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Valsugana. Lanzarin: “Ci sorprende il prolungamento sino a Castelfranco”
La parlamentare e sindaco di Rosà: “Massima attenzione sull'impatto del progetto sul territorio e necessità di mantenere le nostre strade libere da pedaggi”
Pubblicato il 14-09-2011
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La questione è iniziata in sordina, ma ora che i nodi stanno arrivando al pettine è un turbinio di dichiarazioni.
Dopo una lunga attesa e dopo i primi cedimenti del silenziatore - non ancora totalmente disattivato - che la Regione Veneto aveva posto sull'iter di approvazione del progetto della variante di completamento della Superstrada Valsugana, la politica locale si trova ora di fronte ad una bella gatta da pelare, soprattutto per le questioni legate alla futura viabilità locale a servizio di un territorio, come il nostro, che sarà attraversato da ben due Superstrade a pedaggio.
E ora che l'assessore regionale alla mobilità Renato Chisso ha presentato a pezzettini ad alcuni sindaci del Bassanese l'ipotesi di progetto in sinistra Brenta nel tratto vicentino della nuova variante della Valsugana, crescono i “distinguo” e le prese di posizione.
L'on. Lanzarin: "Le soluzioni vanno trovate insieme per dare risposte ai cittadini e alle imprese"
La nuova arteria, realizzata in project financing, è prevista a pagamento e se da una parte risolverà la problematica dell’annosa strozzatura di Valstagna-Carpanè, dall’altra apre nuovi scenari con la strada che da Bassano proseguirà in un nuovo tracciato fino a Castelfranco Veneto.
Sulla questione interviene oggi l’on. Manuela Lanzarin, nella veste di rappresentate in Parlamento del territorio e componente della VIII Commissione della Camera Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici ed Infrastrutture che ha seguito l’iter dell’inserimento della stessa arteria nella Legge Obiettivo dell’ottobre 2010.
“In questi giorni - dichiara la deputata leghista e sindaco di Rosà - ho potuto sentire molti sindaci per capire che tipo d’impatto ha avuto il progetto che l’assessore Chisso ha presentato. Se da una parte si va a risolvere un problema che da trent’anni assilla la nostra viabilità a media e lunga percorrenza tra Bassano e Pian dei Zocchi, dall’altra ci sorprende invece il prolungamento sino a Castelfranco.”
“Qui è necessario - continua l'onorevole - porre la massima attenzione su quale impatto avrà questo progetto sul territorio e, vista la necessità di rendere l’arteria a pagamento dettata dalla realizzazione con finanza di progetto, sulla necessità di mantenere le nostre strade libere da pedaggi. Prematuro fare altre considerazioni.”
“Siamo ora in attesa di visionare il progetto nel suo insieme - prosegue la parlamentare - per meglio capire di come questo si inserisce nel sistema viario regionale, nei grandi flussi che collegano nord e sud compresa la Valdastico ma anche rispetto alla Superstrada Pedemontana Veneta.”
“Assieme al sindaco di Bassano Stefano Cimatti - aggiunge -, ho convocato per lunedì un incontro con i sindaci del Bassanese per confrontarci ed affrontare nel miglior modo questa tematica che pare cambiare gli attuali scenari e che non devono in nessun modo penalizzare le nostre zone.”
“Quindi - conclude Lanzarin - ben venga l’iniziativa dei Consiglieri regionali del territorio che hanno chiesto alla Commissione regionale un confronto con tutti i sindaci interessati prima che ogni decisione in merito sia presa. Le soluzioni vanno trovate insieme e nella massima tranquillità per dare risposte tanto ai cittadini quanto alle imprese ed attività economiche che hanno esigenze di confrontarsi in un mercato dove la qualità dei servizi nel sistema viario recita una parte importante.”
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