Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
2 Sep 2025 19:02
2 Sep 2025 17:35
2 Sep 2025 13:57
2 Sep 2025 13:51
2 Sep 2025 13:51
2 Sep 2025 13:46
3 Sep 2025 09:22
3 Sep 2025 09:13
3 Sep 2025 08:50
3 Sep 2025 08:45
3 Sep 2025 08:28
3 Sep 2025 08:18
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 26-04-2016
Visto 3.797 volte
La convocazione in Tribunale è arrivata questa mattina a Bassano del Grappa con una lettera raccomandata dalla Città del Vaticano.
La comunicazione della magistratura della Santa Sede è riferita al cosiddetto processo “Vatileaks 2”: il procedimento giudiziario in corso al Tribunale Vaticano sulla fuga di notizie e di documenti riservati riguardanti le finanze vaticane.
Alla sbarra i presunti “corvi” mons. Lucio Angel Vallejo Balda, la “Pr” Francesca Immacolata Chaouqui e l'ex collaboratore di mons. Balda Nicola Maio, accusati di aver sottratto le carte della Commissione referente sulle finanze vaticane e di averle passate ai giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, a loro volta imputati quali autori di due libri basati sui documenti riservati: “Via Crucis” (di Gianluigi Nuzzi, editore Chiarelettere) e “Avarizia” (di Emiliano Fittipaldi, editore Feltrinelli).
Gianluigi Nuzzi e Marco Bernardi all'Incontro senza censura dello scorso 10 marzo a Bassano (foto da: Facebook/La Bassanese)
Oggi il processo è ripreso con la serie delle udienze dedicate all’ascolto dei testimoni chiamati a deporre in aula dall’accusa e dalle varie difese: dodici testi in tutto, tra cui il segretario di Stato vaticano cardinale Francesco Parolin, richiesto dall’imputata Chaouqui e l’ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli, richiesto da Nuzzi.
Tra i testimoni della difesa chiamati a deporre c’è anche il libraio bassanese Marco Bernardi, richiesto sempre da Gianluigi Nuzzi, che conosce il titolare della libreria “La Bassanese” per i suoi interventi alla rassegna Incontri senza censura a Bassano, l’ultimo dei quali lo scorso 10 marzo.
Il prossimo 7 maggio Bernardi - assieme ad altri testi tra cui appunto Paolo Mieli e la libraia di Asiago Paola Brazzale, la cui testimonianza è stata sempre chiesta dall’autore di “Via Crucis” - deporrà in audizione davanti ai giudici dello Stato Pontificio. I testimoni di Nuzzi dovranno dimostrare, con le loro dichiarazioni, che tra lui e l’altro giornalista imputato Emiliano Fittipaldi non c’erano mai stati contatti e che i due libri “Via Crucis” e “Avarizia” non facevano parte di un progetto condiviso tra i due autori, ma si trattava di due produzioni librarie indipendenti e in concorrenza tra loro.