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Maxi-evasione sul “caro estinto”
Evaso oltre un milione di euro in funerali sotto-fatturati. Nel mirino dell'Agenzia delle Entrate e della Finanza alcune ditte di pompe funebri di Bassano
Pubblicato il 21-10-2010
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La fattura per il “caro estinto”? Può essere anche un optional. Permettendo di evadere il fisco per cifre da capogiro.
E' l'illecito business che l'Agenzia delle Entrate del Veneto, a seguito di accertamenti compiuti dalla Guardia di Finanza, contesta ad alcune agenzie di pompe funebri di Bassano del Grappa.
Le ditte di servizi funebri coinvolte nell'indagine avrebbero registrato nei libri contabili fatturati di gran lunga inferiori agli incassi reali, omettendo di dichiarare al Fisco, complessivamente, 1 milione e 127mila euro.

Gli accertamenti sono scattati dopo una prima verifica, presso i registri dell'Ulss n.3, del numero esatto di servizi funebri effettuato dalle agenzie nel territorio.
Attraverso un controllo incrociato con i libri contabili delle agenzie è quindi emerso una diffuso sistema di sotto-fatturazione.
Molti funerali - benché inclusivi di servizi di alto livello come bara di legno pregiato, trasporto, fiori e altri accessori -, risultavano infatti di costo inferiore, per una somma corrispondente alla detrazione fiscale di 1.549,37 euro, prevista per le tipologie più economiche di servizio funebre.
Ulteriori riscontri sono giunti dalle verifiche con i parenti dei defunti, che hanno permesso di appurare che il pagamento dei servizi avveniva quasi sempre in contanti e che le somme effettivamente pagate dai clienti erano quasi il doppio della cifra fatturata.
Alcuni funerali, inoltre, venivano persino pagati completamente in nero.
Un sistema grazie al quale, secondo l'esito delle verifiche fiscali, le ditte di pompe funebri avrebbero omesso di dichiarare maggiori ricavi, complessivamente, per 216mila euro.
Ma la fetta più grossa di evasione è stata individuata attraverso i riscontri sulle fasi di realizzazione dei feretri.
I funzionari del Fisco hanno calcolato che per costruire una bara sono necessarie da 2 a 6 verghette. Per cui, partendo dal numero di verghette acquistate o prodotte in proprio dalle agenzie funebri e dalla tipologia dei cofani, è stato possibile stabilire l’effettivo numero di casse fabbricate rispetto a quanto dichiarato dalle ditte.
La verifica, completata dall’esame della contabilità, ha permesso di accertare ricavi evasi per oltre 911 mila euro.
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