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Tensione e mobilitazione in centro a Bassano del Grappa, dove una nuova antenna di telefonia, sorta in Piazza Paolo VI, è finita nel mirino di residenti e oppositori.
Stamane è stata depositata una diffida al comune di Bassano del Grappa, al sindaco ed alla giunta in carica redatta dall'Avvocato Boris Ventura del foro di Vicenza.
Il cuore della contestazione risiede nella localizzazione dell'impianto, definito un "pericolo evidente per la salute pubblica" e uno "sfregio al decoro della città".

Richiesta di rimozione immediata e minaccia di azioni legali in sede civile e penale. L'Avvocato Ventura e i residenti contro il "pericolo per la salute e sfregio al decoro".
La nota, che riporta le dichiarazioni di "Cunial", evidenzia come l'area di Piazza Paolo VI sia ad altissima frequentazione: "Asilo, scuole, chiese, monumenti, casa cura e istituti religiosi, cinema, teatro, centro giovanile e sportivo, uffici, poste centrali," si legge nel testo, a cui si aggiunge la protesta dei residenti che si sono visti "catapultare questa ciminiera sputa radiazioni ad un passo dalle nostre finestre."
Gli oppositori accusano l'amministrazione di aver svenduto il territorio alle multinazionali e chiedono una netta inversione di marcia e la tutela del bene pubblico.
La diffida punta direttamente al vertice dell'amministrazione. "Finco è il primo responsabile della salute pubblica ed è il garante della tutela del patrimonio pubblico e privato della città," incalza Cunial, definendo l'antenna un "attacco a salute, patrimonio e proprietà privata".
Viene respinta l'eventuale difesa basata sul piano antenne (approvato all'unanimità) o sulle leggi nazionali. "Trincerarsi dietro al piano antenne... non solleverà dalle responsabilità né il sindaco, né la giunta," prosegue il comunicato.
La battaglia non si fermerà alla diffida amministrativa. Gli autori annunciano di essere "pronti a proseguire la nostra lotta anche in sede civile e penale", con un duplice obiettivo: la rimozione immediata dell'antenna e la revisione completa del piano antenne comunale, per evitare che casi analoghi si ripetano in futuro.
L'appello finale è rivolto a tutta la cittadinanza: "La popolazione di Bassano merita rispetto e la nostra città va tutelata e difesa da interessi speculativi opposti alla buona gestione della cosa pubblica.
Invito tutti i cittadini a unirsi in una lotta comune a tutela della salute e del paesaggio, deturpato dalle sempre più numerose antenne."
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