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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

La conquista dello spazio

Soppressione parcheggi per i residenti in piazza Castello. La novità ridurrà i posteggi a pagamento in centro storico. Confcommercio Bassano insorge e invita il consiglio comunale a sospendere la decisione

Pubblicato il 20-12-2017
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La conquista dello spazio non è solo l'aspirazione dell'uomo a raggiungere altri pianeti, ma anche - molto più terra terra - un problema che riguarda il centro storico di Bassano del Grappa. Lo spazio in questione è quello dei parcheggi: le tanto ambite piazzole delimitate dalle strisce blu in cui lasciare a riposare le nostre quattro ruote.
Non è un'impresa facile, perché in un centro storico di limitate dimensioni come quello di Bassano i parcheggi sono quelli che sono. Per questo, ogni qual volta ne troviamo uno libero, è un po' come una conquista: un piccolo passo per l'uomo, una grande passo per la Sis che gestisce i parcometri.
È pur vero che nell'immediata cintura di prossimità i parcheggi di ogni sorta non mancano. Ci sono Le Piazze all'ex Ospedale e anche i paradisi della sosta gratuita come il Prato 1 (che però è “sold out” già di prima mattina) e il Prato 2 oppure il parcheggio Gerosa, che per distanza rispetto al centro sembra tuttavia appartenere ad un'altra galassia.

Autovetture di residenti, con regolare permesso esposto, parcheggiate nel Castello degli Ezzelini (foto Alessandro Tich)

