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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Così Fiab

Rete associazioni, Area Urbana Pedemontana e IPA: Masolo versus Pavan. I casi delle due lettere del sindaco “non ricevute” e invece inviate e della “cacciata” di Fiab tavolo di lavoro IPA sulla mobilità. Pavan: “Da Masolo accuse strumentali e sleali”

Pubblicato il 31-01-2023
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Dunque, dove eravamo rimasti?
Ah, sì: allo scorso 3 gennaio, quando senza neanche avere il tempo di digerire lo spumante di Capodanno si era ufficialmente presentata la Bassano a neonata Rete Associazioni Pedemontana Vicentina.
Scopo del neo costituito raggruppamento di associazioni del Bassanese e dell’Alto Vicentino: partecipare ai tavoli di lavoro dell’Area Urbana Pedemontana e delle due IPA Pedemontana del Brenta e Alto Vicentino per portare il proprio contributo di idee e di proposte alle progettualità di tali organismi sovracomunali.

Renzo Masolo ed Elena Pavan, prove tecniche di non-comunicazione

E questo perché la Commissione Europea chiede agli enti locali che nei processi di progettazione territoriale venga attuato il metodo dello “sviluppo locale di tipo partecipativo” e che oltre agli enti locali stessi vengano convocati ed ascoltati tutti i “portatori di conoscenza” sulle tematiche affrontate - come mobilità, sviluppo sostenibile, eccetera -, necessari per raccogliere idee progettuali davvero sostenibili e lungimiranti.
Concetti che sono stati espressi in una lettera inviata sempre il 3 gennaio dalla Rete Associazioni Pedemontana Vicentina al sindaco di Bassano del Grappa Elena Pavan - nella sua doppia veste di sindaco del Comune capofila dell’Area Urbana Pedemontana e di presidente dell’IPA Pedemontana del Brenta - e al sindaco di Schio Valter Orsi, presidente dell’IPA Alto Vicentino.
Ebbene: come dice il saggio, il postino suona sempre due volte. Ma questa volta il postino, secondo la denuncia della Rete, non ha suonato per niente. La lettera con la richiesta di un incontro per sondare la fattibilità della collaborazione è stata inviata “senza mai ottenere risposta da Bassano”. Diversamente da Schio, dove il sindaco Orsi ha fissato un appuntamento con le associazioni per questa settimana.
Da qui una nuova lettera, questa volta a firma di Renzo Masolo, presidente Fiab Bassano.
una delle associazioni che compongono la Rete, indirizzata ancora al sindaco Pavan e per conoscenza alla giunta comunale e ai consiglieri comunali bassanesi.
Nel ripercorrere gli antefatti della nascita della Rete delle associazioni e i princìpi che dovrebbero regolare la “progettazione partecipata” sul territorio, Masolo lamenta xxx
“Non ci risulta che lei - scrive il presidente Fiab al sindaco Pavan - in veste di coordinatrice dell’Area Urbana Pedemontana e come presidente dell’IPA Pedemontana del Brenta, abbia avviato il percorso progettuale e le attività dei tavoli di lavoro seguendo il metodo fortemente consigliato dalla Commissione Europea, cioè quello di ascoltare non solo le categoria economiche, ma anche tutte le parti sociali.”
“Le associazioni - continua la nuova lettera - le hanno mandato una richiesta di incontro il 3 gennaio 2023 (sottoscritta da 18 associazioni) e un sollecito il giorno 16 gennaio 2023 (sottoscritto da 30 associazioni). Nel frattempo le Associazioni sono state contattate dalla Regione e hanno inoltre ottenuto un appuntamento, fissato per la prossima settimana, con sindaco di Schio Valter Orsi.” “Non avevano chiesto molto - prosegue il testo -, solo un iniziale incontro informativo, per poter capire meglio come l’Area Urbana Pedemontana e le due IPA intendessero procedere e come le Associazioni potessero dare il loro prezioso contributo. La disponibilità delle associazioni alla collaborazione e al dialogo rimane immutata.”

