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Lo spritz nervoso
Multe in agguato a Bassano per i bicchieri selvaggi. Ben venga l'ordinanza, ma non si trasformi in una scusa per castigare la città
Pubblicato il 21-05-2010
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E' uno spritz amaro quello che gli avventori del centro storico di Bassano dovranno sorseggiare a partire dalla prossima settimana.
Su di loro pende la nuova ordinanza del sindaco di Bassano, che vieta a chiunque consumi l'aperitivo o quant'altro all'esterno dei bar di allontanarsi dalla distanza di cinque metri dal pubblico esercizio. Mano pesante anche nei confronti di chi, nell'ebbrezza del drink, blocca il transito dei passanti costringendoli ad antipatiche fermate o deviazioni.
E sapete che vi dico? Ben fatto. Nulla in contrario contro i “social network” del “mezo e mezo”, della birra da mezzo e dello spritz macchiato Aperol, consolidato stile e modo di aggregazione di tanti giovani. Giammai fosse che la grappa sparisca tra i motivi di attrazione della nostra città e guai a eliminare il prosecchino dai nostri momenti di relax.

Ma avete mai provato a transitare sul Ponte Vecchio (lato Nardini) il sabato nel tardo pomeriggio? Sono occasioni in cui si spera che piova, così almeno ci si fa spazio ad ombrellate. Altre strettoie indesiderate si formano, by night, nelle piazze: e chi passa, per i cavoli propri, per i punti caldi del bicchiere selvaggio rischia di rimanere, suo malgrado, imbottigliato. E vi siete mai recati di prima mattina nei sottoportici laterali di Via Roma, per ammirare i residui biologici di alcuni drinkers della sera precedente? Per carità: non siamo certo ai livelli dell'“Ombralonga” di Treviso. Ma - fatte le debite proporzioni e considerando le dimensioni della città - poco ci manca.
E allora ben vengano questi provvedimenti che tentano di richiamare all'ordine - senza voler imbalsamare il centro - e che, clamorosamente, trovano d'accordo anche i rappresentanti della categoria dei baristi.
Resta il dubbio, tuttavia, che un'ordinanza del genere rimanga nel limbo delle buone intenzioni. E il problema - come sempre - è una questione di mezzi e di uomini, ma anche di modi e piani di intervento. Per evitare che una giusta causa, come la prevenzione dei comportamenti scorretti, si trasformi in una scusa per castigare la città.
Per applicare a pieno le nuove regole e sanzionare tutti i trasgressori servirebbe un vigile urbano, fisso per ore, all'esterno di ogni locale. Ma sarebbe un'esagerazione: saremmo costretti a berci un bicchierino, o a trangugiare una birra, perennemente sotto scorta.
Si tratta comunque di un'ipotesi teorica: il personale a disposizione, con blocchetto delle multe al seguito, non permette un controllo così massiccio e capillare.
La soluzione più logica è quella dei turni di pattuglie e dei controlli a campione. Staremo a vedere: curiosi, come siamo, di verificare che cosa uscirà dal cappello a cilindro della Polizia Locale e quale sarà la reale efficacia degli interventi anti-maleducazione.
Alziamo i calici! Nasce ufficialmente a Bassano un nuovo tipo di aperitivo: lo spritz nervoso.
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