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Giovani pronti alle dimissioni dal posto di lavoro e in fuga all’estero per trovare un’occupazione degna delle loro competenze. Intervengono i candidati di Azione Veneto: “Servono una scuola “sul serio”, salari adeguati e un welfare dedicato”
Pubblicato il 19-09-2022
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Cervelli in fuga? Secondo i dati diffusi a settembre da CISL Vicenza, c’è poco da stare allegri.
L’ormai radicata tendenza dei nostri ragazzi ad espatriare per trovare una degna occupazione in base ai loro talenti e competenze è più attuale che mai: oltre il 63% degli under 35 intervistati dal Centro Studi dell’organizzazione sindacale ha dichiarato l’intenzione di cambiare lavoro o lo ha già fatto.
Sul problema intervengono i candidati del Terzo Polo ovvero di Azione Veneto, a seguito di un incontro oggetto del comunicato stampa che pubblichiamo di seguito:
Un'immagine dell'incontro 'Imprese, innovazione e migrazione circolare' a Vicenza
COMUNICATO
UNDER 35 E LAVORO: CERVELLI IN FUGA, POVERI E INSODDISFATTI. I PUNTI D’INTERVENTO PROPOSTI DA AZIONE VENETO PER UN’ITALIA SUL SERIO
I dati CISL Vicenza di settembre parlano di giovani pronti alle dimissioni, con la valigia in mano: il Veneto e le micro aziende non sono più così competitive, gli ambienti di lavoro sono troppo spesso tossici. L’analisi e le soluzioni dei candidati del Terzo Polo
Il 60% dei lavoratori italiani tra i 20 e i 24 anni guadagna meno del Reddito di Cittadinanza (780 euro). Un dato in linea con quanto emerso dall’indagine del Centro Studi CISL Vicenza: degli intervistati under 35 vicentini, lavoratori dipendenti, oltre il 63% ha intenzione di cambiare lavoro o l’ha già fatto.
I motivi? Stipendi bassi, contratti poco dignitosi, ambienti di lavoro che non consentono il percorso di crescita atteso. Ma, a ben vedere, la ragione è a monte: manca un anello di congiunzione serio tra la scuola e il mondo delle imprese (“skill mismatch”) e tra la Politica e il Territorio.
Ne hanno parlato in questi giorni di campagna elettorale i candidati di Azione Veneto Simeone Sperotto, Group CFO e Board Director Tecnica Group Spa con Giulia Pastorella Vice-Presidente di Azione spronati dalle domande e curiosità dei giovani azionisti capitanati da Nailè Ciccone. I temi: impresa, innovazione, fuga di cervelli, ma anche dispersione, NEET, disparità e svantaggi territoriali.
All’incontro sono intervenuti i candidati Stefano Zausa, Marilisa Munari e Marica Dalla Valle, segretario provinciale di Azione Vicenza. I temi si inseriscono in un discorso più ampio che riguarda tutto il Veneto e la politica: la regione ha perso attrattività e competitività in confronto ad altre realtà come Lombardia, Marche ed Emilia Romagna, ad esempio. In questo contesto, gli under 35 si sentono poco rappresentati e sono insoddisfatti del loro attuale salario (oltre il 69%, sempre secondo CISL Vicenza).
Quello che chiedono i giovani, infatti, è di “star bene” anche sul posto di lavoro, un welfare dedicato (come il rimborso delle spese mediche o l’assistenza nella formazione) che le aziende ancora non garantiscono ma che sarebbe essenziale per vedere un concreto sviluppo del territorio.
Ed è proprio del territorio che la politica dovrebbe tornare ad occuparsi, così come della programmazione della scuola. Il Terzo Polo propone una scuola “sul serio”. La scuola è centrale in una Comunità ma spesso vive nella marginalità.
“Nella mia esperienza di Sindaco di Marostica - spiega Marica Dalla Valle, da sempre attenta a questi temi, alle offerte culturali e al Territorio - ho sostenuto la “scuola diffusa” con una modulazione di proposte che incontravano le esigenze delle famiglie. Ho sostenuto durante il tempo scuola progetti di teatro, musica, scacchi, ma anche progetti di inclusione. Questi ultimi si finanziavano con il risparmio-tesoretto che si era creato a bilancio comunale grazie all’energia prodotta a costo zero dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto della scuola oltre 15 anni fa!”
E ancora: “È compito della Politica creare tutte le condizioni affinché la Scuola del Futuro possa sempre esprimere le sue straordinarie progettualità.”
Sul tema lavoro, invece, non risparmia frecciate ai 5Stelle: “In questo momento l’Italia ha 540mila richieste di impiego di figure professionali ricercate. Chi percepisce il reddito di cittadinanza poi non sempre si mette in gioco e questo significa perdita di competitività. Se il reddito di cittadinanza resta, va senz’altro rivisto nel suo impianto.”
D’altro canto, molto spesso è la stessa cultura locale a ostacolare il miglioramento necessario al territorio: è la coesione che genera sviluppo e non l’investimento sulla divisione.
Su questa visione, Marica Dalla Valle afferma: “Vicenza è terra di competenza e concretezza come la politica di cui noi vogliamo essere interpreti.”
Per questo motivo, continuano gli incontri con i giovani nel territorio vicentino. Da Vicenza con i giovani studenti e lavoratori a Bassano, con gli scout, i giovani dell’ACR e con chi ha a cuore il futuro dei giovani.
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