Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 09-01-2012
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Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'assessore ai Servizi Sociali del Comune di Romano d'Ezzelino David Cei, che traccia “una rendicontazione del momento sociale attuale”, con particolare riferimento alla manovra del governo Monti:
COMUNICATO
Spett.le Redazione,
In questo periodo di crisi e difficoltà economica che le famiglie e le fasce più deboli devono sopportare, l’Assessorato dei Servizi Sociali ha dovuto far fronte a nuove emergenze:
intere famiglie che hanno perso il lavoro e si trovano a far fronte ad un mutuo o un affitto, anziani che con una pensione minima devono pagare l’affitto e le varie bollette, persone sopra i cinquant’anni licenziate che non riescono a trovare più un lavoro non avendo così una sicurezza fino alla pensione, persone malate o con un infermo in casa che si sono visti tagliati i contributi di assistenza statale.
Noi come Comune abbiamo sempre cercato di far fronte a queste problematiche con varie iniziative a favore di tutte quelle situazioni di disagio economico, lavorativo e familiare, che purtroppo imperversano su molte persone, ponendo sempre la massima attenzione su tutte le fasce più deboli, sottolineando che in questo periodo le Amministrazioni Comunali devono fare i conti con i tagli dissennati fatti dal Governo Centrale.
Il Governo Centrale Monti non sta certamente dando una mano:
i pensionati saranno obbligati ad aprire un conto corrente per il ritiro della pensione, con tutte le difficoltà che potrebbero avere; le famiglie che hanno una abitazione dovranno pagare l’IMU, tassa che va a sostituire la vecchia ICI e che a differenza della seconda questa andrà in gran parte al Governo centrale; l’aumento dell’IVA e l’aumento della benzina che andrà a ricadere su tutti, sottolineando che il pieno di un'auto di media cilindrata costa 85 euro.
In sostanza questa manovra, invece di dare una mano alle fasce più deboli andrà a gravare soprattutto su chi ha già grosse difficoltà economiche.
In questi giorni noto, però, che il Governo delle agevolazioni le ha fatte, peccato che invece di dare una mano ai nostri anziani, alle nostre famiglie, alle fasce più deboli, si è preoccupato di tentare di togliere la tassa sul permesso di soggiorno agli immigrati.
Ebbene sì, il governo Centrale che ha adottato pesanti misure sui pensionati va a modificare la tassa sul permesso di soggiorno per gli immigrati che imponeva un contributo tra 80 e 200 euro.
Nel momento in cui si chiedono grossi sacrifici economici agli italiani, trovo assurdo abolire il pagamento della tassa sui permessi di soggiorno per gli extracomunitari, che hanno già le loro agevolazioni, e che hanno scelto loro di venire qui in Italia.
Mi chiedo se la mancanza di queste entrate che i Ministri Maroni e Tremonti avevano stabilito come entrate di bilancio, andrà ancora una volta a gravare sul cittadino italiano, magari con un altro aumento della benzina oppure sulle famiglie con situazioni di disagio a carico.
Inoltre visto che tali entrate erano destinate a pagare i rimpatri di extracomunitari in Italia irregolarmente, l’abolizione di tale tassa fa pensare due cose: o che i rimpatri questo Governo tecnico non li vuole fare oppure che a pagarli saranno i cittadini italiani e non gli extracomunitari che magari si sono regolarizzati con le sanatorie fatte in passato ma che sempre irregolarmente sono giunti nel nostro Paese.
Assessore ai Servizi Sociali
David Cei