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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Delta Force

14 Paesi europei “a rischio” per il contagio da variante Delta. Per chi vi rientra dalle vacanze, fortemente raccomandato il tampone entro le 24 ore. L'appello dell'Ulss 7 Pedemontana: “Non è un obbligo, ma un richiamo alla responsabilità”

Pubblicato il 21-07-2021
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Elena Pavan

Ah, l'estate: vacanze, spiagge, granite, gelati e la variante Delta.
L'ECDP (European Centre for Disease Prevention) mette in guardia il popolo dei villeggianti: in diversi Paesi europei vegono segnalate delle criticità in merito alla diffusione dei contagi della nuova variante del coronavirus. E tra questi ci sono anche tre mete classiche delle vacanze estive degli italiani fuori confine: la Croazia, la Spagna e la Grecia.
Bisogna stare all'occhio perché, come riferisce in conferenza stampa il direttore sanitario dell'Ulss 7 Pedemontana Antonio Di Caprio, dei 21 tamponi positivi registrati nel territorio dell'Azenda Socio Sanitaria nel periodo tra l'8 e il 12 luglio scorsi, ben 17 riguardavano la variante Delta, comprese due persone già vaccinate.

Il punto tamponi dell'Ospedale di Bassano (foto Alessandro Tich)

Per questo motivo l'altro ieri il governatore Zaia ha emesso un ordinanza per i controlli con tampone agli arrivi negli aeroporti veneti e, più in generale, sui reduci dalle vacanze all'estero nei cosiddetti Paesi “a rischio” in tutto il territorio regionale. “Non è un obbligo - chiarisce il direttore generale dell'Ulss 7 Carlo Bramezza -, ma è un richiamo alla responsabilità dei nostri concittadini.”
La parola d'ordine, per i vertici sanitari, è impedire che gli spostamenti in occasione delle vacanze diventino il vettore attraverso il quale il virus possa accelerare la sua diffusione, creando le premesse per una “quarta ondata”.
L'Ulss 7 Pedemontana, riprendendo i contenuti dell'ordinanza di Zaia, lancia pertanto un appello: per tutti i cittadini che rientrano, o anche solo transitano, dai Paesi europei che negli ultimi giorni hanno registrato un significativo incremento dei nuovi casi è fortemente raccomandata l’esecuzione di un tampone entro 24 ore dal loro arrivo in Italia.
La raccomandazione riguarda soprattutto i cittadini non ancora vaccinati, o che non hanno completato il ciclo di vaccinazione, che rientrano da Regno Unito, Malta, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo, Francia, Cipro, Lussemburgo, Romania e Bulgaria, o vi hanno transitato negli ultimi 14 giorni. Per una maggiore cautela, possono fare comunque il tampone, sempre su base volontaria, anche i soggetti vaccinati.
È possibile svolgere il test direttamente negli aeroporti o nei porti, per chi rientra in aereo o in nave, mentre per tutti gli altri - e quanti per qualche motivo non riescono a effettuarlo direttamente appena sbarcati - possono sottoporsi al test direttamente nei punti tampone degli ospedali dell’Ulss 7 Pedemontana, in modo del tutto gratuito.
I punti tampone sono attivi 7 giorni su 7, dalle 7.00 alle 21.00 presso gli Ospedali di Bassano del Grappa e Santorso, mentre ad Asiago è attivo tutti i giorni dalle 7.00 alle 13.00.
“I dati - rileva Bramezza - indicano che in molti di questi Paesi la variante Delta, e non solo quella, è assai più diffusa rispetto all’Italia, pertanto i viaggiatori provenienti da quegli Stati rappresentano un rischio doppio: non solo hanno una maggiore probabilità di avere contratto il Covid, ma se positivi possono contribuire alla diffusione anche nella nostra comunità delle varianti più aggressive del virus. Per questo motivo lo ripeto ancora una volta: facciamo il tampone al rientro dalle vacanze, è un atto di attenzione verso se stessi e verso i propri cari e un dovere civico.”
Sono messaggi che vengono lanciati in un momento di evidente “perdita di attenzione” sulla prevenzione dal contagio, favorito dall'apparente “liberi tutti” della Zona Bianca.
Lo confermano anche i dati sulla campagna vaccinale, iniziata nell'Ulss 7 coi grandi numeri e attualmente in fase, per così dire, di stanca. Come riferiscono i responsabili dell'Azienda Socio Sanitaria, per l'inizio di settembre sono registrate oltre 14.000 prenotazioni vaccinali a fronte delle quali risultano tuttavia esserci oltre 31.000 posti liberi.
I numeri della campagna sono buoni, ma non eccezionali. Nel territorio dell'Ulss Pedemontana (dato aggiornato al 20 luglio) si è vaccinato con almeno una dose il 61,95% della popolazione nel Distretto 1 di Bassano, il 67,01% nel Distretto 2 Alto Vicentino e il 64,14% nell'Ulss in generale. “Dopo l'ottimo inizio dei primi mesi della campagna vaccinale, adesso c'è un calo di tensione - afferma in conclusione Bramezza -. Non bisogna abbassare la guardia.”

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