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Alessandro Tich
Direttore responsabile
Bassanonet.it
I fantastici 4
Calata in massa a Roma dei Comuni italiani contro la spending review e la soppressione dei Tribunali. Ma il nostro territorio, direttamente interessato dai tagli del governo, era rappresentato da soli quattro sindaci
Pubblicato il 24-07-2012
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Eccoli qua, fotografati davanti agli austeri muri del Senato: Germano Racchella “La Torcia Umana”, Manuele Bozzetto “Mister Fantastic”, Silvia Pasinato “La Donna Invisibile” e Valerio Lago “La Cosa”.
Sono i Fantastici 4: i quattro sindaci arrivati dal Bassanese (Cartigliano, Nove, Cassola e Tezze sul Brenta) che questa mattina hanno partecipato a Roma alla grande manifestazione nazionale dell'Anci contro la spending review e contro il taglio dei Tribunali deciso dal governo.
Si meritano, in questa occasione, l'appellativo di supereroi: perché, con la loro presenza, ci hanno evitato una brutta figura, affrancando il nostro comprensorio dal rischio di partecipare alla manifestazione dei sindaci...senza sindaci.

i sindaci Germano Racchella, Manuele Bozzetto, Silvia Pasinato e Valerio Lago davanti al Senato questa mattina a Roma (foto trasmessa in redazione dall'ufficio stampa del Comune di Cassola)
Spending review a parte - argomento che interessa i già grami bilanci di tutti gli enti locali, indistintamente -, pensiamo all'annunciata chiusura del Tribunale di Bassano: un problema che cambierà per sempre i connotati socio-economici del nostro territorio e che ben merita una “calata di massa” a Roma per tentare di risolverlo, in qualsiasi modo, in extremis.
L'azione di pressing nei confronti del governo, e del Parlamento che tratta il tema in Commissione, si effettua con la qualità degli atti (raccolta firme in primis) ma anche con la quantità della “testimonianza fisica” degli amministratori locali coinvolti.
Così è, se vi pare: dall'intero Circondario giudiziario di Bassano del Grappa, che comprende i Comuni del Bassanese e dell'Altopiano di Asiago, oggi sono scesi a Roma la bellezza di quattro (!) primi cittadini. Che in gran parte, tra l'altro, o sono leghisti (Racchella e Lago) o governano con la Lega (Bozzetto), e quindi già per conto loro in opposizione politica al governo Monti - con una posizione di scuderia totalmente avversa all'esecutivo dei “professori” e alla revisione della spesa - e per questo motivati più di altri a far sentire la propria voce nella capitale “ladrona”.
Ma tutti gli altri, dov'erano? Qualcuno era assente giustificato: come il sindaco di Bassano Cimatti che aveva giunta comunale e ha delegato a rappresentarlo a Roma il presidente del consiglio comunale Beraldin o come il sindaco di Marostica Scettro che proprio oggi era impegnato nei preparativi della cerimonia inaugurale di questa sera della restaurata Piazza degli Scacchi.
Ma è mai possibile che tutti gli altri sindaci del Circondario, che salvo miracoli “last minute” si vedranno soffiare il Tribunale da un giorno all'altro e i cui cittadini hanno contribuito a finanziare la nuova Cittadella della Giustizia di Bassano, siano stati trattenuti da analoghi “impegni improrogabili”?
E' proprio vero: quando è il momento di alzare la voce, di fare casino e di stringersi a coorte per perorare una causa di interesse comune, noi veneti veniamo attaccati dal virus incurabile della “polentite”.
Onore al merito, dunque, ai nostri Fantastic Four: loro almeno, dietro lo striscione srotolato davanti a Palazzo Madama con la scritta “Il Tribunale di Bassano non si tocca”, ci hanno messo la faccia.
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