Ultimora
27 Nov 2025 17:07
Sparò a un ladro, la sindaca di Rovigo lo riceve in Comune
27 Nov 2025 15:38
L'Università di Padova celebra Meneghetti e la Resistenza
27 Nov 2025 15:28
Chiello torna sul palco, tour nei club nel 2026
27 Nov 2025 15:24
Calcio: Verona; ancora out Serdar, vigilia tesa verso il Genoa
27 Nov 2025 15:18
Bankitalia, nel I semestre l'economia veneta resta debole
27 Nov 2025 13:23
Ciak in Veneto per la fiction Rai "L'ora di Arianna"
27 Nov 2025 17:26
Giornalisti in sciopero 'per non essere ricattabili'
27 Nov 2025 17:03
Manovra: la Lega ritenta sul Mes, riformulato emendamento
27 Nov 2025 16:47
Minacce social a Santanchè. 'Identificato l'autore, grazie alle forze dell'ordine'
27 Nov 2025 16:46
Crosetto pensa di reintrodurre la leva, il ddl in Cdm
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
È sempre stata la più bella?
Nicola Fortuna, presidente del Comitato Tricolore Arco della Pace di Milano, ha raccontato in Biblioteca la storia ricca di passione della bandiera italiana
Pubblicato il 01-03-2014
Visto 3.056 volte
Venerdì 28 febbraio, Nicola Fortuna, presidente del Comitato Tricolore Arco della Pace di Milano è stato ospite della Biblioteca Civica e ha tenuto una conferenza dedicata al tema: “Tricolore italiano. Origine e nascita”. L’incontro rientrava nel programma della rassegna: “Venerdì: Storia”.
«Sono passati solo alcuni anni dai grandi festeggiamenti per il 150° anniversario della nascita del Regno d’Italia», ha ricordato il vicesindaco Carlo Ferraro nell’introduzione all’incontro «eppure, anche oggi, alcuni politici insistono a sventolare discorsi che inneggiano non all’unità ma alla divisione. È un atto utile, data la labilità della memoria degli Italiani, rammentare la storia del nostro Tricolore».
Nicola Fortuna, fondatore del Comitato che nel 1999 donò al Comune di Milano un’enorme bandiera tricolore destinata a sventolare nell’Arco della Pace, ha riassunto le tappe che hanno portato alla nascita della bandiera nazionale. Nel suo racconto, i frutti di una ricerca storica molto accurata, documentata e appassionante che ha tracciato un arco storico che va dall’anno 1000 ai giorni nostri, ma che è partito da molto più in là, dal riscontro dell’esistenza di un bisogno primario, nato con l’uomo, che lo porta ad agire secondo un senso tribale di appartenenza – ne ha parlato bene Charles Darwin nei suoi studi sull’evoluzione umana.
L’Italia è una costruzione geografica, e il popolo italiano è il risultato di un crogiolo di popoli affratellati, nel tempo, dalla vicinanza, dalla terra su cui hanno vissuto, ed è doveroso ricordare che all'unificazione del nostro Paese hanno contribuito fattori determinanti come l’uso di una medesima lingua, una comune confessione religiosa e le gesta politiche, civili, culturali compiute nei secoli da uomini che hanno scritto la storia.
Un racconto esemplare – ha spiegato Fortuna – dell’attaccamento a un vessillo che rappresenta la patria, e il senso di appartenenza alla terra dei padri, lo può fornire la vicenda di Hans Langsdorff, un ufficiale della marina tedesca che aveva sempre operato con onore e nel rispetto dell’uomo, anche del nemico, che nel 1939, prima di affondare la nave che comandava e poi suicidarsi, ha lasciato scritto: “Il responsabile dell'affondamento della corazzata tascabile Admiral Graf Spee sono soltanto io e se ciò facendo ho gettato l'ombra del biasimo sulla nostra bandiera, sono lieto di pagare con la vita”. Langsdorff si suicidò dopo essersi avvolto nella bandiera della Marina Imperiale tedesca, non quella del Führer, e si assunse nel messaggio ogni responsabilità per l'accaduto (la vicenda storica è ricordata nel film La battaglia del Rio de la Plata – anni luce lontani, gli Schettino che circolano oggi, da uomini così).
La storia del Tricolore parte dal Piemonte, fa tappa a Milano e a Reggio Emilia, ma il suo racconto ha percorso in lungo e in largo il territorio nazionale. La scia verde, bianca e rossa prima di passare dal significare un emblema di appartenenza, di possesso, a simbolo istituzionale ha compiuto un lungo cammino contrassegnato dall’avvicendarsi di regni, da eventi legati a grandi rivoluzioni, dai fatti del Risorgimento e da guerre e battaglie a noi più vicine. Fortuna ha rammentato per punti un lungo elenco di gesta eroiche tutte umane cercando di ricucire insieme i lunghi fili della nostra storia di Italiani.
Il 17 marzo sarà la Giornata dell'anniversario dell'Unità d'Italia. Per molti questi sono appuntamenti che hanno insito l’appannamento della noia perché rievocano soprattutto i disastri di un’arcigna impostazione scolastica: «Non si può raccontare la storia senza restituire alla narrazione le sue emozioni» ha spiegato Fortuna illustrando il filo conduttore del suo intervento. Un esempio di contaminazione con altri linguaggi? Gli appassionati di sport abituati a festeggiare gli Azzurri potrebbero ricavare nuovo divertimento andando a scoprire le radici storiche della scelta di questo colore per le maglie delle squadre nazionali.
Il 27 novembre
- 27-11-2023TanGerin Dream
- 27-11-2023Vicenza di uccidere
- 27-11-2021Ai confini del virus
- 27-11-2021La Disfida di Bassano
- 27-11-2020Clamori in corso
- 27-11-2018Il lato destro della Luna
- 27-11-2017God Save the Bridge
- 27-11-2017Pina, Jacopo e Canova
- 27-11-2015L’Islam presunto
- 27-11-2013Lasciati all'oscuro
- 27-11-2013Tares, l'inutile “Sì”
- 27-11-2013Terzini di fascia
- 27-11-2012Rosà, i dubbi da spazzare
- 27-11-2010Union Forex: attività abusiva. Oltre 200 risparmiatori a rischio
- 27-11-2009Opere e progetti sul territorio
- 27-11-2009Il deserto dei Tartari
- 27-11-2008Bassano “vietata”
- 27-11-2008Crisi economica: parla la città
Più visti
Elezioni Regionali 2025
16-11-2025
Renzo Masolo: “Il mio impegno è quello di fare comunità”
Visto 24.381 volte
Elezioni Regionali 2025
10-11-2025
Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”
Visto 20.358 volte
Elezioni Regionali 2025
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 19.953 volte
