Ultimora
4 Nov 2025 17:43
Cerca di pugnalare il compagno arrestata dai carabinieri
4 Nov 2025 17:42
Cade da silos a 10 metri altezza, morto giovane operaio
4 Nov 2025 15:37
Nel 2026 i Music Awards festeggiano le 20 edizioni
4 Nov 2025 15:20
Calcio: il Verona presenta studio di fattibilità per nuovo stadio
4 Nov 2025 14:26
Bernini, l'università non è uno stadio, no alla violenza
4 Nov 2025 14:11
Record a Borgo Trento Verona, 20 neonati in 24 ore
5 Nov 2025 03:24
Aereo cargo si schianta negli Usa, almeno 3 morti e 11 feriti
5 Nov 2025 00:26
Aereo cargo si schianta in Kentucky
5 Nov 2025 00:20
Gli Usa stringono per la forza di pace a Gaza da gennaio. Il corpo restituito da Hamas è l'ostaggio
4 Nov 2025 23:59
Dietrofront di Trump, rinomina alla Nasa l'uomo di Musk
4 Nov 2025 22:30
++ Aeroporti di Bruxelles e Liegi nuovamente chiusi per droni ++
Una giornata per ricordare che non esistono malati di serie A e di serie B e chiedere, a gran voce, di avere le stesse possibilità di cura di qualunque altra patologia. E’ questo il messaggio della Quarta Giornata delle Malattie Rare promossa, in tutta Italia, da UNIAMO, la Federazione Nazionale delle organizzazioni dei pazienti affetti da malattie rare, che, a Vicenza, grazie all’Associazione Afadoc (Associazione famiglie di soggetti con deficit dell’ormone della crescita e altre patologie) attiverà, lunedì 28 febbraio, uno stand informativo presso il monoblocco dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza, dalle 9 alle 19, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della ricerca per le persone affette da malattie rare.
Sono malattie dai nomi ai più sconosciuti, come la sindrome di Ehler-Danlos, la sindrome di Turner, la desmosi colica, la condromatosi sinoviale, che colpiscono un numero “statisticamente poco significativo di persone” e, per questo, spesso, non sono oggetto di studio dalla comunità scientifica o di finanziamenti da parte della ricerca farmaceutica. Si stima che, oggi, non ci sono cure per 6.000 – 8.000 malattie rare identificate, di cui il 75% circa colpiscono i bambini.
E così, in Italia, sono centinaia di migliaia i pazienti affetti da patologie rare che affrontano conseguenze così pesanti da pregiudicare la qualità della vita di interi nuclei familiari. Se molto è stato fatto, in termini di consapevolezza del problema, tanto resta da fare e giornate come questa servono per fare arrivare l'informazione a decisori pubblici e politici, operatori sanitari, sociali e opinione pubblica.
Appuntamento, per chi vuole saperne di più, lunedì 28 febbraio presso lo stand informativo UNIAMO- Quarta Giornata delle Malattie Rare all’Ospedale San Bortolo di Vicenza, dalle 9 alle 19.
Più visti
Imprese
01-11-2025
Crisi d'impresa in Veneto: Il 36% delle aziende pronte a chiudere (o cedere)
Visto 5.901 volte
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 11.650 volte




