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Rinascimento in bianco e nero

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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Guerre Ostellari

Fenomenologia del sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, fautore del nuovo corso sul Tribunale della Pedemontana, mentre al Senato è stato presentato il ddl bipartisan sull’istituzione del Tribunale stesso

Pubblicato il 10-05-2023
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A Bassano è ormai un “volto noto”.
Negli ultimi mesi è stato nella nostra città per ben tre volte: prima per un sopralluogo conoscitivo nello scatolone vuoto della Cittadella della Giustizia, poi per l’incontro con i 70 Comuni e le tre Province favorevoli, assieme alla Regione Veneto, all’istituzione del Tribunale della Pedemontana.
Infine nei giorni scorsi per l’incontro con le categorie economiche locali, provinciali e regionali che hanno pure elevato all’unisono le voci di approvazione sul ripristino del palazzo di giustizia cittadino, soppresso dal governo nel 2012 per la riforma della geografia giudiziaria su legge delega del parlamento.

Il sottosegretario Andrea Ostellari, tra l’europarlamentare Sergio Berlato e il sindaco Elena Pavan, in visita alla Cittadella della Giustizia lo scorso 6 febbraio (archivio Bassanonet)

Andrea Ostellari, sottosegretario leghista alla Giustizia, senatore della Repubblica e avvocato di professione, è la figura chiave del nuovo corso politico mirato a far resuscitare il Tribunale di Bassano del Grappa dal sepolcro del suo accorpamento al Tribunale di Vicenza.
Non agisce per conto proprio ma per conto del suo stesso esecutivo, visto che è stato proprio l’attuale governo ad aprire la strada alla prospettiva - se totale o parziale, non è ancora chiaro - di ripristinare, sulla spinta anche delle istanze presentate dalle Regioni, i tribunali chiusi undici anni fa da Mario Monti e dal suo ministro Guardasigilli Paola Severino, nell’obiettivo di restituire alle città non capoluogo di Provincia e già sedi di tribunale la cosiddetta giustizia di prossimità.
Ciò che colpisce di Ostellari, per quanto distaccato e istituzionale debba e possa essere il suo ruolo, è il suo coinvolgimento nella causa.
Lo si evince dal modo in cui si pone nei confronti della questione e dalle sue stesse dichiarazioni rilasciate a Bassano agli organi di informazione.
Di particolare interesse, sotto il profilo dell’analisi del testo e della conseguente interpretazione politica, è la sua affermazione rilasciata ai microfoni nel chiostro del Museo Civico al termine dell’ultimo incontro con le categorie economiche:
“Si è compreso che qui non si tratta di riaprire o di rivolere il giocattolo che qualcuno ci ha preso nel passato, ma si tratta di investire in giustizia e in un nuovo progetto che vede la realizzazione di un Tribunale della Pedemontana capace di essere supporto a una sfida del futuro.”
Attenzione alle parole del sottosegretario: non il giocattolo che qualcuno “vi” ha preso o che qualcuno “ha preso a Bassano”, ma il giocattolo che qualcuno “ci” ha preso.
È l’espressione sintattica, probabilmente anche inconscia, di una partecipazione alla causa che va ben oltre il suo compito di raccogliere le istanze del territorio nel giro di sei mesi per poi tradurle in azioni governative.

Andrea Ostellari, del resto, non arriva da lontano. È veneto, è di Curtarolo ed è nato a Campo San Martino, poco più in giù di Cittadella, e conosce bene la città di Bassano anche per i trascorsi della sua famiglia, che gestiva un negozio in città.
In passato, dal 2003 al 2009, è stato inoltre viceprocuratore onorario presso la Procura della Repubblica di Bassano del Grappa, con funzione di pubblico ministero avanti il giudice di pace e il tribunale monocratico penale. Diciamo quindi che la situazione di ciò che era il Tribunale di Bassano prima della sua soppressione la conosce molto bene, anche e soprattutto per la sue precedenti esperienze professionali.
È lui dunque, nella sua veste di sottosegretario delegato tra le altre cose alle “politiche di coesione” della giustizia, il protagonista delle Guerre Ostellari mirate a portare avanti le istanze dei territori, e del nostro territorio nella fattispecie, per il ripristino delle sedi soppresse di giustizia di prossimità.
Una sorta di Skywalker alla corte dello Jedi Carlo Nordio, suo ministro di riferimento.
Ai vertici del ministero non manca tuttavia il lato oscuro della forza: secondo voci accreditate il presidente del Tribunale di Vicenza Alberto Rizzo, diventato capo di gabinetto del ministro Nordio, è contrario all’istituzione del Tribunale della Pedemontana, in sintonia con l’Ordine degli Avvocati di Vicenza che assieme ai due Ordini di Padova e di Treviso (leggasi il mio precedente e molto cliccato articolo “Agli Ordini”) accoglie la prospettiva del ripristino del Tribunale di Bassano come si può accogliere la notizia di un’epidemia di scarlattina.
Non sarà tuttavia necessaria la spada laser: il favore espresso dal territorio bassanese ed extra bassanese nei confronti della rinascita del Tribunale di Bassano a servizio di un comprensorio allargato all’Alta Padovana, alla Castellana Trevigiana e all’Alto Vicentino è talmente forte e compatto da rendere sempre più fattibile una restituita autonomia della giustizia pedemontana dall’Impero Galattico del capoluogo berico.

