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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Bonifica istantanea
La giunta regionale ha prorogato al 30 aprile il termine della diffida ad eleggere il nuovo presidente e vicepresidente del Consorzio di Bonifica Brenta. Mancano quindi solo due giorni alla scadenza ultima e improrogabile
Pubblicato il 28-04-2025
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Nei giorni prima di Pasqua, come sempre accade, sono arrivate in redazione diverse email di auguri per l’imminente festività.
Tra queste, anche quella del Consorzio di Bonifica Brenta, a firma del presidente Enzo Sonza e del direttore Umberto Niceforo.
Nessuna sorpresa pasquale, dunque: Enzo Sonza, presidente della precedente amministrazione alla guida del Consorzio, continua ad essere il rappresentante legale pro tempore dell’ente non essendo stati eletti il nuovo presidente e il nuovo vicepresidente, da scegliere all’interno del già eletto nuovo CdA, per le note vicissitudini a cui nelle scorse settimane abbiamo dedicato brentane di inchiostro.

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Quando sono pervenuti gli auguri di Pasqua del Consorzio di Bonifica avevamo già oltrepassato il limite del 15 aprile - fissato dalla Regione Veneto con la delibera di giunta regionale n. 311 del 24 marzo 2025 - per la diffida ad eleggere i nuovi vertici dell’ente, pena il commissariamento del Consorzio medesimo.
Commissariamento che però, ufficialmente, non è stato ancora decretato.
Lo stabilisce una delibera della giunta regionale del Veneto, la n. 404 del 15 aprile 2025, pubblicata nel BUR (Bollettino Ufficiale Regionale) il successivo 18 aprile.
La giunta Zaia, su relazione dell’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner, ha preso atto del “mancato completo insediamento dei nuovi organi del Consorzio di Bonifica Brenta nei termini stabiliti”.
Tuttavia, ha provveduto “a prorogare il termine di diffida alla data del 30 aprile 2025, per permettere all’Assemblea del Consorzio di effettuare le necessarie nomine”.
“Dopo tale termine - ammonisce la delibera -, si provvederà allo scioglimento degli organi in carica e alla nomina di un Commissario straordinario incaricato di porre in atto tutte le azioni necessarie a garantire il regolare funzionamento del Consorzio, anche attraverso l’indizione di nuove elezioni.”
La proroga è stata concessa a seguito di una richiesta trasmessa via mail alla Regione lo scorso 14 aprile “dai delegati delle parti interessate” nella quale si chiedeva “una dilazione dei termini fissati per la nomina del presidente e vicepresidente, così da consentire al tavolo dei delegati di riconvocarsi con l’obiettivo di finalizzare un accordo che scongiuri in via definitiva il commissariamento dell’ente”.
Si ritorna dunque al famoso Triangolo delle Bermude, con le liste Coldiretti e Mezzalira da una parte (rappresentate nel nuovo CdA eletto) e la lista Bordignon dall’altra, all’interno del quale fino adesso tutti i tentativi di arrivare a un compromesso, allo scopo di venire a capo della perdurante impasse, sono spariti dai radar.
Ma, come informa la delibera regionale, “con l’obiettivo di risolvere la situazione di stallo verificatasi nell’Assemblea consortile e di ottemperare alla diffida di cui alla DGR n.311/2025 con l’elezione del presidente e vicepresidente, i consiglieri eletti nelle rispettive liste elettorali contrapposte hanno avviato una fase di dialogo, organizzando un apposito incontro tra delegati individuati da ciascuna delle parti”.
Altro che Trump e Zelensky in Vaticano: che siano davvero iniziati in quel di Cittadella i colloqui di pace?
Oggi però è il 28 aprile e bisogna sciogliere l’intricata matassa entro il 30.
Mancano quindi solamente due giorni alla scadenza definitiva e improrogabile.
Il tempo stringe, anzi è strettissimo: se ciò mai sarà possibile, serve emettere una bonifica istantanea.
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