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Ciclopista, barra a sinistra
Il Comune di Bassano e l'Unione Montana Valbrenta approvano i progetti preliminari del completamento della Ciclopista del Brenta, con richiesta di finanziamento alla Regione. A Bassano la ciclovia si svilupperà tutta in sinistra Brenta
Pubblicato il 04-12-2014
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Finalmente ci siamo: dopo anni di interminabili bla bla, prende forma concreta il completamento della Ciclopista del Brenta (alias Ciclabile della Valsugana in Trentino, in origine prevista da Trento a Venezia) almeno fino a Bassano del Grappa. Un intervento lungamente atteso e fortemente richiesto dagli operatori turistici del territorio: la frequentatissima pista ciclabile, che attualmente finisce alle “Colonne d'Ercole” di località Piovega di Sotto in Comune di Enego a ridosso della Birreria Cornale, registra infatti una media di 260mila passaggi all'anno, per un indotto economico di circa 4 milioni di euro.
Un “piccolo Eldorado” del turismo ciclabile da cui fino ad oggi hanno tratto vantaggio quasi totalmente gli operatori della confinante Provincia Autonoma.
Ma a sud (della Valsugana) c'è qualcosa di nuovo: l'Amministrazione comunale di Bassano del Grappa, con propria delibera di giunta, ha infatti approvato il progetto preliminare “degli interventi di realizzazione della Ciclopista sul fiume Brenta” ai fini dell'istanza di finanziamento - per la realizzazione della Ciclopista medesima - alla Regione Veneto.

Fonte immagine: bicicletta.bonavoglia.eu
L'opportunità viene offerta dalla stessa Regione Veneto, che mette a disposizione degli enti locali un finanziamento fino al 90% della spesa ammissibile (fino a 1 milione e 800mila euro) “per interventi di mobilità sostenibile mediante la realizzazione di piste ciclabili che forniscano un apporto positivo alla risoluzione dei problemi di mobilità nelle aree urbane-periurbane e costituiscano un'opportunità di sviluppo turistico sostenibile nelle aree di pregio ambientale e culturale”.
Detto, fatto: l'Amministrazione comunale di Bassano del Grappa ha trasmesso alla Sezione Infrastrutture della Regione entro il termine stabilito dello scorso 2 dicembre una proposta di finanziamento per il progetto “Interventi di realizzazione Ciclopista sul fiume Brenta”. Il piano finanziario dell'opera, secondo il progetto preliminare redatto dall'Area Lavori Pubblici del Comune lo scorso novembre, prevede una spesa complessiva di 1 milione e 700mila euro.
Da qui la richiesta a Venezia di un contributo regionale di 1 milione e 530mila euro (il 90% della spesa preventivata), con la conseguente previsione di un cofinanziamento comunale per il restante importo di 170mila euro.
Il progetto preliminare in questione riguarda il tratto in Comune di Bassano della “Ciclovia del Brenta” che “attraversa tutto il territorio comunale, dai confini con Pove del Grappa fino a Cartigliano, in una logica di collegamento che va da Trento a Venezia, già ripreso a più livelli in ambito regionale e provinciale”.
Il progetto della Ciclopista nel territorio del Comune di Bassano si sviluppa tutto in sinistra Brenta, e la progettazione è stata suddivisa sostanzialmente in due tratti.
Il primo tratto riguarda il segmento “dal confine comunale di Pove fino al Parco delle Rogge di San Lazzaro, utilizzando l'esistente viabilità secondaria (zona Margnan, centro storico, via Colomba, via San Fortunato e Lazzaro) e prevedendo semplicemente delle tabellazioni”. La seconda tranche della ciclovia prosegue “a sud del suddetto Parco e fino Cartigliano”, dove “la pista si sviluppa sulla sommità dell'argine esistente, in area demaniale, senza previsioni di occupazioni di terreni privati”.
Per la sistemazione dell'argine del Brenta, secondo il progetto comunale, si rendono necessari tre interventi. Innanzitutto “regolarizzare e uniformare le sommità arginali attuali tali da conseguire una dimensione media di circa 3 metri”. Quindi “la collocazione di un'idonea staccionata in legno su parte del percorso sull'argine e sui due lati”. Infine “la stabilizzazione del sottofondo e la rifinitura superficiale, sulla base anche delle indicazioni del Genio Civile e nel rispetto dei vincoli presenti, con opportune pendenze in modo da favorire l'allontanamento dell'acqua meteorica, al fine di creare una superficie idonea al transito dei cicli e pedoni”.
Bassano, dunque, ha fatto la sua scelta. L'hanno fatta anche le Amministrazioni di Valstagna, Campolongo sul Brenta e Pove del Grappa. Ciascuna delle quali a fine novembre ha deliberato “l'interesse di questo Comune per il completamento della Ciclopista del Brenta, il cui tracciato transiterà per il territorio comunale” e ha individuato “come capofila del progetto complessivo e della presentazione della domanda di contributo l'Unione Montana Valbrenta con sede a Carpanè di San Nazario”. E l'Unione Montana Valbrenta, con propria delibera dello scorso 1° dicembre, ha approvato il progetto preliminare della Ciclopista di sua competenza, redatto dall'arch. Camillo Dal Bianco, per una spesa complessiva di 2 milioni di euro. Con contestuale previsione di contributo regionale, da attingere tramite il medesimo canale di finanziamento utilizzato dal Comune di Bassano.
“Al finanziamento dell'opera - specifica infatti la delibera dell'ente di Carpanè - si provvederà mediante il contributo da richiedere alla Regione del Veneto, a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013 (...) e per la rimanenza con fondi dell'Unione.”
Morale della favola: il completamento da Piovega di Sotto a Bassano del Grappa della Ciclopista ovvero Ciclabile del Brenta è finalmente realtà.
L'ultima parola spetta adesso agli uffici regionali preposti al finanziamento dell'opera, ma la “benedizione” politica dell'assessore regionale al Turismo Marino Finozzi a riguardo dell'intervento - nell'ottica dello sviluppo del turismo sostenibile nel Bassanese - fa già presagire, con oggettivo e motivato ottimismo, che il finanziamento regionale sarà erogato.
Il futuro “piccolo Eldorado” del turismo a due ruote si svilupperà quindi nel suo primo tratto in destra Brenta, proseguendo dal suo attuale blocco in territorio di Enego per Valstagna e Campolongo. Qui - invece che proseguire naturalmente per Campese, Sarson e S. Eusebio - la direttrice della Ciclovia sarà deviata sulla sponda opposta del fiume, attraverso Pove, per giungere nel suo tratto conclusivo a Bassano. Una soluzione che alla fin fine, nelle intenzioni delle Amministrazioni proponenti e dei progettisti, dovrebbe rendere tutti contenti.
Ma siamo sicuri che lo saranno proprio tutti?
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