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Alessandro Tich
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“Il Ponte degli Alpini è come la Torre Eiffel”. Il governatore Zaia chiede lo sblocco del cantiere e si auto-propone nel ruolo di commissario. Oggi la piccatissima replica del sindaco Poletto
Pubblicato il 06-02-2018
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L'ultima di Luca Zaia risale a ieri, quando il governatore del Veneto - intrattenendosi coi cronisti a margine di un'inaugurazione all'ospedale di Cittadella e stuzzicato dai medesimi - ne ha dette due o tre a riguardo del Ponte di Bassano. Due o tre di quelle “col botto”, come è solito fare il presidente della Regione nel suo quasi quotidiano appuntamento, da qualche parte nel Veneto, davanti a microfoni e telecamere.
Orbene: partendo dal presupposto che sul Ponte “è sempre tutto fermo” Zaia ne ha proposto nientemeno che il commissariamento, lanciando l'idea di seguire la faccenda in prima persona. “Sul Ponte degli Alpini potrei accettare per la prima volta nella storia di fare il commissario”, ha dichiarato alle televisioni.
Per il governatore la situazione “è imbarazzante”, riguardando peraltro “un simbolo non solo a livello regionale ma nazionale e internazionale”.
Vive l'amour. Foto Alessandro Tich
“È come se parlassimo del Ponte Vecchio di Firenze o della Torre Eiffel, si sblocchi questa situazione - ha aggiunto Zaia -. La Regione ci ha messo dei soldi, ce li ha messi anche il governo e vogliamo il Ponte restaurato.”
Il Ponte di Bassano come la Torre Eiffel? Oh là là, che ardito accostamento.
Comunque sia, alle esternazioni mediatiche del mediatico governatore ha fatto seguito oggi una piccatissima replica del sindaco di Bassano del Grappa Riccardo Poletto, affidata a un comunicato stampa trasmesso in redazione che riportiamo di seguito:
COMUNICATO
Ponte degli Alpini
La risposta del Sindaco Riccardo Poletto al Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia
“La disponibilità del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ad assumere il ruolo di Commissario arriva fuori tempo: come dovrebbe sapere, il Ministero dei Beni Culturali è recentemente venuto in sopralluogo al cantiere per prendere atto dei lavori regolarmente in corso per restaurare il Ponte di Bassano e annunciare l’erogazione dei finanziamenti per i prossimi stati di avanzamento.
Va ricordato al Presidente Zaia che i lavori sono iniziati nel mese di aprile 2017, con qualche difficoltà, e ad oggi per il cantiere rimane confermata la data di consegna, contrattualmente definita, del 30 giugno 2019. Non è stata né richiesta né autorizzata alcuna proroga sulla consegna finale del restauro, né alcun aumento dei costi per i lavori che erano e rimangono pari a 3.990.000 euro. Ricordiamo che il Ponte è costantemente monitorato dall'Amministrazione comunale, in modo particolare dopo i diversi lavori di messa in sicurezza che ne hanno consentito la stabilizzazione e l'avvio e la prosecuzione del restauro. Risulta evidente che non ci sono i presupposti per una gestione straordinaria di questo lavoro pubblico, che deve proseguire affrontando tutte le complessità e gli imprevisti tipici per un cantiere di questo tipo all'interno di una procedura ordinaria.
Venga ovviamente quando vuole il Presidente Zaia a Bassano, sarà accolto benissimo come solo a Bassano sappiamo accogliere. Venga per verificare di persona il cantiere e l'iter dei lavori di restauro, sul quale l’Amministrazione è impegnata ai massimi livelli; venga con i suoi tecnici regionali, possibilmente quelli che lui ha delegato per autorizzare una assai discussa centrale elettrica vicinissima al Ponte degli Alpini, che forse in quella occasione non era per lui un monumento da tutelare paragonabile alla Torre Eiffel. Venga a vedere il caotico cantiere della Pedemontana, con le assurde soluzioni viabilistiche di collegamento realizzate ad esempio in via Settecase. Lasciamo fuori il Ponte degli Alpini dalla campagna elettorale.”
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