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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Se son lose, fiolilanno

Missione in Cina dell'assessore comunale di Bassano Ciccotti, intervenuta a un congresso internazionale sul turismo sostenibile a Zhengzhou. Gettate le basi per rapporti di tipo turistico e culturale tra Bassano e la Grande Tigre

Pubblicato il 28-11-2014
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Brassaï. L’occhio di Parigi

“Ma va' in Cina...” si diceva ai miei tempi per mandare scherzosamente qualcuno a quel paese. Ora però i tempi sono cambiati. La Cina oggi comanda il mondo, ed è meglio non scherzare. E col suo miliardo e 300 milioni di abitanti rappresenta un “mercato potenziale” senza paragoni. Turismo compreso. Già i turisti della Grande Tigre hanno fatto di Venezia una delle loro mete privilegiate, ma c'è tutto un entroterra veneto che scalpita per conquistare una fettina della grande torta del mercato turistico orientale.
E così Giovanna Ciccotti, assessore comunale di Bassano alla Promozione del territorio, ha preso l'aereo e - delegata dal sindaco Poletto - ha partecipato al “The International Mayor's Forum on Tourism” svoltosi a Zhengzhou, in Cina, dal 15 al 17 novembre scorsi. Obiettivo della “missione”: perorare la causa di Bassano, sotto il profilo turistico e culturale, agli occhi (a mandorla) del pubblico cinese.
“Ho partecipato - racconta l'assessore Ciccotti - ai lavori di un congresso internazionale organizzato dall’Ente per il Turismo Cinese e dall’UNWTO (United Nations World Tourism Organization), agenzia specializzata dalle Nazioni Unite che promuove in particolare lo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile. Al congresso erano rappresentati quasi tutti gli Stati del mondo: Russia, Francia, Nuova Zelanda, Islanda, Gran Bretagna, Vietnam, Australia solo per citarne alcuni. Per l’Italia eravamo in venti, in rappresentanza delle varie regioni. Con me c’erano sindaci o assessori di Este, Cividale del Friuli, Orta, Acqui Terme, Firenze, Cosenza e altri. Una selezione di città di medie e piccole dimensioni, ma di notevole interesse storico e artistico, scelte dal Governo cinese per non limitare la scoperta dell’Italia solo alle grandi città, ma per indirizzare alla conoscenza di itinerari alternativi di grande fascino anche dal punto di vista ambientale ed enogastronomico. La candidatura di Bassano era stata avanzata dalla Camera di Commercio di Vicenza come rappresentativa del Veneto delle città d’arte.”

A.A.A. turisti cinesi cercasi

“Siamo stati ospitati nella città di Zhengzhou (provincia di Henan), 8 milioni di abitanti nel cuore della Cina, e non è stato difficile comprendere il loro desiderio di sperimentare modi di vivere diversi, meno frenetici e più slow rispetto ai ritmi delle loro megalopoli -continua l’assessore -. Abbiamo incontrato diversi referenti e rilasciato interviste alle loro televisioni. Il congresso è biennale e alcuni tornavano per la seconda volta. Este, ad esempio, che ha già avviato un contatto di amicizia con una città cinese ed era presente con un gruppo di imprenditori impegnati a valutare le possibilità di creare business.”
“A mio avviso gli sviluppi potrebbero essere in via prioritaria di tipo turistico e culturale - sottolinea l’assessore - anche se non escludo scambi tra scuole, soprattutto se qualche istituto introdurrà lo studio della lingua cinese, o tra aziende. La responsabile dell’Agenzia italiana che per la Cina ha curato i contatti con i Comuni italiani ci ha invitati a costruire un rapporto privilegiato con una città medio piccola, che abbia una sua valenza culturale, così da creare un legame più stretto. Le ho chiesto di aiutarci a identificarla in modo da poter iniziare un percorso appena anche lei rientrerà dalla Cina.”
I primi scambi potrebbero essere proprio di tipo artistico, “vista anche la valenza internazionale di Operaestate Festival Veneto”.
“L’esperienza è stata molto bella e interessante - conclude Giovanna Ciccotti - anche perché ho avuto modo di conoscere due aspetti della città, opposti tra di loro. Quella del paese modernissimo, avanzato dal punto di vista urbanistico, architettonico, tecnologico e quello della Cina arretrata e povera, ancora molto di là dall’evolversi. Sono contraddizioni che invitano a riflettere e, in ogni caso, devono stimolarci e migliorarci. Il primo ponte di congiunzione tra noi e loro potrebbe essere quello artistico e dello spettacolo: rifletteremo nelle prossime settimane e vedremo cosa potrà nascerne.”
E se son lose, fiolilanno.

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