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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Quo vadis, Sandonà?
Ha criticato la mostra di Jacopo e l'aumento degli stipendi alla Casa di Riposo. Il consigliere comunale di maggioranza nuota controcorrente. Verso dove?
Pubblicato il 14-08-2010
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Della serie: meglio tardi che mai.
Il consigliere comunale di maggioranza Giovanni Battista Sandonà, capogruppo Udc in consiglio comunale a Bassano, ha atteso due mesi dopo la chiusura dell'evento e scelto il periodo mediaticamente infelice di Ferragosto per affermare - e confermare - ciò che Bassanonet aveva già più volte detto e scritto nei mesi scorsi: la mostra su Jacopo Bassano, organizzata dal Comune per i 500 anni della nascita del grande artista, è stata una grande delusione.
E non per il contenuto della mostra in sé, ma per le pecche e i ritardi riscontrati nella sua organizzazione.

Giovanni Battista Sandonà (il secondo da sinistra) dopo il "patto elettorale" con l'allora candidato sindaco Stefano Cimatti
Certo che, a mostra ormai ampiamente conclusa e archiviata, parlarne oggi è un po' come sparare sulla Croce Rossa. Ma più che le critiche sui suoi risultati, ciò che colpisce è che a esternare affermazioni negative sul primo evento di “Jacopo 500” sia un consigliere della maggioranza che governa la città.
Per carità: la libertà di pensiero e di parola, per un consigliere comunale - sia esso di maggioranza o di opposizione - è un sacrosanto diritto.
Ma la “voce fuori dal coro” dell'esponente Udc, agli occhi dell'osservatore esterno, appare piuttosto come un piccolo ma non insignificante segnale di nervosismo all'interno della coalizione che sostiene il governo di Cimatti.
Qualcuno potrà obiettare: con tutti i problemi evidenziati dalla mostra, è logico che un esponente dell'Amministrazione possa esprimere le sue riserve per evitare che simili errori si ripetano in futuro.
Ma Giovanni Battista Sandonà è anche un esponente della 4° Commissione Consiliare ( Cultura, Attività Museali, Turismo e Spettacolo ) del Comune di Bassano. L'organizzazione di “Jacopo 500”, a suo tempo, è stata all'ordine del giorno dei lavori di commissione: possibile che degli errori e dei ritardi se ne sia accorto soltanto adesso?
Non si tratta, tuttavia, di un episodio isolato.
Le esternazioni del consigliere Udc seguono di qualche settimana un'intervista, da lui rilasciata a una Tv locale, nella quale Sandonà aveva espresso dure parole sull'aumento dei compensi del presidente e del Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo di Bassano, pienamente in linea con le critiche dei consiglieri di opposizione del gruppo Pdl che avevano sollevato la questione.
Solo parole di circostanza, o segni più profondi di inquietudine politica?
La domanda non nasce oggi, ma dall'ultima campagna elettorale per le regionali, nel corso della quale il capogruppo bassanese Udc giunse a rinnegare il sostegno al candidato governatore del suo partito, Antonio De Poli, dichiarando testualmente: “Voto Luca Zaia, è il nuovo”.
Che si tratti di problemi della città, o di questioni di schieramento politico, il consigliere comunale di maggioranza non disdegna, ogni tanto, di nuotare controcorrente.
Quo vadis, Sandonà?
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