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Marco Zonta, 50 anni, tecnico informatico libero professionista, è il candidato sindaco della lista Rossano 2023-2028 - Zonta Sindaco per la continuità.
Ci riferiamo ovviamente alle elezioni comunali di Rossano Veneto, per le quali i cittadini saranno chiamati alle urne il 14 e 15 maggio prossimi.
Zonta è l’assessore uscente alle Politiche sociali dell’amministrazione Martini, nonché alle Associazioni di volontariato e alla Cultura.
Marco Zonta, candidato sindaco di Rossano 2023-2028 - Zonta Sindaco per la continuità
Il comparto del sociale intercetta le esigenze delle diverse componenti della popolazione ed è in questo ambito che vogliamo approfondire alcuni aspetti rilevanti del suo programma.
Marco Zonta, parliamo delle politiche per le varie generazioni e iniziamo dagli anziani. Per questa fascia di cittadinanza cosa pensate di fare?
Per la fascia di cittadinanza anziana abbiamo già da qualche mese riaperto un centro ricreativo. Precedentemente, per anni, esisteva un centro ricreativo in quella che adesso è la sede della medicina integrata di gruppo, poi l’associazione che la gestiva per tutta una serie di vicissitudini è venuta meno e siamo riusciti nell’ultimo anno e mezzo a raccogliere un gruppo di volontari per gestire questo nuovo centro ricreativo che da circa nove mesi è aperto per una mattina e un pomeriggio a settimana presso le barchesse dell’ex municipio. Quindi in zona centrale, con possibilità di parcheggio e entrata accessibile con bagno per disabili. Insomma tutto quello che serve a un moderno centro per anziani. Il gruppo ha fatto alcune uscite e tante attività e la cosa bella e simpatica è che sono tutte attività proposte da loro.
Quindi è uno spazio, per così dire, autogestito?
Sì. È un gruppo dove i volontari lasciano lo spazio agli utenti di proporre che cosa hanno piacere di fare e in base alle varie richieste poi organizzano le attività. E l’altra cosa che ci fa piacere è che nel giro di qualche mese da due persone che si sono messe a disposizione nel primo giorno che abbiamo aperto, adesso siamo sempre sulla ventina di persone. Presenze importanti e numeri che sono cresciuti velocemente. Questo ci fa fare una riflessione sulla necessità di trovare spazi più ampi. E la prima idea è quella di sfruttare, una volta che sarà inaugurata la Casa Rossano nell’ex municipio, il piano superiore delle barchesse che adesso per motivi di cantiere non è ancora utilizzabile. Quindi dall’estate, quando i lavori sull’ex municipio saranno terminati, sarà possibile utilizzarlo per cui di fatto lo spazio raddoppierà.
Un’altra questione su cui puntate è il Centro Sollievo…
Il Centro Sollievo vuole essere appunto un centro dove le famiglie che convivono purtroppo con situazioni di demenza o di malattie degenerative della mente a livelli leggeri, ancora quando c’è necessità di ospedalizzazione o comunque di mettere in struttura la persona, hanno la possibilità per due giorni a settimana e per due-tre ore al momento, però contiamo di ampliare la possibilità degli accessi, di accompagnare lì il proprio caro che è sempre seguito da una parte da volontari, che anche qui gestiscono le varie attività, e dall’altra da un infermiere e da uno psicologo per far fronte alle eventuali esigenze che non dovessero essere semplicemente di intrattenimento. E tutto questo è stato possibile grazie a un accordo con l’Ulss 7 che da un lato ci ha permesso di fare i corsi ai volontari e dall’altro ci permette di avere la parte tecnica e sanitaria.
In prospettiva per il Centro Sollievo cosa intendete fare?
In prospettiva l’idea è quella di ampliare l’orario e i giorni di apertura e quindi di dare un’offerta che venga ancora più incontro alle famiglie, considerando anche il fatto che ci sono sempre purtroppo più casi di problematiche di questo tipo di malattie degenerative e quindi ci saranno sempre più famiglie che avranno la necessità di usufruire di un servizio di questo tipo.
Andiamo adesso al rovescio della medaglia e cioè ai giovani…
Quello dei giovani dovrebbe essere un punto focale di tutte le amministrazioni. Nel caso nostro, è vero che negli ultimi 5-10 anni abbiamo investito molto in opere pubbliche, però sono tutte opere pubbliche viste in un’ottica di utilizzo da parte dei giovani. In parte alcune cose stanno già arrivando a compimento. Mi riferisco alla piazza che vedrà tutto l’ampliamento anche della parte esterna dove i ragazzi delle attività parrocchiali, ma non solo, potranno riprendersi la piazza come la ricordano quelli della mia generazione o chi ha frequentato la piazza di Rossano fino a una decina di anni fa. Con spazi verdi e la possibilità di avere qualche campetto polivalente come c’era una volta. E tutto questo verrà fatto con il quarto stralcio che partirà entro novembre, quando sarà finito il terzo stralcio della piazza. Ci vorrà qualche mese però contiamo per l’estate 2024 di poter già dare una risposta in tal senso. L’altra grande opera che stiamo pensando proprio per i giovani è più legata allo sport ed è la creazione di tutta una serie di strutture sportive all’aperto: un campo polivalente, due campi di padel, un campo da tennis e un campo da calcetto a 5. Abbiamo già individuato l’area, compresa tra il PalaBrunello e la palestra scolastica, e c’è già un progetto. Quindi un’area già dedicata allo sport che troverebbe compimento. All’interno di quest’area è prevista anche la presenza di una struttura con spogliatoi, con un piccolo bar-ristoro e un piccolo magazzino per il materiale. Le parti sportive sarebbero tutte all’aperto, con la possibilità di essere usufruite anche da chi non fa parte di società o associazioni sportive.
La categoria dei giovani comprende anche le famiglie giovani, quelle che fanno i figli. Per questa fascia sensibile della popolazione, visto che siamo comunque un Paese che ha bisogno di natalità, cosa pensate di fare?
Qui devo dire che grazie alla lungimiranza sia di Morena Martini durante la sua amministrazione che della collega di giunta Helga Battaglin che ha cominciato a lavorare in questi ambiti quando era ancora consigliere, quindi parliamo già di dieci anni, siamo partiti con tutta una serie di attività rivolte alla genitorialità, alle famiglie e ai bambini anche piccoli. E devo dire che i risultati si vedono già nella nostra comunità perché negli ultimi dieci anni Rossano è cresciuto più o meno di 200 abitanti. Però poi se guardiamo gli stranieri che non risiedono più qui per vari motivi scopriamo che c’è un altro delta di 150 persone che se ne sono andate via. Per cui abbiamo di fatto 350 nuovi abitanti rossanesi e se facciamo un controllo all’anagrafe ci rendiamo conto che sono nuove famiglie. Famiglie giovani che hanno scelto di venire ad abitare a Rossano proprio per i servizi che offriamo sulla prima infanzia, sulle attività della genitorialità, sulle attività rivolte alle mamme. Ricordo sempre che qui da noi quando una mamma è in dolce attesa vengono organizzate da alcune associazioni delle attività specifiche di ginnastica. Ci sono anche dei consulenti che danno informazioni sull’allattamento, eccetera. L’intenzione nostra è quella di continuare a sviluppare questi servizi e di continuare a lavorare in questi ambiti. Vogliamo migliorare quello che abbiamo già.
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