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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Tubi or not tubi
Sicurezza idrogeologica: dopo le piogge calamitose del 2020, a Sant’Eusebio saranno realizzate le opere di mitigazione di nuovi fenomeni di allagamento in caso di eventi meteorici eccezionali
Pubblicato il 11-01-2024
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Tubi or not tubi? Questo è il dilemma.
A Sant’Eusebio le tubazioni della rete di scolo delle acque piovane non sono più in grado di evitare inondazioni in caso di eventi meteorici eccezionali o anche solo intensi.
Prova ne sia la serie di forti temporali che nell’estate 2020 ha colpito in particolare la frazione, causando smottamenti e allagamenti che hanno invaso e danneggiato strade, canaloni e proprietà private.

Francesco Cortese, Andrea Zonta, Elena Pavan, Patrizia Fietta (foto Alessandro Tich)
Dopo il riconoscimento dello stato di crisi e numerosi sopralluoghi, è stato quindi portato finalmente a termine un progetto dell’amministrazione comunale che ha l’obiettivo di mitigare nuovi fenomeni di allagamento per questa zona.
Per presentarlo viene convocata una conferenza stampa sul parcheggio della chiesa di Sant’Eusebio: in pratica la fotocopia dell’incontro con i media di lunedì scorso per la presentazione degli interventi sulla piattaforma-piazza di Valrovina.
C’è l’immancabile duo di ruspe Elena Pavan e caterpillar Andrea Zonta e ci sono i rappresentanti del consiglio di quartiere: la vicepresidente Patrizia Fietta e il consigliere Francesco Cortese.
“Sono opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio - esordisce il sindaco -. Gli eventi del 2020 hanno penalizzato molto le nostre zone collinari. Avevamo avviato subito la progettazione, poi ci sono stati i soliti problemi per l’aumento dei prezzi dei materiali e adesso possiamo realizzare questi interventi che sono necessari per evitare nuove conseguenze di un’urbanizzazione superficiale degli anni passati e dell’estremizzazione degli eventi meteorologici.”
Spetta poi come sempre al vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Andrea Zonta illustrare i dettagli dell’intervento.
In corrispondenza del principale impluvio e cioè solco di scorrimento delle acque, sarà in primo luogo costruita una grande vasca con uno sghiaiatore in prossimità di via Martinato per intercettare e raccogliere i detriti trasportati dalle acque stesse lungo i terreni collinari situati verso valle.
Quindi verrà realizzata una nuova linea di scarico delle acque meteoriche: le condotte sotterranee passeranno dietro all’area dell’hotel Alla Corte e convergeranno su via dei Pilati.
È inoltre prevista l’installazione di una griglia taglia acqua all’inizio di via Contrà Corte Sant’Eusebio, in modo da poter intercettare nel modo più efficace possibile le acque “ruscellanti” provenienti dal quartiere a monte della Strada Provinciale 73.
Sarà effettuato il rifacimento dell’attraversamento delle tubazioni sotto la SP 73 con una condotta in calcestruzzo.
Qui prosegue la linea di scarico fino al Brenta ed è prevista la sostituzione della rete di raccolta delle vie, sempre con nuove condotte in calcestruzzo: parte di via dei Pilati, via Contrà Corte Sant’Eusebio e via Fontanelle, fino a Contrà del Guado.
Parallelamente, sarà messa in atto un’opera di pulizia ed espurgo di pozzetti e caditoie lungo tutte le vie interessate.
I lavori inizieranno la prossima primavera, con contestuale avviso ai naviganti.
“Poiché i lavori saranno eseguiti in sede stradale, anche se a margine - si legge nella relazione tecnico-descrittiva del progetto definitivo esecutivo -, si prevedono interferenze con il traffico veicolare.”
Il costo dell’intervento ammonta a 500mila euro, metà dei quali finanziati tramite fondi del Pnrr e l’altra metà con risorse comunali.
Ma il dilemma dei tubi non riguarda solo Sant’Eusebio.
Come annunciano nell’occasione sindaco e vicesindaco, sono previsti altri quattro analoghi interventi sempre nella fascia collinare del territorio comunale: due a Campese, uno a San Giorgio e uno a Valrovina in località Privà.
Il quadro economico complessivo delle ulteriori quattro opere di mitigazione è di 1 milione di euro, in gran parte sempre coperti da fondi Pnrr.
“Finalmente interverremo per sistemare i danni causati in quella difficile estate del 2020 - commenta l’assessore Zonta - ma soprattutto per prevenire nuove situazioni critiche in occasione di eventi calamitosi che, purtroppo, sono sempre più frequenti soprattutto nel periodo estivo.”
E come a Valrovina, anche a Sant’Eusebio si elevano le espressioni di soddisfazione del consiglio di quartiere.
“Questo è un progetto che ci stava particolarmente a cuore - afferma la vicepresidente Patrizia Fietta -. Ringraziamo l’amministrazione di quello che sta facendo e che farà. È un problema che si portava avanti da tempo e che a Sant’Eusebio era diventato ingestibile.”
Poi la vicepresidente ne approfitta per segnalare agli amministratori comunali e, visto che ci siamo, anche alla stampa un’altra esigenza della frazione:
“Via Fontanelle è una strada da sistemare. C’è un traffico continuo, bisogna regolare la velocità delle auto, con dissuasori e poiché non c’è spazio per un marciapiede, pensare a una corsia delimitata per i pedoni.”
Questo è un lavoro per SuperZonta, il Clark Kent di via Matteotti sempre pronto a risolvere i problemi del mondo.
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