Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Redazione
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 18-01-2012
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Uno spettacolo toccante, messo in scena dalla Compagnia Alma Rosè e liberamente tratto da "Ad Auschwitz c'era un'Orchestra" di Fania Fènelon e che dà nuovamente voce e vita alla sconvolgente esperienza dell’unica orchestra femminile per campi di concentramento nazisti.
Due donne, due visioni, due modi di vivere la musica all’interno del lager. Per Fania - pianista e cantante di cabaret, incarcerata e deportata ad Auschwitz - suonare è un mezzo per sopravvivere, invece per Alma Rosé- eccezionale violinista ebrea, nipote di Gustav Mahler e direttrice dell’orchestra - suonare è il fine su cui ha fondato l‘intera sua esistenza.
La loro storia pone domande che superano la dimensione storica e arrivano fino al nostro presente. Quando Fania Fenélon fu deportata ad Auschwitz era il Gennaio del 1944 e poiché sapeva cantare e suonare il pianoforte, entrò a far parte dell’orchestra femminile del campo. L’orchestra era composta da prigioniere ebree e aveva il compito di accompagnare le detenute al lavoro e suonare per gli ufficiali SS ogni qualvolta lo richiedessero. Le orchestrali erano costrette a prove estenuanti per potere suonare dignitosamente, perché solo così sarebbero state risparmiate alla selezione per la camera a gas.
Le due attrici in scena
Ripercorrendo il diario di Fania la compagnia dà vita alle sue parole, accompagnate da quel repertorio musicale che era il preferito degli ufficiali tedeschi, capaci di commuoversi all’ascolto di una Madama Butterfly e subito dopo di mandare dei prigionieri nelle camere a gas.
Ad interpretare le due donne Annabella di Costanzo ed Elena Lolli.
Biglietto speciale a 8 euro. Prevendita e prenotazione presso l'Ufficio di informazioni Turistiche tel. 0424 524351