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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Politica

Immigrant Song

Richiedenti asilo di via Monte Sabotino: il giornalino di quartiere San Vito attacca la precedente amministrazione. Insorge il PD contro il presidente Calmonte. Lui replica: “Il giornalino riferisce quello che dicono i residenti”

Pubblicato il 25-05-2021
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Questa volta chiedo scusa ai sommi Led Zeppelin se uso il titolo di uno dei loro più noti e travolgenti successi. Ma in questo articolo - che, come avrete già capito, parla di immigrati o, se preferite, di migranti - devo occuparmi di una canzone che a Bassano risuona all'infinito, come un disco rotto: quella delle critiche politiche alla precedente amministrazione Poletto da parte del presidente del consiglio di quartiere San Vito Ezio Calmonte. Lo fa innanzitutto e regolarmente sui social, con una corrispondente sequenza di elogi a favore dell'amministrazione Pavan. E fin qui - tendendo conto di come il tritacarne di Facebook viene utilizzato da moltissimi suoi utenti - gli attacchi ci possono stare. Anche se, visto il ruolo rappresentativo-istituzionale e non politico di Calmonte, siamo davvero ai limiti dell'opportuno. Un'altra cosa è invece se l'attacco politico viene scritto nero su bianco sul giornalino informativo del quartiere, che finisce in tutte le case dei residenti nel rione.
Ed è proprio quello che è accaduto nel numero di aprile, in distribuzione in queste settimane, di “San Vito Informa”, il notiziario semestrale a cura del competente consiglio di quartiere. L'oggetto del contendere è un articolo pubblicato a pagina 34, dedicato alla ormai eterna questione della ventina di richiedenti asilo gestiti dalla cooperativa sociale Con Te di Quinto Vicentino e ospitati nella villetta di via Monte Sabotino. Nel pezzo, corredato di testimonianze fotografiche, si segnala come il consiglio di quartiere tenga “sempre monitorata la casa di via Monte Sabotino dove, nonostante anni di richieste di revisione, la cooperativa Con Te ospita una ventina di richiedenti asilo, in costante turnover e quindi difficilmente controllabili”. L'articolo lamenta che “si sta aggravando sempre più una situazione di disagio, per le puzze e il pericolo di contaminazioni, rappresentato dai continui spurghi delle imprese specializzate”.
“Grazie all'aiuto di alcuni volonterosi e alla costante attenzione dell'assessore Claudio Mazzocco - è un altro passo del testo - viene segnalato tutto quello che contrasta con una civile coesistenza, come abbandoni di rifiuti, raccolta differenziata fatta spesso a casaccio, mancato rispetto delle ordinanze imposte dalla continua emergenza!”.

Il presidente del consiglio di quartiere San Vito Ezio Calmonte (foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet)

Ma - si chiederà il lettore attento - dov'è l'attacco all'amministrazione Poletto?
Eccolo qua, con maiuscole e minuscole tali e quali: “Purtroppo la situazione avallata dalla precedente amministrazione rende difficili gli sforzi dell'attuale Amministrazione per riportare un minimo di distribuzione diffusa (dei richiedenti asilo, NdR) anche in questa zona del quartiere (…).” “Una incongruenza - conclude l'articolo di “San Vito Informa”, evidentemente scritto in periodo di “zona rossa” - vedere continui nuovi sbarchi, spesso positivi al covid-19, quando noi italiani non possiamo spostarci nemmeno da un comune all'altro! C'è solo da sperare in governanti più attenti alle esigenze dei nostri connazionali, come ora abbiamo a Bassano!”.

