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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Calcio

Pro Piacenza corsaro. Bassano quante recriminazioni!

Difficile raccontare di una prestazione da vittoria e di un risultato invece pesante. C’è di tutto nella caduta interna: un rigore sbagliato, errori arbitrali da piangere, poco mordente in fase offensiva nella prima parte di gara

Pubblicato il 10-04-2016
Visto 2.632 volte

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Rinascimento in bianco e nero

BASSANO – PRO PIACENZA 1-3

Bassano Virtus (4-2-3-1): Rossi 5,5; Toninelli 6,5, Martinelli 6, Bizzotto 6,5, Semenzato 7; Davì 7,5, Proietti 7; Falzerano 7,5, Misuraca 5 (19’ st Fabbro 5), Laurenti 6 (14’ st Candido 6); Momentè 5 (1’ st Pietribiasi 6,5).

Guido Davì ha messo a segno il terzo gol stagionale (foto Claudia Casarotto)

A disp.: Costa, D’Ambrosio, Barison, Soprano, Stevanin, Cenetti, Gargiulio, Maistrello. All.: Sottili

Pro Piacenza (4-3-3): Fumagalli 8; Cardin 6,5, Sall 7, Bini 7, Calandra 6,5; Gomis 6, Carrus 6, Aspas 6,5 (14’ st Maietti 6); Rantier 7 (39’ st Piana sv), Speziale 7,5, Barba 6 (28’ pt Schiavini 6).
A disp.: Bertozzi, Alessandro, Cassani, Orlando, Spadi. All. Viali

ARBITRO: Mastrodonato di Molfetta
RETI: 13’ pt Speziale (P), 16’ st Speziale (P), 29’ st Davì (BV), 48’ st Speziale (P)
NOTE:
SPETTATORI: 1000
AMMONITI: Calandra, Cardin, Bizzotto, Fumagalli, Gomis, Pietribiasi, Semenzato, Speziale, Martinelli
ESPULSI: -
ANGOLI: 15-2
RECUPERO: pt 4’; st 5’

Bassano del Grappa. Soccer Team sull’ottovolante, seconda sconfitta consecutiva al Mercante a seguito stavolta di una prestazione arrembante. Sembra un ossimoro, non lo è. Nel secondo tempo quello giallorosso è stato un assedio continuo ma è necessaria una giocata da fantasista consumato di Davì per riaprire la partita siglando un gol che pareva non dovesse arrivare mai. Il Pro parte meglio ma alla lunga la partita la disputano solo i padroni di casa che però negli ultimi 20 metri sono inizialmente troppo morbidi. Questo al netto degli episodi. Se invece entriamo negli episodi c’è di tutto e tutto a sfavore dei sottiliani: un rigore sbagliato da Misuraca sullo 0 a 1, una traversa di Davì, due autogol rischiati - quello di Cardin più clamoroso di quello di Bini -, espulsioni mancate di Calandra (dopo il fallo da rigore) e una mano non sanzionata col giallo a Gomis, un fuorigioco dubbio fischiato a Pietribiasi da solo davanti a Fumagalli, un gol da piangere sbagliato da Fabbro. Ma il peggiore è il fuorigioco non rilevato a a Speziale in occasione del 2 a 0. Un fuorigioco di un metro che grida vendetta. Ci sono tutti gli alibi del mondo ma trovare alibi non è il nostro mestiere, rileviamo che quando il BV è passato in svantaggio non ha mai vinto una partita. Solo una coincidenza? Con il Pro probabilmente si. Chiudiamo con i migliori in campo, con il Pro Piacenza Falzerano e Davì per distacco.
Al termine del match Stefano Sottili smorza i toni ma un paio di parole gli sfuggono comunque: «Dispiace che il mix tra certe errate valutazioni e certi nostri errori abbiano vanificato quanto di buono hanno fatto i ragazzi in questa partita. Da domani ci rimboccheremo le maniche, dopo questa sconfitta sono ancora più convinto che siamo in salute e che possiamo raggiungere il secondo posto quindi nelle restanti quattro partite dovremmo incamerare più punti possibili. Noi siamo una squadra che sta bene, che deve spingere, correre, darsi da fare senza accontentarsi mai».

Quanto conta una buona partenza? Tantissimo, almeno fermandosi al confronto tra giallorossi e Pro Piacenza. Gli ospiti approcciano il match con il piglio della grande squadra: gran circolazione di palla, eccellente agonismo a partire dalle punte, difesa alta, quel pizzico d’imprevedibilità che serve e determinazione massima nel portare a compimento i compiti assegnati. E il Bassano? Non partono male i ragazzi di Sottili, un po’ troppo sulla difensiva si, ma non male. Nel mentre i piacentini attaccano, qualche bel contrattacco viene messo a referto. Il guaio è che al 13’ Speziale approfitta al massimo di una genialata di Rantier, giocatore che parte largo ma in realtà è libero di svariare e inventare. L’attaccante difende la palla con il corpo pressato da Martinelli e cadendo infila Rossi sul secondo palo. Gli oltre 1000 del Mercante si attendono una pronta reazione, reazione che c’è ma sembra sempre mancare quel pizzico in più di mordente che in prima linea ha solo Falzerano e in parte il debuttante Laurenti. A volte invece manca velocità, si effettua quel tocco in più che permette agli altri di posizionarsi e quindi difendere meglio. Non si tira quasi mai da fuori.

A senso unico. Il primo malato di atteggiamento mollaccioso resta negli spogliatoti, Momenté infatti lascia spazio all’indemoniato Pietribiasi. Il BV attacca in massa ma la forza d’urto efficace è oggi è solo quella di un incontenibile Falzerano. L’esterno laziale si beve Calandra che lo stende in area: rigore e giallo ad onor di regolamento, solo rigore e quindi mancata espulsione per l’arbitro. Dal dischetto si presenta Misuraca che fallisce il possibile 1 a 1. Semenzato, fermato da Fumagalli nel tentativo di tap in, suona la carica, non dando agli avversari nemmeno il tempo per esultare per il pericolo scampato e dando il là ad uno degli innumerevoli tentativi. L’assedio è continuo, è convinto ma il gol non vuole arrivare. Davì colpisce la traversa ma due minuti più tardi Speziale raddoppia. Il gol è viziato da un incredibile fuorigioco non ravvisato. Si ricomincia, sempre e solo il Bassano in avanti, a fine partita l’erba dell’area della porta est è consumata visto che si gioca quasi solo lì. Entrano Candido e Fabbro per Laurenti e Misuraca, giallorossi a due punte e certamente più offensivi, meglio sopratutto contro un avversario da zona playout. Davì trova un gol da incorniciare, il Pro trema, il Bassano attacca. L’arbitro squaderna una lista di errori/orrori, Fabbro fallisce da 30 cm, non bastano i mucchioni selvaggi in area piacentina, salvataggi con il corpo sulle conclusioni degli avanti bassanesi e ben 15 calci d’angolo. Al 93’ Speziale conclude in rete un contropiede uno contro tre. È finita.

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