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Direttore Responsabile
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Il primo uomo ad Angarano
La cosmica missione del primo automobilista che, impegnando la corsia a senso unico del parzialmente riaperto Ponte Nuovo, dalla sponda est del Brenta è riuscito a raggiungere la sponda ovest
Pubblicato il 09-09-2023
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Emozione e animazione, al Pavan Space Center.
È infatti perfettamente riuscita l’impresa dello spazio che dallo scorso 3 luglio aveva fatto scattare il conto alla rovescia: la riapertura parziale al traffico motorizzato del Ponte della Vittoria alias Ponte Nuovo, a una sola corsia e a senso unico, al termine del primo step dei lavori di sistemazione del manufatto sul Brenta.
È stata una sfida oltre lo spazio dei confini del fiume, che nessuno negli ultimi due mesi aveva più varcato.

Una missione che passerà alla storia delle conquiste dell’uomo e che si è avvalsa dell’utilizzo della più sofisticata tecnologia spaziale.
Basti pensare che un drone ha costantemente raccolto le immagini dei lavori in corso sul Ponte, scattando foto e girando video, per aggiornare quotidianamente su Facebook l’andamento del cantiere e decantarne la meraviglia.
L’azione di propaganda social - alla quale si sono quotidianamente affiancati anche degli avveniristici selfie di aggiornamento lavori, scattati alle 6 di mattina - si è rivelata quanto mai necessaria per contrastare il controspionaggio dei Russi.
I soliti bolscevichi pronti a criticare il progetto di sistemazione del Ponte della Vittoria e a sostenere che la scelta di realizzare due marciapiedi laterali promiscui - sia pedonali che ciclabili - è sbagliata, che le corsie per le auto sono troppo strette, che in caso di emergenza un’autoambulanza non può transitare in mezzo alle due file di macchine, eccetera eccetera.
Ma tutto questo non ha impedito il regolare prosieguo dei lavori in vista del fatidico giorno previsto dal programma spaziale per la conquista automobilistica della sponda opposta del Brenta: giovedì 7 settembre 2023, la data che sarà ricordata nei libri di storia.
Ma, Houston, abbiamo un problema.
C’era infatti da decidere in quale direzione a senso unico far transitare le auto una volta riaperto parzialmente il Ponte della Vittoria a una sola corsia.
Direzione est-ovest, e cioè da piazzale Cadorna in direzione di viale Pecori Giraldi-Marostica oppure ovest-est, e cioè da viale Pecori Giraldi in direzione di piazzale Cadorna, come inizialmente ipotizzato dal direttore del Centro di Controllo Andrea Zonta?
Un bel dilemma davvero.
Alla fine, dopo un summit segreto convocato al Pavan Space Center, è stato deciso per la direzione est-ovest: da Bassano verso Angarano.
Come e perché sia stata fatta questa scelta è una procedura coperta dal top secret.
Ma grazie ai nostri agenti del KGTich siamo riusciti a intercettare le due possibili modalità con le quali il Centro di Controllo è arrivato a individuare la soluzione.
La prima è quella che dopo attenta valutazione e ampia discussione, supportata da approfonditi studi dei flussi del traffico negli ultimi cinque anni, giunta comunale e ufficio tecnico abbiano preso la decisione affidandosi al lancio della monetina: testa = est-ovest e croce = ovest-est.
La seconda è quella che dopo un dibattuto e prolungato confronto tecnico-amministrativo sulla direzione di marcia maggiormente gradita agli elettori, i decisori si siano pronunciati dopo essersi ispirati al riguardo ascoltando il brano “Nord Sud Ovest Est” degli 883.
Tuttavia, il top secret mantenuto sull’operazione è destinato a non rimanere tale per sempre: le tabelle esplicative di tutte le procedure adottate saranno esposte in una sezione speciale del Museo della Scienza e della Tecnica nel futuro Genius Center.
Giovedì 7 settembre 2023. È lo storico giorno dell’allunaggio del primo uomo ad Angarano.
Sono le 17:48, CET (Central European Time).
All’imbocco est del Ponte della Vittoria sono i presenti i vertici del Pavan Space Center: la presidente del programma spaziale Elena Pavan, il direttore del Centro di Controllo Andrea Zonta e il capomissione Antonio Guglielmini, a cui si aggiungono, tra gli altri, i rappresentanti dei media locali e i due immancabili addetti alla propaganda aerospaziale, Mister Drone e Mister Selfie.
È il momento più delicato e insieme più appassionante dell’intera missione.
La corsia a senso unico di marcia è appena stata aperta e il primo automobilista si appresta a varcare lo Stargate che dalla sponda est del Brenta lo porterà a raggiungere la sponda ovest.
È un elettrizzante conto alla rovescia nel conto alla rovescia e, appena la prima macchina parte finalmente in direzione della corsia riaperta, si scatenano le foto e le riprese video dei telefonini, immediatamente girate a chi di dovere (me compreso) su WhatsApp e postate su Facebook per la gioia del pubblico sul pianeta Terra.
E quando le due ruote anteriori dell’auto del primo uomo ad Angarano superano la linea di confine tra il Ponte Nuovo e viale Diaz in destra Brenta, sembra quasi di sentire la voce del grande Tito Stagno che urla in telecronaca in diretta: “Ha toccato!”.
Missione compiuta, nella felicità generale.
Un piccolo passo per Zonta, un grande passo per l’umanità.
Anche se i Russi sono già pronti a contestare la veridicità della conquista spaziale, affermando che l’allunaggio in destra Brenta è tutta un’invenzione.
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