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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Non siamo soli nell'Universo

Sorpresa: quello di Bassano non è più l'unico Asparago bianco col marchio europeo DOP. Ci sono arrivati anche gli olandesi. E intanto si annuncia l'eterno ritorno della Mostra Concorso dell'Asparago Bianco di Bassano DOP

Pubblicato il 16-04-2018
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Brassaï. L’occhio di Parigi

La notizia del giorno spunta all'improvviso nel corso della conferenza stampa di presentazione, ospitata in municipio, della 83sima Mostra Concorso dell'Asparago bianco di Bassano DOP. E la notizia è questa: non siamo soli nell'Universo.
L'Asparago bianco di Bassano, infatti, non è più l'unico Asparago bianco che si fregia del marchio europeo DOP. Dal 2016 l'Unione Europea ha conferito la Denominazione di Origine Protetta anche all'Asparago bianco olandese.
La novità, anche se “vecchia” di due anni, viene comunicata dal presidente del Consorzio bassanese dell'Asparago DOP Paolo Brotto. Più tardi, navigando su internet, troveremo conferma sulla rete: si tratta dell'Asparago bianco del Brabante olandese, provincia dei Paesi Bassi ai confini con il Belgio, noto anche con il nome di “Bianco d'Olanda”.

Foto Alessandro Tich

Il riconoscimento del marchio europeo al turione neerlandese viene presentato dal presidente del Consorzio bassanese quasi come un atto di lesa maestà, con parole piuttosto irrisorie. “Guardando il loro piano di controlli e il loro disciplinare mi viene da sorridere - dichiara Brotto -. Loro hanno una storia di 40-50 anni, noi abbiamo oltre cinque secoli di storia.” Poi il presidente si volta, indica l'antico orologio del Ferracina che batte le ore dalla sala che prende il suo nome e chiede di che epoca sia. “Del '700”, gli risponde qualcuno. “Ecco - osserva Brotto -, quando hanno fatto questo orologio qui già si coltivavano gli asparagi.” “Il Ferracina mangiava gli asparagi di Bassano”, è la pronta battuta del sindaco Riccardo Poletto. Siamo così tutti rassicurati: il primato storico del turione DOP bassanese non si tocca e non si discute. Anche se - sempre informandoci successivamente sui siti specializzati sul web - apprendiamo che la pregiata coltivazione dell'Asparago bianco nel suolo sabbioso del Brabante olandese e della vicina provincia del Limburgo, sempre nei Paesi Bassi, è stata introdotta alla fine dell'800.
Sempre alcuni secoli dopo l'introduzione dell'Asparago bianco nel Bassanese - ci mancherebbe -, ma comunque da un periodo ben più lungo di 40-50 anni.
Ma tant'è: il revisionismo storico può riguardare anche l'agroalimentare e ognuno, soprattutto a Bassano, tira l'Asparago al suo mulino.

