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Alessandro TichAlessandro Tich
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Polo MUSEale

In vista del riavvio del cantiere del Polo Santa Chiara, la giunta comunale di Bassano identifica nel MUSE, il Museo delle Scienze di Trento, il partner principale per un rapporto di collaborazione integrato nella futura gestione della struttura

Pubblicato il 19-10-2016
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Tutto ha inizio il 5 settembre 2015.
Quella era infatti la data della famosa visita conoscitiva - organizzata dal Museo dell’Automobile Bonfanti-Vimar e aperta agli amministratori del Comune di Bassano del Grappa - al MUSE di Trento: il Museo delle Scienze che ha riscritto la storia dell’attrattività museale in campo scientifico in Italia e che dalla sua apertura del 29 luglio 2013 fino al giorno del “sopralluogo” bassanese aveva già staccato oltre 1 milione e 300mila biglietti d’ingresso.
Una visita non casuale: il Museo dell’Automobile - annunciato futuro inquilino del Polo Museale Santa Chiara a Bassano con la sua “Galleria del Motorismo, Mobilità ed Ingegno Veneto” - aveva inteso presentare ai decisori eletti di via Matteotti un modello di know-how gestionale, di allestimento espositivo, di business culturale e di indotto turistico ed economico per il territorio applicabile alla seconda realtà destinata a trovare casa in quello che sorgerà dall’attuale cantiere di viale delle Fosse: il Museo Naturalistico ovvero la nuova sezione naturalistica del Museo Civico.

Un rendering del progetto del Polo Museale Santa Chiara (fonte immagine: lageardarchitettura.it)

Con una grande apertura a possibili forme di sinergia operativa e di collaborazione fra il MUSE di Trento e il futuro complesso museale di Bassano, come esplicitamente fatto intendere nell’occasione dal direttore del Museo delle Scienze Michele Lanzinger.
Ma quello era anche il momento di massima opposizione, da parte dell’Amministrazione comunale di Bassano, all’ipotesi del proseguimento dei lavori di realizzazione del Polo Santa Chiara. L’opera già iniziata non rientrava nei programmi di giunta e maggioranza, favorevoli invece al dirottamento del contributo residuo di 7,5 milioni di Fondazione Cariverona, finalizzato al completamento del primo stralcio del Polo Museale, a una destinazione alternativa: il nuovo Teatro Civico, da acquisire dalla parrocchia di Santa Maria in Colle (in primis) o dalla proprietà dell’Astra (in secundis) per ristrutturarlo, oppure da costruire ex novo.
È quanto aveva dichiarato il sindaco Riccardo Poletto, dopo un tourbillon di voci sulla stampa locale, nell’altrettanto famosa seduta congiunta delle commissioni consiliari Bilancio, Territorio e Cultura del 2 novembre 2015: “Questa Amministrazione intende spostare quei soldi su una struttura teatrale.”
Il 5 settembre dello scorso anno non lo si sapeva ancora ufficialmente, ma qualcosa si era intuito. A chi vi scrive aveva infatti particolarmente colpito il distacco con cui lo stesso sindaco di Bassano, tra i componenti della delegazione in visita al MUSE, aveva partecipato alla trasferta. Limitandosi a complimentarsi con la direzione del Museo trentino per i risultati acquisiti senza sbottonarsi minimamente circa il futuro del Polo Museale, anche nell’ottica delle possibili sinergie con Trento.
Quello che è seguito da allora ai mesi successivi è storia ben nota, che si può ripercorrere dai numerosi articoli su Bassanonet dedicati all’argomento cliccando il tag “polo museale santa chiara” nell’indice del nostro portale.
La notizia di oggi è che l’Amministrazione comunale di Bassano, in vista del riavvio dei cantieri del Polo Museale, ha identificato il MUSE di Trento quale partner principale per un rapporto di collaborazione integrato, sotto forma di convenzione, per un progetto complessivo “in termini di efficienza, funzionalità, valore e contenuti culturali, attrattività, partnership” riguardante la futura gestione del Santa Chiara e anche “per stringere un’alleanza attraverso lo scambio integrato e l’interazione di competenze in campo culturale, didattico, promozionale, turistico, amministrativo”.
Ne dà notizia un comunicato stampa trasmesso oggi in redazione dal Comune di Bassano, che pubblichiamo di seguito:

