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Attualità

A.RI.A. di tempesta

San Lazzaro: duro attacco di A.RI.A. bassanese nei confronti del sindaco Elena Pavan. “L’amministrazione bassanese ha trattato la questione in modo sibillino fin da principio. Ora basta, siamo stanchi di questa opacità politica”

Pubblicato il 12-01-2023
Visto 7.687 volte

Messaggi Elettorali

Elena Pavan

Di comunicati stampa dell’associazione A.RI.A. bassanese sulla questione San Lazzaro ne abbiamo già ricevuti e pubblicati diversi.
Ma questa volta l’Associazione bassanese per il RIspetto Ambientale alza notevolmente l’asticella degli attacchi nei confronti del sindaco Elena Pavan e della sua amministrazione.
Il comunicato che pubblichiamo di seguito è lungo e articolato e quindi non rubo spazio, come faccio di solito, con commenti preventivi ed anticipazioni.

Uno scorcio dell’area di Riva Bianca a San Lazzaro (foto Alessandro Tich)

Posso sono rilevare che mai toni così duri sono stati utilizzati dall’associazione per disapprovare quella che è stata fino adesso la gestione politica della questione della variante urbanistica produttiva in area Riva Bianca e Rambolina, come dal testo che segue:

COMUNICATO

In un servizio televisivo trasmesso il 10 gennaio 2023 abbiamo finalmente assistito ad un racconto da parte di una voce istituzionale un po’ diverso, portatore di un sostanziale contributo di chiarezza e trasparenza alla discussione che negli ultimi mesi ha animato la nostra città e non solo.
L’intervento di Morena Martini, prima cittadina di Rossano Veneto, al microfono di una TV locale ha raccontato con estrema puntualità ciò che da mesi anche le associazioni, la nostra in primis, hanno cercato di far conoscere a tutta la Cittadinanza bassanese e a tutti coloro che si sono interessati del “caso San Lazzaro”.

Finalmente una voce schietta: non è vero che l’Amministrazione di una città ha le mani legate in caso di presentazione di progetti attraverso sportello SUAP.

Non è vero che il Consiglio Comunale è solo l’ultima voce alla fine dell’iter tecnico.
Non è vero che se anche quest’ultimo si esprimesse negativamente non avrebbe peso rispetto a una decisione regionale.

Queste sono parole importanti che vogliamo ribadire e sottolineare, di fronte ad una versione diametralmente opposta che finora è stata espressa attraverso qualche intervista sui media dai nostri rappresentanti cittadini, prima fra tutti la nostra Sindaca Pavan.

È di pochi giorni fa la polemica che ha preso vita da alcune affermazioni della prima cittadina bassanese, di cui solo parzialmente è giunto un chiarimento attraverso nuove dichiarazioni rilasciate a seguito delle risposte di molti semplici Cittadini indignati e di alcuni rappresentanti politici.
Ma, tralasciando la ormai nota frase in cui sembrerebbe che l’epiteto “infelice” non sia stato mai detto dalla Sindaca di Bassano, rimangono altre gravi affermazioni a corollario di una serie di interventi che per nulla indicano un vero interesse a tutelare le zone Rivabianca e Rambolina.

L’Amministrazione di Bassano ha trattato la questione in modo sibillino fin dal principio, dimostrandosi possibilista e aperta al dialogo con le 4 aziende interessate alla variazione di uso dei terreni (perché, lo ricordiamo, tutto l’intervento è ipotizzato su aree che attualmente non sono edificabili e sono zona agricola con ‘spazi aperti di valore culturale’). Tale atteggiamento è evidente fin dagli atti del Tribunale di Vicenza (allegati all’avviso di vendita di alcuni dei lotti interessati tramite procedura competitiva e analisi di fattibilità di giugno 2021 allegata alla stima del 2015, i cui passi abbiamo più volte citato) e con tale spirito ha avviato un confronto con le stesse aziende evidenziando una certa disponibilità ad appianare le eventuali difficoltà tecniche presenti nei documenti, tanto che in alcuni frangenti, qualcuno potrebbe pensare di avere a che fare con progetti di pubblica utilità anziché con investimenti di aziende private.

L’unica cosa che ci ha trovati concordi nell’intervista rilasciata a fine 2022 dalla Sindaca è il suo rammarico per non aver avviato un dibattito in città, ma - lo rimarchiamo fermamente - il tempo c’è stato, le occasioni non sono mancate, i momenti sono stati creati. continuativamente da A.RI.A. bassanese che ha sempre invitato direttamente tutte le parti.

Ciò che veramente è mancato e manca tuttora è la volontà da parte del Sindaco e dei suoi collaboratori di incontrare la Cittadinanza, di mettersi in discussione e di ascoltare la voce della Città sempre presente ed attiva in ogni occasione pubblica organizzata da A.RI.A bassanese e dalle altre realtà associative del territorio.

Ora basta. Sono passati mesi. Siamo tutti stanchi di questo balletto e di questa opacità politica.
È tempo di onorare gli impegni assunti con la carica pubblica di primo Cittadino. È tempo di dimostrare coerenza rispetto alle linee programmatiche del Documento del Sindaco, dello Statuto Comunale, degli iter previsti dalle norme amministrative.

Basta silenzi, basta “si vedrà”, basta parole generiche al riguardo.
Non regge più il paravento del “parere tecnico” delle conferenze dei servizi. Non ha mai retto il concetto di “benefici in termini di comunità energetica” (speriamo che almeno queste siano parole riconosciute come proprie dalla Sindaca) né si può sconvolgere un’area tanto ampia per un numero non ben precisato di posti di lavoro di cui non si sa la tipologia né la durata temporale.

Chiediamo ancora una volta, ancora con grande speranza, che l’Amministrazione cittadina prenda una posizione netta, inequivocabile e ferma.
Chiediamo che le aree a Sud di Bassano non vengano rese edificabili perché questo è il vero interesse pubblico, in un’ottica di vera lungimiranza.
Esse sono già comunità energetica.
Sono luogo di ricarica delle falde acquifere e dello spirito.
Sono fonte di cibo per l’uomo e per la fauna selvatica e luogo di nutrimento dell’anima.
Sono polmoni verdi quanto le zone di San Michele, Valrovina e Sant’Eusebio. Non si meritano parole discriminanti.

È un momento importante, non solo per Bassano ma per tutta l’area della Pedemontana, e la nostra città ha in questo frangente un ruolo importante, di grande responsabilità, in quanto Città capofila del raggruppamento dei 13 Comuni che si stanno sedendo ai tavoli per lo Sviluppo sostenibile dell’area.
La nostra Sindaca è quindi chiamata a dimostrare grande competenza, capacità di gestione del Territorio e una visione del futuro coerente con tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti anche dalle indicazioni europee.

Tutti guardano alle sue scelte con attenzione: è tempo di dimostrare che le parole sottoscritte a inizio mandato non sono vuoti intenti ma vera ispirazione per il bene della comunità tutta.

Bassano del Grappa, 12 gennaio 2023

Associazione bassanese per il RIspetto Ambientale
A.RI.A bassanese

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