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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
L'Inno alla gola
Il 18 ottobre a Verona la prima italiana del progetto cultgenuss per il dialogo europeo tramite l'alta cucina tradizionale. Protagonisti quattro chef di Italia, Germania e Austria: Sergio Dussin, Georg Maushagen, Erich Semmelrock e Manuel Ressi
Pubblicato il 24-09-2016
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Cucina d'autore protagonista a Verona. Ma questa volta la pearà, i tortellini di Valeggio oppure il pandoro non c'entrano.
Perché stiamo parlano di cucina europea: intesa come l'arte culinaria mirata a valorizzare i prodotti tipici delle rispettive regioni di provenienza.
È il filo conduttore del progetto europeo “cultgenuss - quando l'arte si trasforma in gusto”, piattaforma di comunicazione internazionale ideata da Fausto Castellini, dell'agenzia Fare International di Colonia (Germania), con l'intento di favorire il dialogo europeo attraverso la condivisione e il contatto diretto con l'alta cucina dei Paesi partecipanti. Il tutto condensato in cicli di serate conviviali ad alto livello e a scopo di beneficenza.
Da sin.: Sergio Dussin, Georg Maushagen, Erich Semmelrock e Manuel Ressi (foto Ressi: Martin Hofmann)
Il primo ciclo del progetto - che interessa Germania, Austria e Italia - è stato inaugurato da un evento conviviale a Colonia nell'aprile 2015.
Quest'anno il programma è proseguito con la conferenza stampa europea svoltasi lo scorso marzo in territorio austriaco, ovvero a Nassfeld in Carinzia.
Lo scorso aprile il progetto cultgenuss si è trasferito a Vienna, con il secondo evento conviviale ad invito al quale ha preso parte, fra gli altri, il ministro del governo austriaco all’Ambiente e all’Agricoltura Andrä Rupprechter.
Ora l'iniziativa approda in Italia, scegliendo quale sede ospitante la città di Verona per la sua tradizionale vicinanza all'Europa.
La première italiana del progetto si terrà martedì 18 ottobre a partire dalle 19 nei locali dello Studio Legale Dindo, Zorzi & Associati in via Leoncino 16 nel capoluogo scaligero. Tra le caratteristiche di cultgenuss vi è infatti l'organizzazione degli eventi in sedi non convenzionali e al contempo adatte a favorire l'incontro tra professionisti, imprenditori e comunicatori dei Paesi partecipanti.
L'incontro conviviale di beneficenza gode del patrocinio del Comune di Verona e sarà preceduto, nella mattinata del 18 ottobre, da una conferenza stampa di presentazione sempre al Comune di Verona.
Anche in questa occasione i protagonisti dell'evento - contraddistinto dallo slogan “Dove non c'è dialogo non c'è futuro” - saranno quattro chef dei tre Paesi coinvolti nel primo ciclo del progetto. Si tratta del bassanese Sergio Dussin (Italia), di Georg Maushagen (Renania, Germania) e di Erich Semmelrock e della new entry Manuel Ressi (Carinzia, Austria).
A loro spetterà il compito di predisporre in loco un menù per gli ospiti invitati basato sui prodotti tipici delle rispettive regioni di provenienza, nel quale spiccherà ancora una volta la “pietanza europea”, realizzata assieme unendo sullo stesso piatto i prodotti del Veneto, della Carinzia austriaca e della Renania tedesca.
Per l'occasione - come già accaduto per l'evento di Vienna - sarà presentato il piatto in ceramica di Nove che raffigura e idealmente unisce i tre fiumi e i simboli delle tre città protagoniste dei complessivi primi tre cicli biennali (2015-2020) del progetto cultgenuss. Al termine del primo ciclo il piatto made in Nove sarà ufficialmente consegnato al sindaco di Colonia Henriette Reker, quale segno di ringraziamento alla città che ha dato il via al progetto.
Grazie agli incontri e agli appuntamenti già realizzati, il ciclo ideato da Fare International si avvale di una ricca rassegna stampa, in lingua tedesca e in lingua italiana, consultabile sul sito www.cultgenuss.eu. L'intero programma del primo ciclo dei eventi è stato seguito anche da Bassanonet (indice.bassanonet.it/c/cultgenuss). Ulteriori aggiornamenti sugli eventi in itinere saranno postati anche sul profilo twitter twitter.com/cultgenuss.
Come già detto, il ciclo di incontri conviviali di cultgenuss è caratterizzato dallo spirito di solidarietà. Le offerte libere raccolte nell'occasione vengono infatti devolute a un'organizzazione del Paese ospitante che si occupa dell'assistenza e dell'educazione di bambini e giovani bisognosi, simbolo di quel “futuro” che contraddistingue il motto della rassegna. In occasione dell'evento di Verona, i contributi liberali saranno devoluti all'associazione Mus-e Verona Onlus, che promuove la conoscenza dei linguaggi non verbali nei bambini per svilupparne l'autostima e il rispetto per gli altri.
La palla, anzi la padella passa ora nelle mani dei quattro cuochi internazionali chiamati ancora una volta a favorire il contatto diretto e il reciproco dialogo tra ospiti di tre Paesi tra un assaggio e l'altro delle pietanze innovative - ma basate su prodotti tipici, tradizionali e territoriali - che saranno proposte.
Contribuendo in questo modo a scrivere idealmente un ulteriore rigo sullo spartito di un nuovo e originale inno europeo: l'Inno alla gola.
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