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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Messe e CR7
Messe. Contemporary Art Experience. Dal 25 marzo al 12 aprile nella chiesa di San Giovanni in piazza Libertà la mostra collettiva di arte contemporanea che lancia ufficialmente l’attività dell’associazione Dif.fusione88
Pubblicato il 17-03-2023
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Messe e CR7. Caspita: un attacco stellare.
Messe è il titolo della mostra collettiva di arte contemporanea che dal 25 marzo al 12 aprile prossimi sarà allestita nella chiesa di San Giovanni in piazza Libertà a Bassano.
CR7 (Contemporanei Rivoluzionari 7) è invece la sigla con cui voglio presentare idealmente il gruppo di visionari che ha concretizzato il progetto.
I Magnifici Sette di Dif.fusione88 (foto Alessandro Tich)
Sono i sette soci fondatori dell’associazione Dif.fusione88.
Già, proprio di quella di cui mi sono occupato in anteprima nel luglio dell’anno scorso col mio articolo “La Magna Carta”, quello riguardante la tovaglietta di carta su cui, in contesto conviviale, era stato scritto a penna il primo e allora ancora ufficioso atto costitutivo del neonato sodalizio.
Era il primo vagito dell’associazione che si pone come unico obiettivo quello di promuovere in città le varie forme espressive contemporanee.
La conferenza stampa di presentazione di Messe (sottotitolo: Contemporary Art Experience), primo evento espositivo organizzato da Dif.fusione88, viene convocata nello stesso luogo dove venne vergata la sacra tovaglietta: la cantina nell’interrato del pubblico esercizio Bossa Buffona in via Gamba.
Presenti in toto i Magnifici Sette della situazione. E cioè il presidente dell’associazione Romano Zanon, i due vicepresidenti Francesca De Marchi e Matteo Bizzotto Montieni, il tesoriere Ruggero Bizzotto e il “nucleo creativo” dei tre probiviri Claudio Brunello, Pietro Gasparotto e Mauro Spigarolo.
“Dif.fusione88 è nata in maniera spontanea, un’associazione culturale nata proprio qui casualmente - esordisce il presidente Romano Zanon -. Siamo sette personalità completamente diverse, in comune c’è un notevole rispetto reciproco. Ci prendiamo tanto in giro, c’è tanta ironia tra di noi.”
“Riprendo il sottotitolo della mostra, Contemporary Art Experience - afferma Mauro Spigarolo -, per dire che Messe non vuole essere semplice intrattenimento in caccia di like, ma vuole essere un’esperienza, per noi e per il pubblico.” “La mostra vuole essere uno scuotimento, una ferita - aggiunge il probiviro -. Senza ferita non esiste arte.”
Poi l’intervento di Spigarolo si fa ecumenico: “Questa mostra è un battesimo, un’epifania. Ci rivolgiamo a una comunità che oggi ha bisogno di essere comunità, perché se non c’è comunità l’arte non si rigenera.”
Ma andiamo intanto, egregi lettori, a presentare la mostra.
Perché, innanzitutto, il titolo Messe, che in cartellina stampa viene addirittura presentato con la scrittura fonetica / mès-se /? Ce lo spiega un comunicato diffuso per l’occasione.
“Messe come mietitura e raccolta del grano, la prima grande rivoluzione umana. Ma anche mostra, esposizione, in tedesco. Un’etimologia latina - antica - e un significato più moderno che rimanda comunque a una presentazione.”, scrive la nota.
“L’arte non teme la mietitura, è ben più prolifica di qualunque raccolta, di qualunque falce; deborda e si rigenera di continuo - prosegue il testo -. Non si recide mai nulla, l’opera si stacca non appena compiuta per restare unita alla comunità nomade delle esposizioni che la vedranno comparire. È seme di sguardi e di pensieri.”
Che dire? Come parole scritte per spiegare il senso del titolo, sono Messe bene.
Nella chiesa di San Giovanni, messa (e non messe, in questo caso) gentilmente a disposizione dall’arciprete abate Don Andrea Guglielmi, per una mostra che si avvale del patrocinio del Comune di Bassano del Grappa - Assessorato alla Cultura, esporranno 13 artisti contemporanei del territorio.
Ecco i loro nomi, in ordine alfabetico: Greta Bisandola, Vania Broccoli, Maddalena Brunello, Saturno Buttò, Marchio Chiurato / Lumino, Fabio Guerra, Simone Lucietti, Daniele Marcon, Enrico Minato, Filippo Robboni, Joseph Rossi, Emanuele Sartori e Arianna Tassotti.
Non mi soffermo in questo articolo su ciò che presenteranno, mi riservo di farlo nel pezzo che dedicherò alla mostra dopo averla vista. Come spiega Claudio Brunello, saranno i protagonisti “di un percorso circolare che accontenta più “sentire”, proponendo un contenuto alternativo in uno stile architettonico del passato”. Si passerà dal figurativo, quello apparentemente più comprensibile di primo acchito al pubblico, a forme espressive che arrivano fino all’astratto concettuale. “L’arte contemporanea è complessa all’apparenza - spiega Brunello -. Ma è come l’amante, che cerchi per “andare oltre”, e con l’arte contemporanea puoi raggiungere anche l’orgasmo.”
Lo sapevo io, che in questa conferenza stampa non mi sarei annoiato.
Ufficialmente tesoriere dell’associazione, Ruggero Bizzotto sorprende gli astanti con un intervento da navigato critico d’arte.
“Messe è un approccio multiplo - dichiara -. Ci sono multipli artisti, multiple opere con molti approcci possibili.” “Il luogo stesso è multiplo, sacro e profano - continua Bizzotto senior -, con multipli contenuti e multiple domande che fanno immaginare multipli mondi.”
Terminando in crescendo, in questo festival del multiplo, con la seguente, arcana ma affascinante, dichiarazione: “Messe vuole essere classico ma anche quantico.”
La vicepres number one Francesca De Marchi parte invece dal soprannome della chiesa di San Giovanni come “chiesa della bugia”, per la sua ingannevole prospettiva, rimarcando che la mostra “andrà ad aggiungere un elemento di sorpresa, introducendo l’arte contemporanea in una chiesa ottocentesca, anche se con una storia ancora più antica, per un pensiero stabile e nomade.”
Il vicepres number two Matteo Bizzotto Montieni esprime invece il ringraziamento dell’associazione all’arciprete abate, “persona aperta e amante dell’arte contemporanea, pronta a recepire le provocazioni e ad aprirsi su certe tematiche”, e all’amministrazione di Bassano del Grappa per il patrocinio concesso.
L’inaugurazione di Messe nella chiesa di San Giovanni è programmata per sabato 25 marzo, alle ore 18. Sono previsti gli interventi dei membri dell’associazione e i saluti dell’amministrazione comunale e dell’abate Don Andrea Guglielmi.
Non so se i CR7 arriveranno all’appuntamento singolarmente oppure in gruppo.
Nel secondo caso, ispirandosi alla chiave di lettura offerta da Ruggero Bizzotto, potrebbero comodamente servirsi di una Fiat Multipla.
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