Ma c’è di più. Masolo esprime alla sindaca “la delusione del direttivo e di tutti i soci e le socie dell’associazione che rappresenta, Fiab Bassano, per essere stati escusi dal tavolo di lavoro dell’IPA Pedemontana del Brenta su Mobilità e Viabilità”.
Il “fattaccio” è accaduto lo scorso 10 gennaio al municipio di Rosà.
“Il 14 dicembre 2022 - scrive infatti il presidente Fiab ad Elena Pavan - eravamo stati convocati al tavolo di lavoro come esperti e abbiamo potuto seguire la presentazione di questo utile rilancio della nostra IPA, ma durante la seconda riunione che si è tenuta il 10 gennaio 2023 presso il municipio di Rosà ci è stato chiesto di allontanarci dall’aula perché non aventi diritto a portare le nostre idee e proposte in quanto non membri dell’IPA.”
“In quell’occasione - aggiunge - avevamo preparato un documento con alcune proposte che potrebbero essere accolte sia in ambito IPA sia in ambito di Area Urbana Pedemontana. Il nostro rammarico deriva non tanto per l’umiliazione subita per essere stati allontanati da un tavolo al quale pensavamo di far parte come “soggetto competente”, ma per non aver avuto la possibilità di illustrare e spiegare in modo chiaro e approfondito il frutto del nostro lavoro.”
Masolo ha allegato pertanto alla lettera il documento in questione “con la speranza che Lei, la sua Giunta e tutto il Consiglio Comunale possiate leggerlo con attenzione”.
“Le ricordo - specifica - che il documento in questione le era stato consegnato durante la riunione del 10 gennaio 2023, ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro.”
“Confermiamo - conclude la lettera-bis ad Elena Pavan - la nostra massima disponibilità a discutere il documento con tutti gli amministratori e amministratrici bassanesi interessati ad approfondire un tema quanto mai prioritario anche alla luce di politiche innovative avviate da altre amministrazioni che seguono le indicazioni del Piano Generale della Mobilità Ciclistica approvato da poco dal governo Meloni.”

Ma ecco che, nella giornata di ieri, è arrivata la replica di Elena Pavan.
Con tanto di allegati: due lettere, protocollate rispettivamente il 24 gennaio e il 30 gennaio, di risposta alle richieste della Rete delle associazioni riguardo all’Area Urbana Pedemontana e all’IPA Pedemontana del Brenta.
Oggetto di entrambe le lettere: “Riscontro a Vs. comunicazione del 03/01/2023”.
In merito all’Area Urbana il sindaco scrive a Masolo, in qualità di referente della Rete di associazioni, che “la Vostra istanza di partecipazione al percorso di progettazione della Strategia integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile dell’Area Urbana Pedemontana è stata inoltrata alla società ALDA che supporta l’A.U. Pedemontana e coordina il percorso prodromico all’elaborazione della strategia.”
Circa invece l’IPA Pedemontana del Brenta la Pavan scrive a Masolo che “con riferimento alla richiesta delle associazioni, si propone una data d’incontro con il Presidente dell’IPA e una rappresentanza dei suoi componenti per ascoltare le proposte e discuterle”.
Dunque, diversamente da quanto lamentato dal presidente Fiab, le risposte del sindaco di Bassano ci sono. Anche se va comunque puntata una lente sulle date protocollate.
Risposta Pavan Area Urbana Pedemontana: 24 gennaio. Risposta Pavan IPA: 30 gennaio.
L’intervento di Masolo, con la nuova lettera alla Pavan trasmessa anche alla stampa, è del 28 gennaio. Anche se dal Comune specificano che la risposta del sindaco sull’IPA “era in fase di protocollazione già nei giorni scorsi (prima dell’intervento di Masolo)”.
Comunque sia, è quanto basta al sindaco di Bassano per tacciare Masolo di “accuse strumentali e sleali”.
“Due lettere inviate per spiegare quale sarà il processo di coinvolgimento dell’associazione non sono bastate a evitare un attacco gratuito e sleale - dichiara Elena Pavan in un comunicato stampa -. Evidentemente a Renzo Masolo non interessa dare un contributo, ma solo strumentalizzare per fare polemica.”
“Queste lettere, che ho sottoscritto personalmente dopo averle condivise con tutti i sindaci - incalza il sindaco Pavan - dimostrano la nostra totale apertura al confronto con tutte le associazioni e al loro coinvolgimento nelle decisioni. Parliamo tuttavia di progettualità complesse che seguono regole precise e richiedono ordine nella gestione delle varie fasi di sviluppo, compresa quella di ascolto e partecipazione delle parti sociali. E richiedono uno spirito costruttivo, da parte dei nostri interlocutori, che da parte di Masolo, politicamente prevenuto, viene a mancare per fare spazio alla strumentalizzazione e alla polemica, con l’obiettivo di mettere in cattiva luce l’amministrazione.”
“Invito il presidente Fiab - conclude il primo cittadino - a mettere da parte i pregiudizi politici e le inutili polemiche politiche per concentrarsi, quando verrà chiamato in causa, nel contributo che con la sua associazione vorrà offrire per questi importanti progetti di sviluppo che stiamo guidando come ente capofila.”
Fino a qui, egregi lettori, le prove tecniche di non-comunicazione tra Masolo e Pavan.
E così Fiab.

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