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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Coppa Gran Turismo

Squillino le trombe, rullino i tamburi: parte ufficialmente il progetto Marchio d'Area Territori del Brenta. Strumenti proposti per lo sviluppo del turismo nell'area: un “brand manual” e un'Agenzia per l'Attrattività del Territorio

Pubblicato il 16-06-2018
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TdB, IPA, OGD, AAT, MdA. Non è il testo di una nuova canzone di Young Signorino, ma l'insieme delle sigle che contraddistinguono gli ultimi sviluppi del progetto del Marchio d'Area (MdA) dei Territori del Brenta (TdB). Il famoso Tavolo di Marketing Territoriale, terminato il lavoro dei falegnami che lo hanno costruito, ora ha anche le sedie (quelle del Direttivo Marchio d'Area) e una bella tovaglia su cui apparecchiare piani e strategie.
Era da un bel po' che non se ne sentiva parlare, ma ora i promotori dell'evoluzione del turismo nel territorio hanno rotto gli indugi presentandosi alla stampa e dintorni all'hotel Palladio a Bassano.
Il dato di partenza, reso noto nell'occasione dal presidente degli Albergatori del mandamento di Bassano Caterina Bonotto, è che il trend dei pernottamenti nel Bassanese permane stazionario. I “foresti” dormono in albergo da queste parti per 1,8 notti di media e arrivano in zona prevalentemente per motivi di affari. Un mordi-e-fuggi generato delle trasferte per business, che fa del turismo per diporto ancora la Cenerentola delle presenze alberghiere. Viene pertanto ribadita, da parte dei componenti del Tavolo, “l’urgente necessità di un cambio di passo sia nella comunicazione e promozione di tutte le attività offerte che di una elevazione delle competenze degli operatori da attuare attraverso esperienze formative di qualità”.

L'insegna dell'Ufficio di informazioni e accoglienza turistica che verrà

Che fare quindi per richiamare un maggiore flusso di turisti che scelgono questa destinazione non per fare schei, ma per spenderli in attività di svago, visite a musei, itinerari d'arte, escursioni naturalistiche, enogastronomia e quant'altro?
La ricetta è stata proposta da Giovanni Cinel, manager del settore alberghiero e componente del Direttivo in qualità di referente del Tavolo di Marketing Territoriale, che altro non è che il “parlamento” degli stakeholder (non vedevo l'ora di scrivere questa parola) e cioè dei portatori d'interesse privati in campo turistico.
Ed è composta da due strumenti che, nelle intenzioni del gruppo MdA, saranno di supporto a tutti gli operatori attivi del settore.
Il primo è un “brand manual”, che si aggiunge così al vocabolario trendy del Marketing Territoriale de noialtri. Si tratta di un manuale di istruzioni per l'utilizzo corretto e coordinato del Marchio d'Area. “Il brand manual - spiegano i promotori in una nota - è uno strumento tecnico indispensabile perché il brand Territori del Brenta possa essere percepito in modo univoco e coerente fin dalle sue prime applicazioni.”
“Lo sviluppo coordinato della comunicazione - prosegue il comunicato - verrà governato attraverso linee guida strategiche sul modello dei territori già presenti sul mercato internazionale come Marchi d'Area: un approccio che garantirà il mantenimento in futuro dell’identità e dell’immagine coordinata in ogni sua applicazione. Questo strumento operativo permetterà inoltre agli operatori del settore, aziende ed enti richiedenti del territorio di iniziare ad utilizzare il marchio “Territori del Brenta”.”

