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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Politica

Neutro Roberts

L’ex vicesindaco Roberto Marin, presente alla commissione sul Genius Center, interviene sulla proposta di partenariato per il maxi progetto. “Ancora una volta poca trasparenza e condivisione verso i bassanesi”

Pubblicato il 13-05-2023
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Per apprendere le ultime novità sul Genius Center è arrivato in punta di piedi, si è seduto nelle ultime file del pubblico e si è messo ad ascoltare.
Come ho già scritto nel mio precedente articolo “Ingegno per Bassano”, giovedì scorso l’ex vicesindaco ed ex assessore al Bilancio Roberto Marin ha partecipato alla riunione della 3^ commissione consiliare permanente Territorio, avente come unico punto all’ordine del giorno “Proposta di partenariato pubblico privato per la realizzazione del Polo Urbano per l’Innovazione”.
E ne aveva ben donde, dal momento che la seduta era allargata ai cittadini, che possono sempre partecipare alle commissioni ma che questa volta avevano anche diritto di parola, con eventuali domande agli amministratori comunali o ai relatori del progetto.

Oggi l’ex vicesindaco è del tutto estraneo all’amministrazione comunale e per la sua lista civica Impegno per Bassano sono altri a mettere pubblicamente la faccia nel dibattito politico cittadino, in primis - ovviamente - la consigliera comunale di Impegno Marina Bizzotto. Diciamo quindi che la presenza di Roberto Marin in commissione può essere interpretata come quella di un osservatore in campo neutro. Neutro Roberts.
Io sono andato via prima della conclusione della riunione in sala Chilesotti per un successivo impegno (non per Bassano) a cui non potevo mancare e quindi non so se Marin abbia preso la parola, per quanto lo ritenga improbabile visto il modo defilato con cui si è mescolato tra le retrovie dell’uditorio.
In compenso la parola l’ha presa oggi, tramite un duro comunicato stampa trasmesso alle redazioni nel quale dice la sua in merito alla questione e a riguardo dell’amministrazione comunale che ha intrapreso il percorso dell’accordo coi privati, anche in considerazione della sua esperienza di ex assessore al Bilancio.
E così Neutro Roberts ha preso spunto da quanto ascoltato ed appreso in commissione e da quanto letto anche nei resoconti di stampa, Bassanonet compreso, per lanciare la sua bomba al neutrone.

COMUNICATO

GENIUS CENTER: ANCORA UNA VOLTA POCA TRASPARENZA E CONDIVISIONE VERSO I BASSANESI

Non potevo mancare all’appuntamento con la cittadinanza su uno dei tanti “temi caldi” per i miei concittadini. Seconda puntata di quanto già in buona parte presentato a luglio dell’anno scorso: ma il modus operandi non cambia.
La popolazione è stata resa edotta sui veri contenuti di quanto accadrà al riguardo del Genius Center, ovvero quell’area nel cuore del centro cittadino un tempo lontano ex convento Santa Chiara.
Una presentazione in occasione della pubblica 3° Commissione Consiliare, dove è stato messo in evidenza come ci siano tutte le carte già fatte, purché si rispettino i tre mesi di tempo da parte della pubblica amministrazione per presentare, eventualmente, le osservazioni in merito al grande progetto presentato dal privato proponente.
Sono sempre stato favorevole ad un progetto di importante riqualificazione di questa area strategica dove nei decenni scorsi purtroppo le diverse vicissitudini hanno visto il fallimento dei principali progetti. Purtroppo, ancora una volta i bassanesi si trovano di fronte ad una decisione forte, calata dall’alto su un tema cittadino di straordinaria importanza, senza essere stati interpellati in merito.
Ricordo che da assessore al Bilancio, avevo chiesto delucidazioni sull’impatto finanziario del progetto (visto che si tratta di tanti soldi della collettività da sborsare) ma proprio in quei giorni l’assessore Zonta e il sindaco Pavan avevano indetto una conferenza stampa sull’argomento, anticipando il passaggio della commissione e dicendo che il costo si sarebbe aggirato sui 8-10 milioni di euro rispetto ai costi ben superiori dell’operazione.

Scopro, essendo presente alla riunione della Commissione che, chissà come mai, il costo è lievitato addirittura a 16 milioni di euro ma alla fine il leasing costerà 25 milioni di euro: tutto sulle spalle dei cittadini: ma stiamo scherzando?

Stiamo parlando di un leasing con un inquadramento giuridico, finanziario e patrimoniale ben diverso: il bene diventa del comune dopo aver pagato 20 anni di rate, perché un conto è realizzare un opera di proprietà del comune finanziata da un mutuo di scopo ed un conto è pagare a terzi 25 milioni per acquisirne la proprietà.

È una guerra dei numeri alla quale non voglio partecipare.

Come è già stato fatto notare, il gravoso impegno per tutti i bassanesi, se sarà approvato dalla pubblica amministrazione, finirà nel 2046, con una prima tranche di quasi 4 milioni da versare, uno sopra l’altro.

Ma ne vale davvero la pena? O ci sono altre priorità per Bassano, altri bisogni dove mettere questi soldi per il bene dei cittadini?

Questi ultimi anni hanno segnato un cambiamento epocale: le esigenze e le priorità sono radicalmente cambiate alla luce del totale modificarsi del contesto sociale ed economico!

È questo il modo di agire di una pubblica amministrazione che si dichiara essere dalla parte della gente? Ancora una volta, poca trasparenza, poca empatia, poca analisi-informazione-condivisione recependo osservazioni, critiche e proposte magari da quelli a cui verrà lasciato questo debito ventennale: i giovani cittadini che possono esprimere reali ed attuali esigenze e trasformare il debito in investimento, per trasformare l’informazione di una scelta già fatta in una SCELTA condivisa dai cittadini per scrivere il futuro della città.

È innegabile che la città ha bisogno di diventare opportunità di sviluppo, ma questo è un modo di fare inopportuno verso una città tanto bella, la mia Bassano, ma così tanto bistrattata!

Bassano del Grappa, 13 maggio 2023

Roberto Marin

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