Ma vuoi mettere il gusto di non sobbarcarti alcune centinaia di metri a piedi, magari evitando pure gli scalini spezza-fiato di Salita Gerhard Ott, per andarti a bere lo spritz in piazza? Ecco che, dunque, qualsiasi posto auto disponibile nelle più immediate vicinanze dei bar e negozi del salotto cittadino gode di innumerevoli “like”.
Più vicini, più contenti: potrebbe essere lo slogan del popolo parcheggiante in città.
Va da sé che qualsiasi modifica allo status quo della sosta in centro, generalmente restrittiva, provoca sconquassi e turbamenti.
Ne abbiamo avuto esempio con la recente eliminazione dei 12 posti auto a pagamento sul sagrato della chiesa sconsacrata di San Bonaventura nel complesso del vecchio Ospedale in viale delle Fosse, trasformato dall'Amministrazione comunale in area pedonale e delimitato da un giro di fioriere (a proposito: da alcuni giorni le fioriere sono finalmente fiorite, con la messa a dimora di alcuni alberelli). Apriti cielo: lo scorso luglio, a seguito della novità, la Confcommercio di Bassano del Grappa aveva gridato praticamente allo scandalo. “È impensabile - tuonava un comunicato stampa dell'associazione di categoria - che si continuino a cancellare posti auto senza un disegno complessivo del sistema di sosta a servizio del centro storico.”
Ora la storia si ripete, provocando nuovamente le rimostranze dell'Ascom bassanese che sembra avere molto a cuore le sorti dei parcheggi a servizio del centro, a patto che siano vicini vicini. A far saltare nuovamente la mosca al naso all'associazione dei commercianti è l'annunciata volontà dell'Amministrazione comunale di sopprimere i posteggi riservati ai residenti attualmente situati in piazza Castello, all'interno del Castello degli Ezzelini, con l'intento di liberare l'area per valorizzarne gli aspetti paesaggistici e architettonici.
Perché Confcommercio dimostra così tanta attenzione nei confronti dei posteggi auto per i residenti? La risposta è molto semplice: perché i residenti, allontanati dal Castello, potranno lasciare l'auto in nuovi spazi a loro riservati in piazza Terraglio e in viale dei Martiri. E ogni stallo a strisce gialle riservato ai residenti toglierà uno stallo a strisce blu riservato alla sosta in centro a pagamento.
Un ulteriore giro di vite alla disponibilità di posteggi a parcometro nel salotto cittadino, che dovrà essere approvato nel prossimo consiglio comunale in cui la questione sarà posta all'ordine del giorno.
Apriti cielo bis: con una “lettera di osservazioni” a firma del presidente della delegazione di Bassano del Grappa Alberto Borriero e del direttore Riccardo Celleghin, Confcommercio Bassano si appella ai decisori pubblici affinché venga sospesa ogni decisione al riguardo.
La comunicazione è rivolta al sindaco Riccardo Poletto, all'assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo e a tutti i capigruppo consiliari di maggioranza e opposizione, nonché inoltrata per conoscenza al presidente del Comitato Centro Storico Erio Piva, al referente dell'Urban Center Omar Peruzzo e al referente di Confcommercio nazionale Angelo Patrizio.
“Questa disposizione - scrivono i firmatari in merito alla soppressione dei posti auto in piazza Castello - comporterà una necessaria sostituzione di numerosi stalli a pagamento con parcheggi “gialli” all'interno delle zone di piazza Terraglio e viale dei Martiri, con una ulteriore gravosa riduzione di spazi per la sosta all'interno del centro storico, ritenuti strategici dalla nostra categoria.”
“Anche se, da quanto riferito, tali modifiche dovrebbero diventare effettive dal prossimo mese di giugno - prosegue la comunicazione -, l'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale prevede, al punto 5, delle modifiche al Regolamento per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche e per l'applicazione del relativo canone all'interno del quale già potrebbe essere prevista la modifica tariffaria per le quote annuali di piazza Castello.”
“Senza voler ritornare a dare evidenza delle tante comunicazioni inviate per manifestare la nostra perplessità sulla continua eliminazione dei parcheggi a servizio del centro storico, da ultima quella relativa all'inutile intervento eseguito nel piazzale del vecchio Ospedale - sottolinea Confcommercio -, chiediamo a tutti i destinatari della presente di sospendere ogni decisione e piuttosto di iniziare un reale processo di concertazione con le categorie interessate, in particolare attraverso lo strumento del Laboratorio di Progettazione Partecipata all'uopo costituito dalla stessa Amministrazione qualche anno addietro.” E questo perché, come afferma la lettera, “sono infatti numerosi gli argomenti sui quali ci piacerebbe confrontarci”.
Primo argomento: la scarsa fruizione pubblica dell'area del Castello.
“Assoluta assenza di motivazioni oggettive - rilevano i referenti dell'associazione commercianti - visto che la Chiesa è aperta sporadicamente, il percorso delle Mura è accessibile ai visitatori in pochissime occasioni e nonostante le nostre proposte di valorizzazione, come quella di insediarvi il soppresso Mercatino dell'Antiquariato, non viene mai organizzato alcun tipo di evento.”
C'è poi il nodo dello squilibrio tra le autorizzazioni al parcheggio per i residenti e gli effettivi parcheggi riservati disponibili.
“Già attualmente - osserva l'Ascom - i parcheggi “gialli” sono inferiori ai parcheggi rilasciati; pur recuperandone ulteriori a scapito delle “linee blu” non si andrà comunque a soddisfare la domanda dei residenti che invece oggi possono comunque contare sull'importante “polmone” di piazza Castello.”
Infine la questione delle “fasce d'utenza” particolari che si recano in centro.
“Riteniamo inoltre - rimarcano infatti Borriero e Celleghin - che una città come Bassano del Grappa dovrebbe primariamente prendere in seria considerazione la possibilità di reperire aree “rosa” per mamme incinte o con bambini piccoli ed aree “verdi” per vetture a basso impatto (ibride, elettriche, metano, ecc.), senza ribadire la necessità condivisa e sottoscritta dall'attuale Amministrazione, nel documento di riqualificazione urbana e rivitalizzazione economica, di attuare uno studio di agevolazioni tariffarie.”
“Senza ribadire”, ma intanto la cosa è stata ribadita.
“Confidando quindi nella collaborazione di tutti - conclude la lettera -, auspichiamo nell'apertura di un immediato percorso concertativo che potrà portare ad una soluzione condivisa e meno impattante per le attività economiche del centro storico.”
La conquista dello spazio, dunque, continua.
Da una parte la richiesta di mantenere gli attuali parcheggi a pagamento, dall'altra la necessità di rendere appunto più “spaziosa” e turisticamente meglio fruibile la corte medievale del Castello.
Ma è un bracco di ferro che dipende dall'effettiva volontà dell'Amministrazione comunale di rinunciare a uno dei punti fermi del proprio programma (liberare progressivamente dalle auto il Castello degli Ezzelini) per venire incontro alle esigenze della categoria più rappresentativa degli operatori del centro storico.
Houston, abbiamo un problema.

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