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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Palo Alto
“Caos antenne: amministrazione distante dai cittadini”. Dopo la comparsa della stazione radiobase di quartiere Merlo e dopo l’animato incontro pubblico di ieri sera sul Piano antenne, il PD cittadino interviene a gamba tesa sull’amministrazione Pavan
Pubblicato il 16-12-2023
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Palo Alto.
Non sto scrivendo della famosa città nella Silicon Valley della California, il cui nome deriva da El Palo Alto, un imponente e millenario albero di sequoia che si staglia sulla riva del torrente San Francisquito Creek (fonte: Santa Wikipedia).
Il Palo Alto de noialtri è quello della nuova stazione radiobase della Wind Tre in fase di costruzione davanti alle case di strada del Brolo in quartiere Merlo in città. Un perticone che si eleva a 34 metri dal suolo. La mancanza di profondità di campo delle fotografie scattate col telefonino - come quella che vedete qui sotto - non rende il reale impatto visivo di questo gigante piantato a ridosso della rotatoria di viale del Gasperi all’incrocio con viale Aldo Moro e via Rosmini.

La nuova antenna Wind Tre di strada del Brolo in quartiere Merlo (foto Alessandro Tich)
Come leggeremo di seguito, gli strascichi della battaglia dei residenti di strada del Brolo e di quartiere Merlo contro questo ennesimo e mastodontico totem della telefonia mobile non sono ancora conclusi.
Ma al di là di questo importante caso specifico, la “questione antenne” a Bassano del Grappa si sta allargando a macchia d’olio.
Delle due (e non più una) nuove stazioni radiobase di San Lazzaro si sono già occupati i media locali. In quartiere San Vito, lo scorso 6 dicembre il presidente del consiglio di quartiere Stefano Monegato ha convocato la stampa in via Cogo per segnalare “l’apparizione” di un’altra antenna di 30 metri di altezza a pochi metri dalle abitazioni e dall’area sgambamento cani.
Sono tutte conseguenze del Piano delle antenne approvato nel 2022 dal consiglio comunale. Fino a qualche mese fa la nuova pianificazione comunale in materia di collocazione di stazioni radiobase era rimasta nel limbo: ora però che si è passati dalle parole ai fatti, con la comparsa concreta dei cantieri di installazione delle antenne, si moltiplicano le manifestazioni di dissenso e di protesta.
Il clou è stato raggiunto ieri sera, in occasione dell’affollato e soprattutto animato incontro pubblico convocato dall’amministrazione comunale in sala Chilesotti per la presentazione e spiegazione alla cittadinanza del Piano antenne con l’intervento dei tecnici: Franco Andolfato dell’Arpav, l’ing. Danilo Tempia dell’Ulss 7 Pedemontana e l’arch. Marco Turati, progettista del regolamento del Comune per le stazioni radiobase.
Dalla tesissima assemblea si sono levate diverse voci di contestazione, in particolare per l’installazione dell’antenna di quartiere Merlo ma anche per le risposte date dai tecnici circa i controlli che vengono svolti sulle antenne e i rischi per la salute conseguenti all’esposizione alle emissioni elettromagnetiche degli impianti di radiocollegamento per la telefonia mobile.
All’incontro era presente in sindaco Elena Pavan assieme all’assessore Mariano Scotton, ma non è mancato anche il consigliere di opposizione e segretario politico del Partito Democratico di Bassano del Grappa Luigi Tasca, che tramite un comunicato stampa trasmesso oggi in redazione dal Circolo cittadino del PD, che pubblichiamo di seguito, accusa l’amministrazione di centrodestra di aver generato un caos che la pone ancora una volta “distante dai cittadini”.
Ma anche di aver scaricato sui quartieri “la responsabilità della mancata comunicazione” e di avere abbandonato “i dipendenti comunali ed i tecnici sul palco di Sala Chilesotti a prendere gli improperi dei bassanesi”.
Come dal testo che segue.
COMUNICATO
Caos antenne: amministrazione distante dai cittadini.
Ieri sera si è tenuta in Sala Chilesotti un incontro pubblico con relatori tecnici comunali, Arpav e Ulss riguardante i pericoli derivanti dall'installazione di nuove antenne di radiofonia mobile in prossimità delle case di molti cittadini bassanesi.
Nello stesso pomeriggio di ieri è arrivato il parere della “Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio” a cui alcuni cittadini si erano rivolti dopo l’installazione di un'antenna in via Brolo in quartiere Merlo, citiamo:
“Si invita caldamente codesto spettabile Comune a valutare una diversa collocazione dell’antenna in area più opportuna allontanandola per quanto possibile dal bene tutelato e a prevedere forme di mitigazione o qualificazione della struttura stessa quale.”
“Un’antenna di 34 metri non la si può mascherare, non è un bastoncino. Questo vuol dire che se si vuole rispettare la Soprintendenza quella torre va spostata, e spostata possibilmente lontana dalle case dei bassanesi - interviene Luigi Tasca, Segretario e consigliere comunale del Partito Democratico, che prosegue - Tutto questo senza considerare che i cittadini sono arrabbiati perché sulla questione antenne sono stati informati solo a cose fatte. Si sentono, giustamente, presi in giro dalla sindaca Pavan e da tutta la sua amministrazione.”
L’amministrazione di centrodestra ieri sera ha subito l'ennesimo colpo alla sua credibilità: non si possono coinvolgere i cittadini dopo avergli piazzato un’antenna di 34 metri sotto al naso, non si possono scaricare sui quartieri le responsabilità della mancata comunicazione, non si possono abbandonare i dipendenti comunali ed i tecnici sul palco di Sala Chilesotti a prendere gli improperi dei bassanesi (assessore Viero non pervenuto ieri sera).
“Ci chiediamo innanzitutto se la sindaca Pavan abbia fatto di tutto per preservare la salute dei cittadini, che è uno dei suoi principali doveri, soprattutto in relazione alle risposte date sull’impatto delle antenne dai tecnici: neanche loro hanno dati certi sulla pericolosità e sugli effetti di un'esposizione prolungata. Tutti utilizziamo cellulari e connessioni internet, ma la cittadinanza andava coinvolta prima e bisognava fare un’informazione capillare tra i bassanesi. Serviva uno sforzo di trasparenza e condivisione, due termini che questa amministrazione non conosce.” conclude Tasca.
Partito Democratico
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