Nel frattempo le Guerre Ostellari si arricchiscono di un nuovo episodio.
È di oggi la notizia della presentazione in Senato di un ddl per l’istituzione del Tribunale della Pedemontana con sede a Bassano del Grappa.
È quanto aveva anticipato lo stesso sottosegretario alla Giustizia al termine dell’incontro con le associazioni di categoria: “Oggi è stato annunciato anche il deposito di un testo che lato parlamento sarà capace di avere l’adesione non solo della maggioranza ma di una maggioranza che sarà allargata anche alle opposizioni.”
Il disegno di legge è stato infatti presentato dalla senatrice della Lega Mara Bizzotto, ma porta anche le firme degli altri senatori veneti Luca De Carlo (FDI), Antonio De Poli (UDC), Barbara Guidolin (M5s) e Daniela Sbrollini (Italia Viva). Un’adesione bipartisan che la dice lunga su quanto la volontà di ripristinare il Tribunale a Bassano per l’istituzione di una giustizia di area pedemontana vada oltre gli steccati degli opposti schieramenti.
“Un territorio che rappresenta il cuore economico del Veneto e una delle aree produttive più forti d’Europa con oltre 45 mila imprese, che chiede a gran voce di avere una giustizia più efficiente che risolva i grandi problemi causati dalla riforma del 2012 che ha soppresso sedi di tribunali e sezioni distaccate - dichiara la sen. Mara Bizzotto in un comunicato stampa -. Il Tribunale della Pedemontana, che avrebbe sede nella ‘Cittadella della Giustizia’ di Bassano, costata 20 milioni di euro e finora mai utilizzata, è un progetto lungimirante che nasce dalla condivisione e unità d’intenti espressa dal territorio.”
“Il disegno di legge - spiega ancora Bizzotto - mette nero su bianco la volontà, pressoché unanime, del nostro territorio e ha l’obiettivo di trovare la massima condivisione di tutte le forze parlamentari.”
“Sul progetto del Tribunale della Pedemontana - continua - c’è già il via libera di quasi tutti i 72 Comuni, il sostegno della Regione Veneto e del governatore Zaia, il consenso di tutte le associazioni di categoria e l’appoggio del governo e del ministro della giustizia Carlo Nordio, rappresentato dal sottosegretario Andrea Ostellari che sta seguendo il dossier in prima persona.” “Ora - conclude la senatrice della Lega - tutti noi abbiamo il dovere di realizzare concretamente questo progetto che rappresenta il volere di un intero territorio, della sua popolazione e di tutte le sue istituzioni”.
“Sono estremamente soddisfatta dell’atto formale compiuto - commenta il sindaco di Bassano Elena Pavan sulla presentazione del ddl -, a maggior ragione per l’ampia rappresentanza trasversale a sostegno dell’istituzione del nuovo Tribunale, che non è l’iniziativa di una sola parte politica, ma che copre maggioranza e opposizione, rafforzando la richiesta del progetto e della sua necessità, espresse con convinzione dal territorio.”
Come annunciato a Bassano ancora da Ostellari, all’iniziativa parlamentare seguirà la predisposizione di un testo governativo sul ripristino del Tribunale, collegato alla legge di bilancio. All’istituzione del Tribunale della Pedemontana ben si collega quindi il titolo dell’Episodio IV, il primo uscito al cinema, della saga di Star Wars: “Una nuova speranza”.

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