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Raccontò in Aula lo stupro, consigliera fa il nome al giudice
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Strappo alla regola
Memorie di tempi vicini eppure fortunatamente lontani. Ilaria Brunelli ricorda oggi su Fb il suo gesto di protesta di tre anni fa in consiglio comunale: dopo avere esibito il green pass temporaneo cartaceo lo aveva immediatamente stracciato
Pubblicato il 05-11-2024
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Caspita, sono già tre anni fa.
Oppure, a seconda dei punti di vista, sono “appena” tre anni fa, visto che da quel tristissimo periodo della nostra cosiddetta convivenza civile sembra, fortunatamente, passata una vita.
Sono trascorsi tre anni dal momento in cui ho assistito di persona all’applicazione in senso letterale del modo di dire “strappo alla regola”.
Foto da Facebook / Ilaria Brunelli
Era il 4 novembre 2021, in pieno caos sociale ed economico da pandemia dopo l’annus horribilis 2020.
E quella sera si era tenuto a Bassano il consiglio comunale, con l’obbligo di mascherine, con controllo preventivo dei green pass da parte degli agenti della Polizia Locale e degli uscieri del Comune, con l’ingresso vietato al pubblico fatta eccezione per i giornalisti, ma comunque in presenza.
A quella seduta dei lavori consiliari c’era anche la consigliera di maggioranza Ilaria Brunelli, allora capogruppo di #PavanSindaco, che due mesi prima era già finita all’attenzione delle cronache anche nazionali per un suo celeberrimo post sui social di antagonismo alla vaccinazione contro il virus SARS-CoV-2 (“Preferisco morire di Covid che piegarmi al vostro ricatto”).
Arrivata in leggero ritardo in sala consiliare, la Brunelli si era appena accomodata al suo seggio quando un usciere del Comune le ha chiesto di esibire il green pass.
Cosa che la consigliera ha fatto: si trattava di un green pass cartaceo e temporaneo, scaricabile dopo aver effettuato un tampone con esito negativo, che le serviva, come mi avrebbe spiegato successivamente la diretta interessata, “esclusivamente per l’ingresso in consiglio comunale”.
Un secondo dopo la verifica compiuta dall’addetto comunale, la consigliera ha stracciato platealmente il foglio.
E il rumore dello “strappo alla regola” è giunto fino alle mie orecchie, con conseguente report nel mio articolo di resoconto di quel consiglio pandemico, poi ripreso e amplificato da alcuni portali di informazione nazionali come fanpage.it.
Il “terzo anniversario” di quel gesto di ribellione, che io oserei dire antitetico alla pubblicità anni 80 della Candeggina Ace (“Smacchia a fondo senza strappp”), è stato ricordato in queste ore dalla stessa Ilaria Brunelli sul suo profilo Facebook, citando anche Bassanonet.
“Tre anni da quello strappo scandaloso - scrive l’ex consigliera comunale nel post -. Perché il Greenpass era sacro, guai a profanarlo. Sono felice di non aver mai accettato quello strumento di violenza sui cittadini.”
Di seguito, la Brunelli condivide il “ricordo” del suo post originario del 5 novembre 2021, e quindi esattamente di tre anni fa, con il link all’articolo di Bassanonet su quel consiglio comunale e con la foto della carta stracciata sul banco consiliare, commentando:
“Eccolo lì, in 4 pezzi, il mio #greepass strappato. Esattamente un secondo dopo essermi seduta al mio posto ho distrutto il documento. L’ho subìto solo per continuare a rappresentare i cittadini come consigliera comunale.”
A tre anni di distanza, Ilaria Brunelli si è sentita dunque in dovere - contenta lei - di riesumare quell’episodio di protesta in sede istituzionale e, con esso, anche il clima di inconciliabile contrapposizione, iniettato dalle regole imposte per l’emergenza sanitaria, che a quel tempo ha letteralmente sconvolto le relazioni sociali.
L’ho riesumato anch’io, visto che lo riporto in questo articolo, ma solo perché mi sento lontano tre anni luce da quei tristi momenti e ritengo che guardare al passato, in questo caso, ci annebbi la vista verso il futuro.
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