Sul pezzo del notiziario di San Vito insorge il Partito Democratico di Bassano del Grappa che con un comunicato stampa trasmesso oggi in redazione ammonisce: “Fuori la politica dai quartieri”. “In questi giorni in quartiere San Vito è stato distribuito il “giornalino di quartiere” - afferma la nota del circolo cittadino del PD -. Ancora una volta più che un giornalino di quartiere sembra un bollettino di partito, in cui si incensa e ringrazia l’amministrazione Pavan anche per cose mai successe e nel frattempo si addossa alla passata amministrazione qualsiasi colpa. Anche stavolta il bersaglio peró sono i più deboli: l’abitazione in cui sono ospitati alcuni immigrati in via monte Sabotino.”
“Sappiamo bene quali siano le preferenze politiche del presidente di quartiere San Vito, ma qui si va ben oltre - commenta Luigi Tasca, segretario politico di PD di Bassano -. Ricordiamo a Calmonte che l’impegno dei comitati di quartiere non è un impegno politico o partitico, e che usare il giornalino di quartiere per fare propaganda è scorretto. Soprattutto considerando che era stato lui stesso a collaborare con l’amministrazione Poletto sui progetti di inclusività del quartiere insieme alla cooperativa “Con Te” e l’assessorato ai servizi sociali.” “Auspichiamo che la sindaca Pavan prenda una posizione precisa contro questa deriva ideologica - aggiunge Tasca -. Le abbiamo chiesto più e più volte di intervenire ma già quando Calmonte attaccava le donne della giunta comunale in quanto donne la reazione fu tiepida, figuriamoci ora.”
“Quella offerta dal giornalino di quartiere - commenta Erica Bertoncello, responsabile Sicurezza e Migranti del PD provinciale - è una visione della realtà distorta: vorrei solo ricordare al presidente di quartiere che il numero di ospiti dell’abitazione è stato certificato dall’azienda sanitaria e non è una scelta politica.” “Senza considerare - prosegue - che non ci sono mai stati reati commessi quindi i discorsi sull’ordine pubblico non hanno alcun tipo di fondamento.” “Purtroppo - conclude il comunicato del PD di Bassano - è una situazione che si ripete ciclicamente: Calmonte non perde occasione per fare politica nel quartiere. A rimetterci sono i bassanesi che risiedono a San Vito, che più che un referente di quartiere, hanno un capo politico di quartiere.”

“Il giornalino riferisce quello che ci dicono i residenti del quartiere e in particolare, per questo caso, i residenti di via Monte Sabotino - replica Ezio Calmonte, interpellato da Bassanonet -. Continuano ad arrivarci fotografie di mascherine buttate per terra, di differenziata fatta a modo loro. Ho ricevuto un'email di Etra che mi ha chiesto l'indirizzo della cooperativa affinché i richiedenti asilo imparino a fare la differenziata in modo utile e intelligente.” “Nessuno a Bassano è obbligato a vivere vicino a 20 richiedenti asilo ammassati in una casetta, dove ogni una o due settimane arriva un camion per lo spurgo della fossa biologica di una casa che ha solo due bagni - prosegue il presidente di quartiere -. Tutto questo crea un disagio che non ci sarebbe se il sindaco Poletto avesse mantenuto la parola.” “Poletto - continua Calmonte - aveva detto al consiglio di quartiere di allora, di cui io non ero ancora il presidente, che si sarebbe interessato per la distribuzione diffusa dei richiedenti asilo in tutta Bassano. Se così fosse stato, oggi in via Monte Sabotino avremmo solo 5 o 6 richiedenti asilo e non ci sarebbe alcun problema.”
Calmonte spiega che il tema della ventina di migranti ospitati nella villetta ubicata nel quartiere è una sorta di “rubrica fissa” di “San Vito Informa”: “Ne scriviamo ad ogni numero, sempre sulla stessa pagina.” “È un problema che portiamo avanti da sempre - dichiara -. Non c'è niente di politico. Cosa c'entra la politica? Teniamo costantemente informati i cittadini su un problema che c'è perché Poletto non ha mantenuto la parola data.” Nell'occasione, Calmonte respinge la “paternità” del pezzo contestato: “Il mio articolo è sempre e solo a pag. 5, gli altri sono di autori vari o redazionali.”
Ma contestualmente non le manda dire al PD di Bassano che lo ha preso di mira: “Oramai sono al livello del gossip più ridicolo. Si accorgono soltanto adesso che ci occupiamo della questione dei richiedenti asilo di via Monte Sabotino, di cui noi scriviamo regolarmente ogni sei mesi e da sei anni a questa parte. E ora hanno tirato fuori questa cosa.”
Così parlò il presidente del consiglio di quartiere San Vito. E la nostra Immigrant Song, per il momento, si interrompe. Ma non è tutto.
Nello stesso numero di “San Vito Informa” Ezio Calmonte, nel suo editoriale firmato di pagina 5, ha espresso infatti delle pesanti considerazioni nei confronti della precedente amministrazione in materia di alcune ristrutturazioni edilizie realizzate nel quartiere.
Concludo pertanto questo articolo con un'anticipazione certa e assodata, che avrà conferma nei prossimi giorni: questa storia non finisce qui.

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