Pubblicità

UnipolMove

Pubblicità

UnipolMove

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Ventimila Leghe sotto i voti

Manuela Lanzarin: “La Lega in Veneto c'è”. Ma è proprio così? Nelle scosse di assestamento del dopo elezioni, è la solita storia del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto

Pubblicato il 10-05-2012
Visto 4.399 volte

“La Lega in Veneto c'è”. E' stata la prima dichiarazione dell'onorevole leghista e ormai ex sindaco di Rosà Manuela Lanzarin subito dopo la proclamazione della vittoria del suo delfino Paolo Bordignon alle elezioni amministrative rosatesi.
“Nonostante le tempeste che hanno colpito il nostro movimento - ha affermato la deputata del Carroccio e neo-consigliere comunale di “Continuità e Rinnovamento” -, la Lega ha tenuto in Veneto e nelle sue roccaforti tra cui Verona che è diventata baluardo del nuovo corso con la schiacciante vittoria al primo turno di Tosi, e poi Cittadella con Pan e Rosà con Paolo Bordignon, paesi che nelle rispettive province sono stati i primi ad essere governati dalla Lega, una sorta di laboratorio che ancora oggi è valido, compreso e dà i suoi risultati.”
E poi ancora: “Il nostro modo di operare è e rimane vicino alla gente (...). Tutto questo è lontano dagli scandali nazionali eccessivamente amplificati dai media ma che noi rispetto ad altri siamo stati in grado di ammettere facendo poi pulizia a casa nostra.”

"We Are the Champions". Manuela Lanzarin (foto Alessandro Tich)

Nuovo corso? Sembra questo l'elemento più interessante di tali dichiarazioni. Cioè a dire: nella “nuova” Lega sempre più legata all'astro emergente di Maroni sembra quasi necessario, almeno a parole, dover tagliare col passato.
Ma Manuela Lanzarin, i risultati della cui Amministrazione - le va riconosciuto - hanno rappresentato un formidabile assist per il trionfo di Bordignon, ha dato un tocco troppo roseo all'analisi del presente, confermando - nelle scosse di assestamento del dopo elezioni - la solita storia del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto.
Perché è vero che Verona, Cittadella e Rosà sono tre esempi di un Carroccio in salute, ma è altrettanto vero che nel resto del Veneto non è andata proprio così.
Perché dal responso dell'urna non emerge una, bensì dieci, ventimila Leghe sotto i voti. C'è la Lega di Marita Busetti, potente sindaco uscente di Thiene - altro feudo “padano”, sin dall'era Schneck - e segretario provinciale leghista, fermatasi al 29% al primo turno e costretta al ballottaggio con Giovanni Casarotto del listone Pdl-Pd-Udc-Civiche che domenica e lunedì scorsi ha ottenuto un sorprendente 46,48%.
E cosa non ti dichiara oggi la Busetti sulla stampa? “Anch'io mi farei grillina, siamo in sintonia”. Per forza: a Thiene il Movimento 5 Stelle ha sbancato le previsioni raccogliendo oltre il 18% dei consensi. Come non essere tutti grillini (persino Zaia oggi li ha sdoganati) ora che il loro voto deciderà le sorti del secondo turno elettorale?
C'è poi la Lega che ha perso in malo modo nei Comuni veneti più grossi (Conegliano Veneto, Belluno, Feltre, Mira, Mirano, Jesolo, Vigonza) e che non può non suonare un campanello d'allarme sulla tenuta, in ambito regionale, della sua proposta politica.
E poi c'è il caso a sé di Verona e di Flavio Tosi: un sindaco con le palle, in primo luogo nei confronti del suo stesso partito (pardon, movimento), che avrebbe vinto anche se si fosse candidato con la lista del Pandoro.
A sostenere il sindaco uscente leghista che l'anno scorso ha celebrato i 150 anni dell'Unità d'Italia è stata una coalizione di sette liste: tra queste, la Civica per Verona-Tosi Sindaco che da sola ha raccolto oltre il 37% dei voti e la Lega Nord, che da sola ha invece raggranellato un non certo entusiasmante 10,83%.
E i piccoli Comuni? Qui si va a macchia di leopardo, con qualche Amministrazione conquistata dal Carroccio. Ma brucia fortemente il caso di Sarego, basso vicentino, sede del parlamento padano e finito sui giornali nazionali per l'elezione del primo sindaco a cinque stelle, con un solo seggio rimasto alla Lega. E alle porte di Bassano, nella trevigiana Borso del Grappa, la Lega Nord - che guidava l'Amministrazione comunale uscente - prende il deltaplano e se ne va.
Ecco perché, parlando del voto amministrativo, il bicchiere della Lega ha un contenuto diverso a seconda di come lo si vede o lo si vuole vedere.
Ma se davvero da via Bellerio sta arrivando il “nuovo corso”, sono sussulti e contraddizioni inevitabili.

Messaggi Elettorali

Renzo MasoloElena PavanFrancesco Rucco

Più visti

1

Elezioni Regionali 2025

02-11-2025

Là nella valle

Visto 14.044 volte

2

Cronaca

04-11-2025

Nepal, trovato il corpo di Farronato

Visto 11.712 volte

3

Cronaca

03-11-2025

Stefano Farronato disperso in Nepal

Visto 11.315 volte

4

Politica

05-11-2025

Pedemontana, voce in regione

Visto 7.275 volte

6

Musica

03-11-2025

Sting torna a Bassano del Grappa

Visto 3.367 volte

7

Arte

03-11-2025

Umanica. Uno sguardo a uomo e futuro, con Dif.fusione

Visto 3.322 volte

8

Incontri

04-11-2025

L'Aperilibro riparte in noir

Visto 3.045 volte

9

Hockey

01-11-2025

Derby Time

Visto 2.276 volte

10

Calcio

01-11-2025

Bassano, brividi a Vigasio

Visto 2.205 volte

1

Elezioni Regionali 2025

25-10-2025

Financial Times

Visto 20.704 volte

2

Elezioni Regionali 2025

14-10-2025

Numeri civici

Visto 20.445 volte

3

Elezioni Regionali 2025

19-10-2025

Fratelli e Sorelle

Visto 20.408 volte

4

Elezioni Regionali 2025

09-10-2025

Santo Stefani

Visto 19.756 volte

5

Elezioni Regionali 2025

30-10-2025

Quei bravi Tosi

Visto 19.625 volte

6

Politica

14-10-2025

Legati dal destino

Visto 17.748 volte

7

Politica

26-10-2025

I nodi al pettine

Visto 16.801 volte

8

Elezioni Regionali 2025

02-11-2025

Là nella valle

Visto 14.044 volte

9

Attualità

21-10-2025

Antenna 5G sotto accusa

Visto 12.089 volte

10

Attualità

10-10-2025

Jacopo Marostica

Visto 11.820 volte