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L'Eco dalla Laguna
Accolta in Consiglio Regionale la delegazione de L'Eco dalle Terre, con la petizione per l'abrogazione dell'articolo 38 del PTRC. Dal presidente Ruffato “immediate disposizioni a supporto di iniziative popolari per l'abrogazione della norma"
Pubblicato il 30-01-2013
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Per abrogare l'articolo 38, bisogna fare un 48. E così, biglietti del treno alla mano, una delegazione de L'Eco dalle Terre - il neonato “contenitore” dei gruppi, associazioni e comitati per la tutela del territorio bassanese - si è recata ieri a Venezia, con destinazione Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale del Veneto.
La delegazione è stata accolta nell'occasione dal presidente del Consiglio Regionale Clodovaldo Ruffato e dai consiglieri regionali Laura Puppato (PD), Nicola Finco (Lega Nord), Stefano Fracasso (PD) e Pietrangelo Pettenò (Federazione della Sinistra Veneta - PRC) ai quali è stata consegnata la petizione popolare, con le firme raccolte nei giorni scorsi, con la specifica richiesta dell'abrogazione dell'ormai noto articolo 38 del PTRC del Veneto, che considera “di rilevante interesse pubblico” le aree di territorio afferenti ai caselli autostradali e agli accessi alla rete primaria delle infrastrutture, per un raggio di 2 km, e in quanto tali “da pianificare sulla base di appositi progetti strategici regionali.”
“La delegazione, partita dalla stazione ferroviaria di Bassano del Grappa - informa un comunicato de L'Eco dalle Terre -, ha “scortato” la petizione, accompagnata dalle oltre 3.500 firme e ha illustrato al presidente e ai consiglieri le motivazioni che hanno spinto i diversi gruppi/associazioni/comitati de L'Eco dalle Terre a promuovere un'iniziativa popolare che ha sensibilizzato i cittadini sulle devastanti conseguenze dell'applicazione dell'art. 38 P.T.R.C.”
La delegazione dell'Eco dalle Terre all'ingresso di Palazzo Ferro Fini a Venezia, sede del Consiglio Regionale del Veneto
“Le modalità e la forma con le quali la petizione è stata presentata - prosegue la nota - hanno letteralmente “catturato” l'attenzione del presidente e dei consiglieri, predisponendoli a raccogliere le istanze dei cittadini firmatari. In particolare, dalla documentazione prodotta ed esaminata, hanno potuto evincere, in concreto, l'applicazione pratica della disposizione per la quale si richiede l'abrogazione: le ortofoto a campione dei Comuni di Rosà e Romano d'Ezzelino, sulle quali sono stati riprodotti in scala i “cerchi” di 2 km di raggio che definiscono le aree strategiche di competenza regionale attorno agli svincoli e alle stazioni SFRM, hanno convinto i presenti a manifestare la piena disponibilità a supporto delle istanze emerse da un incontro costruttivo e dall'esito estremamente positivo.”
“Il presidente - riferiscono ancora i promotori dell'iniziativa - ha dato immediate disposizioni affinché l'Ufficio Legislativo di Palazzo Ferro Fini si attivi per supportare L'Eco dalle Terre in ulteriori iniziative popolari che concretizzino la richiesta di abrogazione della norma in esame. Tale disponibilità è il chiaro segnale che la ricerca del dialogo costruttivo tra cittadini e Pubblica Amministrazione è ancora possibile qualora vengano seguite con competenza e rispetto le vie istituzionali.”
“Ringraziamo nuovamente il presidente del Consiglio Regionale Clovaldo Ruffato ed i consiglieri Laura Puppato, Nicola Finco, Stefano Fracasso e Pietrangelo Pettenò che hanno dimostrato, con la loro accoglienza e la partecipazione attiva all'incontro, una responsabilità civica che dovrebbe essere insita in ogni buon amministratore - conclude il comunicato di L'Eco dalle Terre -. Evidenziamo che il proficuo incontro si è reso possibile grazie alla sensibilità di oltre 3.500 cittadini che hanno aderito all'iniziativa de L'Eco dalle Terre, il quale condanna l'abuso ed il consumo del territorio veneto e ne promuove lo sviluppo in termini ambientali e socio-economici.”
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