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Redazione
Bassanonet.it
Gennaio fa il Ponte
Il Comune di Bassano formalizza l'affidamento del cantiere alla Nico Vardanega Srl di Possagno “in avvalimento col Consorzio Stabile Al.Ma di Aversa”. Nella determina comunale descritti i rapporti tra ditta “ausiliaria” e ditta “ausiliata"
Pubblicato il 03-01-2017
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“Gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe.”
Così recita un vecchio motto popolare. Per carità: giammai fosse che il nostro straordinario Ponte di Bassano, già acciaccato di per sé, subisca qualche ulteriore danno nel mese del Carnevale. Anche perché il “ponte” cui fa riferimento il proverbio altro non è che il ghiaccio, conseguenza delle basse temperature del primo mese dell'anno, destinato poi a dissolversi con i primi tepori del mese successivo. Del vecchio adagio prendiamo quindi solo la prima parte, quella positiva. Perché gennaio, a quanto pare, è finalmente il mese che segna la partenza del sospiratissimo cantiere dei lavori di ripristino e consolidamento statico del monumento simbolo della città.
Manca solo la firma della ditta appaltatrice, la Nico Vardanega Costruzioni Srl di Possagno, ma è questione di pochi giorni se non di ore. Il Comune di Bassano del Grappa, da parte sua, ha già ufficializzato con una determina dirigenziale dell'Area Lavori Pubblici l'affidamento dei lavori alla Vardanega, “in avvalimento con la ditta Consorzio Stabile Al.Ma di Aversa (Caserta)”.
Foto Alessandro Tich
E anche questo è un aspetto degno di nota, dal momento che il Consorzio campano - che ha messo a disposizione dell'impresa di Possagno l'attestazione SOA per ottenere i requisiti richiesti dalla gara a procedura negoziata per l'affidamento del cantiere - diventa formalmente, per il tramite della ditta appaltatrice, un interlocutore dell'Amministrazione comunale.
Quello stesso Consorzio su cui il Comune - dopo aver dichiarato vincitrice della gara la Vardanega - aveva espresso dubbi in merito ai contenuti del contratto di avvalimento, escludendo la Vardanega dall'aggiudicazione provvisoria del cantiere e affidando i lavori in via definitiva alla INCO Srl di Pergine Vlsugana, seconda in graduatoria. Era l'inizio, come noto, di una prolungata ed estenuante battaglia giudiziario-legale combattuta a colpi di ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, i cui dettagli in questa sede ve li risparmio e che si è conclusa come ben sappiamo (per l'approfondimento dei lettori più tenaci: indice.bassanonet.it/p/pontedibassano).
Nella determina comunale sono messe nero su bianco alcune specifiche informazioni sui rapporti tra la ditta “ausiliaria” (Consorzio Stabile Al.Ma) e la ditta “ausiliata” (Nico Vardanega Costruzioni Srl).
L'ausiliaria, come si legge, mette a disposizione dell'impresa trevigiana “in modo pieno ed incondizionato, senza limitazioni di sorta” i requisiti della categoria delle opere pubbliche “OG2 - V° Classifica” (Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela, per un importo fino a 5.165.000 euro, NdR).
In particolare il Consorzio mette a disposizione “i requisiti economico-finanziari e tecnico professionali nonché le connesse risorse necessarie” e “l'attestazione SOA inteso come messa a disposizione dell'intera azienda ivi compreso il complesso dei beni organizzato per l'esercizio dell'impresa per tutta la durata dell'appalto”.
L'ausiliaria garantisce inoltre “ogni altro utile elemento ai fini dell'avvalimento” e “mette a disposizione, eventualmente, minuteria, betoniera, motocarriola, recinzioni e 1 autovettura e inoltre la direzione tecnica” più “risorse e mezzi elencati nell'allegato 1 del contratto di avvalimento”.
Ma da chi è composto il Consorzio Stabile Al.Ma, così “distaccato” eppure così al centro di tutta la vicenda?
Ecco le dieci ditte consorziate, indicate nel documento comunale: Edil Si.Ma. Srl di Mignano Monte Lungo (Caserta); Quadrifoglio Group Srl di Partinico (Palermo); Acca Costruzioni Srl di Oria (Brindisi); Edil 2000 di Venezia Vincenzo & C. Srl di Villafranca Sicula (Agrigento); Idrogestioni Srl di San Cipriano d'Aversa (Caserta); Edil Ferr Srl, in liquidazione, di Roma; Capaldo Costruzioni Srl di Casapesenna (Caserta); Coop. C.I.E.M. Impianti di Frignano (Caserta); New Impiastistica Srl di Barano d'Ischia (Napoli) e Suron Srl di Palermo.
Nell'atto dirigenziale si rileva che è stato acquisito il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) sia della Vardanega che del Consorzio e che per entrambi è risultato regolare. Si specifica inoltre che “per il Consorzio Stabile Al.Ma è stata richiesta alla Banca Dati Nazionale Antimafia (B.D.N.A.) la comunicazione antimafia in data 11/10/2016, che risulta ancora in fase di “istruttoria”.”
Il dirigente quindi determina - in esecuzione della sentenza del TAR del Veneto del 6 luglio 2016 - di procedere al ritiro dell'aggiudicazione dei lavori alla INCO Srl di Pergine Valsugana e di aggiudicare il cantiere alla Nico Vardanega Costruzioni Srl di Possagno, in avvalimento col Consorzio Stabile Al.Ma., per un impegno economico di 3.999.579,59 euro, oltre Iva al 10%, pari a complessivi 4.399.537,55 euro.
L'atto comunale conferma inoltre la composizione dell'Ufficio di Direzione Lavori per il restauro del Ponte. Della “task force” di vertice del cantiere fanno parte l'arch. Viviana Bonato (dipendente dell'Area Lavori Pubblici, direttore dei lavori), il geom. Bruno Tosin (dipendente dell'area Lavori Pubblici, ispettore di cantiere), l'ing. Carlo Bettio (direttore operativo parti strutturale ed edilizia), il dott. Guglielmo Stangherlin (direttore operativo superfici decorate e opere di restauro, funzionario della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Verona Rovigo e Vicenza), l'ing. Dario Foppoli (direttore operativo con funzioni di coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dei lavori) e Diego Torresan (dipendente dell’Area Lavori Pubblici con funzioni di segretario).
Dunque, gennaio fa il Ponte. Ci vorranno almeno due anni e mezzo per la conclusione dei lavori: e che febbraio non faccia scherzi.
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