COMUNICATO

Polo Museale Culturale Santa Chiara
La giunta comunale identifica nel MUSE, il Museo delle Scienze di Trento
il partner principale per un rapporto di collaborazione integrato


Il Polo Museale Culturale Santa Chiara riprende il via dopo una battuta d’arresto forzata e lo fa, a pochi giorni di distanza dalla firma del contratto tra Il Comune di Bassano e il raggruppamento temporaneo costituito tra le ditte Nico Vardanega Costruzioni srl e Fabbian Impianti srl, con una delibera di giunta che indica nel MUSE, il Museo delle Scienze di Trento, il partner principale per un rapporto di collaborazione integrato.
“Il Polo Museale Culturale di S. Chiara rappresenta un’opera strategica e complessa per la Città di Bassano del Grappa ed è opportuno attivare tutte le possibili iniziative per ottimizzare il progetto complessivo in termini di efficienza, funzionalità, valore e contenuti culturali, attrattività, partnership - evidenzia il sindaco Riccardo Poletto -. In particolare, proprio in occasione del riavvio del cantiere per i lavori relativi al primo stralcio funzionale, relativo al museo naturalistico, è indispensabile avviare l’elaborazione di un piano che, partendo dall’analisi della situazione esistente, possa approfondire alcuni aspetti specifici.”
Tra questi, l’individuazione dei temi scientifici rilevanti coerentemente con le collezioni da valorizzare, l’ipotesi di percorso espositivo per la piena valorizzazione del patrimonio presente, l’analisi degli spazi previsti e l’organizzazione degli stessi in termini di efficienza, funzionalità e fruibilità, la proposta relativa alla modalità di gestione del Museo (anche in termini di partenariato pubblico-privato) alternativa alla gestione comunale diretta, l’indagine e la previsione qualitativa e quantitativa sui potenziali flussi di visitatori che il museo naturalistico di Bassano potrà attrarre, anche in sinergia con analoghe strutture espositive presenti in Veneto e Trentino Alto Adige.
Su tutto, poi, la definizione di un piano attuativo che contempli anche le dotazioni operative perseguendo elevati livelli di efficienza in linea con standard internazionali e descriva i costi/ricavi di gestione sostenibile su base annua.
“Negli ultimi mesi è maturato un proficuo confronto informale con il MUSE - sottolinea il sindaco Riccardo Poletto - che ha evidenziato straordinarie e positive prospettive sia per quanto riguarda le attività che per la definizione di una solida partnership che, partendo dai rispettivi bacini culturali in gestione, possa definire dei piani strategici condivisi di valorizzazione del proprio patrimonio culturale naturalistico per generare anche dei flussi turistici culturali tra le due realtà.”
La partnership potrebbe comprendere: l’ideazione e la calendarizzazione di attività espositive, didattiche e divulgative per la valorizzazione dei rispettivi patrimoni; attività di prestito reciproco relativamente ai beni delle rispettive collezioni museali in relazione alla realizzazione di specifici eventi; l’ideazione e la concretizzazione di attività di comunicazione e promozionali, sinergiche tra i due musei, per elevare l’attrattività dei rispettivi siti; la condivisione e l’implementazione di azioni di marketing territoriale per elevare l’attrattività delle rispettive aree di riferimento;
Il MUSE rappresenta uno dei più importanti musei scientifici a livello nazionale e, con una media di circa 500.000 presenze annue, anche nel 2015 si è confermato uno dei principali poli attrattivi del turismo culturale italiano piazzandosi all’undicesimo posto nel censimento dei primi cento musei in Italia stilata dal Giornale dell’Arte.
E’ dunque una convenzione tra le due realtà la strada identificata dalla giunta comunale per stringere un’alleanza attraverso lo scambio integrato e l’interazione di competenze in campo culturale, didattico, promozionale, turistico, amministrativo.
Nelle prossime settimane la struttura organizzativa del Comune lavorerà per raggiungere questo importante obiettivo.

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