Il secondo strumento finalizzato allo sviluppo turistico dell'area sarà invece l'istituzione di una Agenzia per l'Attrattività del Territorio (AAT), per la cui attivazione “servono risorse di una certa entità e dinamiche di affidamento in linea con quanto la legge prevede e che sono allo studio degli addetti ai lavori”.
Il reperimento di risorse economiche, del resto, è attualmente l'argomento centrale del progetto anche perché - come in tutte le cose - no money, no party.
Su questo aspetto, tuttavia, sono giunte all'incontro al Palladio le buone nuove del sindaco di Bassano del Grappa Riccardo Poletto, in qualità di presidente dell'Intesa Programmatica d'Area (IPA) Pedemontana del Brenta, che rappresenta ben 17 Comuni del comprensorio, più altri due che si sono aggiunti per contiguità territoriale, oltre alle categorie economiche, alle sigle sindacali e ad alcune associazioni culturali locali.
Poletto ha riassunto gli iter comunali già avviati per deliberare la destinazione degli introiti provenienti dall'imposta di soggiorno - che è una tassa comunale automaticamente “imposta” a chi pernotta nelle strutture ricettive - a favore dell'avvio professionale delle attività di Marketing Territoriale.
Attualmente i turisti pagano l'imposta solamente a Bassano, pari a 1 euro a notte in hotel e a 50 centesimi nelle altre strutture come ad esempio i bed&breakfast, e l'introito viene destinato alla gestione dell'ufficio Iat collocato all'ingresso del Museo Civico. Prossimamente l'imposta sarà estesa anche ai Comuni dell'IPA, portando il numero dei pernottamenti “utili” da 100mila e 300mila circa.
Nell'ambito del Direttivo, inoltre, circola la proposta di aumentare l'imposta di soggiorno rispettivamente a 1,50 e a 1 euro a notte. Ne conseguirebbe un gettito di 400mila euro di media all'anno, da suddividere in tre fette di torta: un terzo degli introiti da destinare alle attività del Marchio d'Area Territori del Brenta, un terzo da assegnare all'OGD (Organizzazione di Gestione della Destinazione) Terre Vicentine che pianifica le strategie turistiche di area vasta e un terzo da spalmare in loco tra le attività dei singoli Comuni. Ancora il sindaco di Bassano ha infine confermato la “decisione collegiale” dei 17 Comuni dell'IPA + 2 di adottare la “definizione identitaria” Territori del Brenta e anticipato che il comune di Bassano del Grappa a breve installerà la nuova tabellazione turistica del centro storico sotto l’egida del Marchio d’Area.

Ma non è tutto: anche Luca Ferazzoli - nella triplice veste di sindaco di Cismon del Grappa, presidente dell'Unione Montana Valbrenta e rappresentante della Provincia di Vicenza - ha confermato “la validità del progetto TdB e l'urgenza di attuarlo”.
Ferazzoli è il più “TdBista” tra i sindaci del comprensorio, avendone seguito passo passo tutto l'iter di promozione. Ed è talmente convinto della validità del progetto che sta attivando le modalità previste dalla legge per installare al più presto ai confini con il Trentino i cartelli con il logo Territori del Brenta. Tale indicazione sarà installata esattamente alle spalle del cartello posizionato dal Trentino con il proprio nuovo Marchio d’Area.
All'incontro di Bassano sono seguiti gli interventi di altri stakeholder (almeno due volte questa parola la devo scrivere, per evitare crisi di astinenza) che hanno esternato il loro plauso all'iniziativa: il presidente mandamentale di Confcommercio Paolo Lunardi, il referente della CISL Paolo Marchetti nonché altri rappresentanti delle pubbliche amministrazioni e alcuni operatori economici.
“Quello del Marchio d’Area Territori del Brenta - affermano i promotori - è, al momento, l’unico progetto disponibile e praticabile per incrementare le potenzialità dell’offerta, come i territori a noi vicini e più emancipati sotto il profilo turistico, ci confermano. Non solo, è il modello di “aggregazione turistica” più evoluto ed avanzato in tutta la Regione Veneto.” “Oggi - spiegano ancora i referenti del Direttivo TdB - il modello più adeguato per dare unitarietà a territori “avanzati” per dar loro attrattività e competitività, è il Marchio dʼArea, come ad esempio Val di Fassa, Alpe Cimbra e Valsugana (che ci circondano) e che sono in crescita oggi a due cifre, con il 50% di presenze straniere. Il nostro modello, oggi unico in Veneto, sta ispirando altri territori.”
“Questo processo - aggiungono - ha quindi lo scopo di creare quelle pre-condizioni indispensabili perché il territorio oggi possa cooperare efficacemente e unitariamente per elevare la sua attrattività, la sua capacità organizzativa di area coesa che si propone come destinazione per essere promossa e riconosciuta a livello internazionale con un unico “nome”/identità.”
Parte così ufficialmente l'attività del nuovo organismo, dopo cinque anni di lavoro preparatorio portato avanti dall'Associazione Territori del Brenta che è la proponente del progetto stesso. Squillino le trombe, rullino i tamburi. Amministratori pubblici e operatori privati intenti a scaldare i motori, forse anche in onore del presidente del Museo dell'Automobile Massimo Vallotto che ha coordinato l'incontro all'hotel Palladio, per partecipare alla Coppa Gran Turismo.
E così, con il futuro “brand manual” e con l'attività della AAT, e sempre nell'ambito dell'IPA e in sinergia con l'OGD, prende forma il progetto MdA TdB. Tutto chiaro?

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