Ultimora
12 May 2025 19:17
Pulisce arnie e un'ape la punge, morta per choc anafilattico
12 May 2025 18:38
Picchia a sangue la moglie e la avvolge in un tappeto, arrestato
12 May 2025 18:37
Tajani, ad alleati in Veneto Fi offre Tosi, candidato eccellente
12 May 2025 16:02
A 45 anni dall'assassinio, commemorato commissario Albanese
12 May 2025 15:02
Borgo Arquà Petrarca, un anno tra cultura, musica e gusto
12 May 2025 14:45
Una mostra itinerante sull'architettura italiana nel mondo
12 May 2025 19:21
Jeff Bridges cinque anni dopo la diagnosi di linfoma, 'Sto bene'
13 May 2025 08:29
Militante e glamour, l'aria del tempo a Cannes
13 May 2025 08:05
PRIME PAGINE | Putin boccia l'ultimatum, Trump vuole andare a Istanbul
13 May 2025 07:49
Minacciata di morte all'Eurovision la cantante israeliana sopravvissuta al 7 ottobre
13 May 2025 07:23
Tregua Usa-Cina, superdazi ridotti per tre mesi. XI: 'Nessun vincitore in una guerra commerciale'
13 May 2025 07:20
Putin boccia l'ultimatum, Trump vuole andare a Istanbul
Redazione
Bassanonet.it
io e Mustapha
Storie dal campo profughi di Balata in Palestina
Pubblicato il 15-11-2011
Visto 3.057 volte
Mi chiamo Nicola Zolin, sono nato l’8 febbraio 1984 a Mason Vicentino, un paesetto in provincia di Vicenza. Ho avuto un’infanzia tranquilla in una pacifica casa di collina. A ventitreanni ho iniziato a viaggiare in giro per il mondo, per rispondere a tutte quelle domande che affollano un ragazzo, i quali sensi cercano di percepire la realtà.
Qualche giorno fà ho conosciuto un ragazzo di nome Mustapha, curiosamente nato il 6 febbraio 1984, soltanto due giorni prima di me. Mustapha inizia a raccontarmi la sua storia, per soddisfare la mia curiosità. Seduti ad un tavolo in legno davanti a del pane, dell’humus e del falafel, paragoniamo le nostre due esistenze, a partire da questo momento di condivisione.

Mustapha è nato in Kuwait da genitori sono Palestinesi. All’età di sei anni, quando io sto iniziando le scuole elementari, Mustapha deve abbandonare il Kuwait a causa dello scoppio della guerra del Golfo. Vive i tre anni successivi in Giordania. Poi, più o meno quando io comincio la terza media, Mustapha e la sua famiglia si trasferiscono in Palestina, dove suo nonno viva già da oltre trent’anni, in una piccola casa nel campo profughi di Balata, ad un paio di chiliometri dalla città di Nablus.
Quando io sto cominciando le superiori Mustapha si sta adattando al campo profughi, faticando ad ambientarsi. Delle sincere amicizie cominciano a farlo sentire a casa, tanto che pochi anni più tardi, Mustapha preferisce scegliere la cittadinanza Palestinese a quella del Kuwait. E’ la storia del suo popolo a indirizzare la sua decisione.
Abbiamo sedici anni quando in Palestina scatta l’intifada, Mustapha e i suoi amici devono decidere cosa fare. Due di loro seguono Mustapha nella scelta di fare l’ infermiere, uno decide di fare il poliziotto, l’ultimo preferisce combattere. Pochi mesi dopo questi ultimi due vengono ammazzati. Uno dei suoi compagni infermieri viene abbattuto da un cecchino. L’altro sopravvive ma lascia il paese poco dopo.
Sto cominciando a marinare la scuola all’epoca in cui Mustapha corre da una parte all’altra del campo portando in mano dei feriti, cercando di fare il possibile per salvare il maggior numero di vite possibile. La situazione peggiora giorno dopo giorno. Mustapha decide di imparare l’inglese per poter raccontare al mondo la situazione che sta vivendo.
Quando entrambi compiamo vent’anni, Mustapha guida l’ambulanza per portare i ferirti all’ospedale. Scendendo in strada una scheggia di proiettile gli raggiunge il capo, facendolo passare dalla parte di feriti. Quando la situazione in Palestina si calma, Mustapha deve lavorare per mantenere i suoi familiari disoccupati e stravolti da quei lunghi anni di miseria.
Le nostre vite si incrociano al campo profughi di Balata, in Cisgiordania o in Palestina, ognuno può chiamarla come gli pare. Mustapha lavora oggi al centro culturale del campo profughi di Balata, che è la sua casa, il suo presente, la sua vita.
Mustapha si è sposato un anno fà e fra qualche settimana sua moglie darà alla luce il suo primo bambino.
Campo profughi di Balata, 10 Settembre 2011, Mezzanotte.
Il 13 maggio
- 13-05-2023Concessionaria Zonta & C.
- 13-05-2023Neutro Roberts
- 13-05-2022Mark Spritz
- 13-05-2022Area qua
- 13-05-2021Oscardamus e gli altri
- 13-05-2021Il MuSone
- 13-05-2020Aggiungi un posto al Tavolo
- 13-05-2020I Have a Drink
- 13-05-2019Salvini Night Fever
- 13-05-2018Time Out
- 13-05-2017L'Adunata del Brenta
- 13-05-2017Uomini e donne
- 13-05-2017Vado al Massimo
- 13-05-2017Mirando a Mira
- 13-05-2016Colpo di Stato
- 13-05-2015Il Libro della Giungla
- 13-05-2015Prigioniero nell'auto dopo l'incidente
- 13-05-2014La CISL incontra i candidati sindaco di Bassano
- 13-05-2014Confratello Zaia
- 13-05-2014Forza Italia: “Un filo diretto con Regione ed Europa”
- 13-05-2014“Uno spiraglio per il Tribunale”
- 13-05-2013Marostica, i cinesi e il bagno pubblico
- 13-05-2011Il paese delle tasse felici
- 13-05-2011Intrigo internazionale
- 13-05-2010Bassano Calcio: la famiglia Rosso potrebbe lasciare
- 13-05-2010I danni del “Minuetto” e la stazione del futuro
- 13-05-2009Alpini a Latina: missione compiuta