Comunque sia, parte il conto alla rovescia per l'edizione numero 83 della tradizionale Mostra Concorso che si terrà domenica prossima, 22 aprile, nell'altrettanto tradizionale sede di piazza Libertà. Inizio alle ore 9 con l'esposizione dei mazzi in concorso, premiazioni a mezzogiorno e nel tardo pomeriggio, dalle 17.30 alle 19, prevedibile assalto alla diligenza per la consueta “risottata” (col risotto agli Asparagi, of course) offerta dal Gruppo Ristoratori Bassanesi. Messaggio ai consumatori di strada: il risotto sarà gratis, ma con offerta-contributo alla Pro Bassano che fornirà le stoviglie.
“È l'83sima edizione della mostra dedicata al nostro “oro bianco” - afferma il presidente Brotto -. Quest'anno proponiamo l'evento in collaborazione con altri Consorzi come il Consorzio Monte Veronese per il formaggio e il Consorzio del Fagiolo di Lamon.”
E nonostante i cinque secoli di storia e tutti i primati olimpici dell'Asparago bianco di Bassano, lo stesso Brotto riconosce implicitamente l'agguerrita concorrenza degli altri Asparagi bianchi del Veneto. “Verona e Padova hanno fatto grossi investimenti - dice -, a Bassano negli anni c'è stato un arretramento e un abbandono di questo prodotto.”
Ma poi si risolleva: “I nostri mazzi hanno la legatura a “stroppa” come cinquecento anni fa, sono una tradizione di richiamo per il turismo enogastronomico. Io stesso, in azienda, riceverò dei gruppi dal Giappone e dal Kentucky che vogliono scoprire questo prodotto.”
È l'imbeccata giusta per l'intervento del sindaco Poletto che innanzitutto decanta “le capacità di una tradizione con possibilità di sviluppo e di reddito” e quindi abbina la produzione asparagicola alle potenzialità turistiche della città e del territorio.
“All'ultima riunione dell'IPA, l'Intesa Programmatica d'Area - riferisce Poletto - è stato fatto un passo in avanti riguardo al marketing territoriale e al Marchio d'Area che promuoverà le nostre eccellenze.”
Carlo Grandesso, in rappresentanza del mondo produttivo, rivela che la stagione degli Asparagi è partita “nettamente in ritardo nei confronti degli ultimi 2-3 anni”.
Tuttavia le condizioni meteo fanno adesso prevedere “un probabile prolungamento della stagione fino a fine maggio”. Arriva quindi il momento della seconda notizia del giorno: e cioè che sull'Asparago bianco di Bassano DOP, di cui tutti ci riempiamo la bocca e non solo in senso culinario, non esiste a tutt'oggi uno studio scientifico che ne analizzi le proprietà e qualità. Lo rivela il giornalista Giandomenico Cortese, nella doppia veste di rappresentante della Confraternita dell'Asparago bianco di Bassano DOP e della Fondazione Banca Popolare di Marostica-Volksbank. Quest'anno dunque, su impulso della Confraternita, la Fondazione ha siglato una convenzione con la Facoltà di Agraria dell'Università di Padova. A seguito dell'accordo, Fondazione BPM-Volksbank finanzierà una borsa di studio, destinata a un ricercatore universitario, per sostenere la prima ricerca scientifica sulle qualità del prodotto DOP bassanese.
Segue anche, nell'incontro coi giornalisti, l'intervento del “non sponsor”. A suo modo, si tratta di un precedente assoluto. Il membro del Cda di Centroveneto Bassano Banca Umberto Martini riferisce infatti che quest'anno l'istituto di credito non erogherà il tradizionale contributo alla manifestazione, pur continuando a sostenere le altre attività del Consorzio, ma parla lo stesso. Per raccontare che di recente si è recato in un noto ristorante di Campobasso, in Molise, dove ha appreso che grazie ai buoni uffici di un rappresentante commerciale della nostra città è stata proposta una serata sull'Asparago bianco di Bassano DOP. Nome del ristorante: “Miseria e Nobiltà”.
Una conferma che Sua Maestà l'Asparago bassanese, per farsi veramente conoscere, deve uscire dai suoi ristretti confini: noblesse oblige.

Questo è quanto riguardo all'eterno ritorno della Mostra Concorso dell'Asparago bianco di Bassano DOP. Che di fatto inizia, e contemporaneamente chiude, l'effettivo programma promozionale 2018 del Consorzio che tutela la produzione e la valorizzazione dell'Asparago bassanese. Tutto il resto - come si evince anche dallo scarno sito internet del Consorzio asparagobiancobassano.com - è demandato alle serate e ai menù degustazione della rassegna enogastronomica dei Ristoratori Bassanesi “Asparagi & Vespaiolo”. L'anno scorso, come si ricorderà, era stata proposta e organizzata dal Consorzio anche la prima edizione della mostra-evento enogastronomica e promozionale “Asparagus” al Museo Civico: quattro giorni di incontri, show cooking, talk show, degustazioni e mercatino di prodotti agroalimentari vari. Prima e ultima. Quest'anno, infatti, l'evento non si ripeterà. Nessuno lo ha mai ammesso e mai lo ammetterà ufficialmente, ma è stato un flop. Annunciato a suo tempo in pompa magna: ma per farlo decollare non è bastato neppure il magna. Segno che la tanto decantata promozione del turione dovrà prima o poi ricercare nuove strade.
Annotazione conclusiva: oltre agli interventi dell'assessore bassanese alle Attività economiche Maria Cristina Busnelli, che rivolge ulteriori elogi alla Mostra Concorso, e del presidente del Gruppo Ristoratori Bassanesi Sergio Dussin, che anticipa i contenuti della “risottata” del pomeriggio, parlano brevemente in conferenza stampa anche l'assessore alle Attività produttive del Comune di Cassola Giannina Scremin e l'assessore alle Attività produttive del Comune di Rosà Fabio Vivian. La prima annuncia che il prossimo 6 maggio a San Zeno di Cassola si terrà la tradizionale Mostra Concorso dell'Asparago Bianco di Bassano DOP, mentre il secondo informa che i prossimi 4, 5 e 6 maggio si svolgerà a Rosà l'altrettanto tradizionale Festa dell'Asparago. Ergo: domenica 6 maggio avremo due Feste dell'Asparago in contemporanea e a pochissima distanza, destinate inevitabilmente a togliere pubblico l'una all'altra. Ma non doveva finalmente nascere, su impulso del Tavolo di Marketing Territoriale e in sinergia con i Comuni dell'IPA, un calendario concordato e unificato degli eventi sul territorio per evitare concomitanze e sovrapposizioni di manifestazioni? Chissà se in Olanda succedono queste cose.

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