogno di una programmazione seria, basata su progettualità reali e su un dialogo efficace con tutti i livelli istituzionali.

Per il Gruppo consiliare Riparte Rosà
la consigliera Giulia Vanin

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