Ultimora
Geopolitica
29-12-2025
Pyongyang potenzia le operazioni di pirateria informatica legate alle criptovalute
29 Dec 2025 18:50
Addio a Ferrarese, primario di Radioterapia del Ca' Foncello di Treviso
29 Dec 2025 16:47
Il Banco, Le Orme, Of New Trolls in concerto insieme per la prima volta
29 Dec 2025 16:19
Nelle scuole superiori venete tre studenti su 10 vittime di bullismo
29 Dec 2025 15:57
Dedicato al melodramma il Concerto di Capodanno 2026 della Fenice
29 Dec 2025 14:30
Spazio di ascolto all'ospedale di Treviso contro il disagio psicologico
30 Dec 2025 00:10
Ok della Camera alla Fiducia sulla manovra. Giorgetti: 'sulle pensioni vedremo nel 2026'
29 Dec 2025 23:40
Passa l'ordine del giorno della Lega alla manovra per sterilizzare l'aumento dell'età pensionabile
29 Dec 2025 23:03
Trump vede Netanyahu e avverte Hamas: 'Disarmi a breve o pagherà'
29 Dec 2025 23:00
La Roma batte il Genoa e si riprende il quarto posto FOTO
29 Dec 2025 22:59
Serie A: Roma batte il Genoa e si riprende il quarto posto
29 Dec 2025 22:41
Serie A: Roma batte Genoa 3-1 CRONACA e FOTO
“La Lega in Veneto c'è”. E' stata la prima dichiarazione dell'onorevole leghista e ormai ex sindaco di Rosà Manuela Lanzarin subito dopo la proclamazione della vittoria del suo delfino Paolo Bordignon alle elezioni amministrative rosatesi.
“Nonostante le tempeste che hanno colpito il nostro movimento - ha affermato la deputata del Carroccio e neo-consigliere comunale di “Continuità e Rinnovamento” -, la Lega ha tenuto in Veneto e nelle sue roccaforti tra cui Verona che è diventata baluardo del nuovo corso con la schiacciante vittoria al primo turno di Tosi, e poi Cittadella con Pan e Rosà con Paolo Bordignon, paesi che nelle rispettive province sono stati i primi ad essere governati dalla Lega, una sorta di laboratorio che ancora oggi è valido, compreso e dà i suoi risultati.”
E poi ancora: “Il nostro modo di operare è e rimane vicino alla gente (...). Tutto questo è lontano dagli scandali nazionali eccessivamente amplificati dai media ma che noi rispetto ad altri siamo stati in grado di ammettere facendo poi pulizia a casa nostra.”
"We Are the Champions". Manuela Lanzarin (foto Alessandro Tich)
Nuovo corso? Sembra questo l'elemento più interessante di tali dichiarazioni. Cioè a dire: nella “nuova” Lega sempre più legata all'astro emergente di Maroni sembra quasi necessario, almeno a parole, dover tagliare col passato.
Ma Manuela Lanzarin, i risultati della cui Amministrazione - le va riconosciuto - hanno rappresentato un formidabile assist per il trionfo di Bordignon, ha dato un tocco troppo roseo all'analisi del presente, confermando - nelle scosse di assestamento del dopo elezioni - la solita storia del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto.
Perché è vero che Verona, Cittadella e Rosà sono tre esempi di un Carroccio in salute, ma è altrettanto vero che nel resto del Veneto non è andata proprio così.
Perché dal responso dell'urna non emerge una, bensì dieci, ventimila Leghe sotto i voti. C'è la Lega di Marita Busetti, potente sindaco uscente di Thiene - altro feudo “padano”, sin dall'era Schneck - e segretario provinciale leghista, fermatasi al 29% al primo turno e costretta al ballottaggio con Giovanni Casarotto del listone Pdl-Pd-Udc-Civiche che domenica e lunedì scorsi ha ottenuto un sorprendente 46,48%.
E cosa non ti dichiara oggi la Busetti sulla stampa? “Anch'io mi farei grillina, siamo in sintonia”. Per forza: a Thiene il Movimento 5 Stelle ha sbancato le previsioni raccogliendo oltre il 18% dei consensi. Come non essere tutti grillini (persino Zaia oggi li ha sdoganati) ora che il loro voto deciderà le sorti del secondo turno elettorale?
C'è poi la Lega che ha perso in malo modo nei Comuni veneti più grossi (Conegliano Veneto, Belluno, Feltre, Mira, Mirano, Jesolo, Vigonza) e che non può non suonare un campanello d'allarme sulla tenuta, in ambito regionale, della sua proposta politica.
E poi c'è il caso a sé di Verona e di Flavio Tosi: un sindaco con le palle, in primo luogo nei confronti del suo stesso partito (pardon, movimento), che avrebbe vinto anche se si fosse candidato con la lista del Pandoro.
A sostenere il sindaco uscente leghista che l'anno scorso ha celebrato i 150 anni dell'Unità d'Italia è stata una coalizione di sette liste: tra queste, la Civica per Verona-Tosi Sindaco che da sola ha raccolto oltre il 37% dei voti e la Lega Nord, che da sola ha invece raggranellato un non certo entusiasmante 10,83%.
E i piccoli Comuni? Qui si va a macchia di leopardo, con qualche Amministrazione conquistata dal Carroccio. Ma brucia fortemente il caso di Sarego, basso vicentino, sede del parlamento padano e finito sui giornali nazionali per l'elezione del primo sindaco a cinque stelle, con un solo seggio rimasto alla Lega. E alle porte di Bassano, nella trevigiana Borso del Grappa, la Lega Nord - che guidava l'Amministrazione comunale uscente - prende il deltaplano e se ne va.
Ecco perché, parlando del voto amministrativo, il bicchiere della Lega ha un contenuto diverso a seconda di come lo si vede o lo si vuole vedere.
Ma se davvero da via Bellerio sta arrivando il “nuovo corso”, sono sussulti e contraddizioni inevitabili.
Il 30 dicembre
- 30-12-2024Canta che ti Telepass
- 30-12-2022Campagna Infelix
- 30-12-2021Made in Germano
- 30-12-2021Game Over
- 30-12-2020L'anno che è venuto
- 30-12-2018Riflessi di fine anno
- 30-12-2018Il caso Monegate
- 30-12-2017Profezia di Fine Anno
- 30-12-2016Duemiladicias7
- 30-12-2016Der Kommissar
- 30-12-2015Schianto sulla Valsugana
- 30-12-2015Ricomincio da 3 + 4
- 30-12-2011Il Tar del Lazio blocca la Pedemontana
- 30-12-2011Tutti X Francesca
- 30-12-2010Man of the Year
- 30-12-2010“Ecco come ridurremo le liste di attesa”
- 30-12-2009Scuola, soppressa la sede staccata dell'“Einaudi” a Marostica
Più visti
Geopolitica
29-12-2025
Pyongyang potenzia le operazioni di pirateria informatica legate alle criptovalute
Visto 2.315 volte



