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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

La Cittadella della Letizia

Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari in visita al nuovo Tribunale di Bassano nella prospettiva dell’istituzione del Tribunale della Pedemontana. “Sei mesi per raccogliere le volontà del territorio, il governo vuole dare risposte”

Pubblicato il 06-02-2023
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E poi dicono che via Marinali non è animata.
Basta poco per vederla riempirsi all’improvviso, come all’epoca dei cari e vecchi assembramenti pre Covid.
Ma il motivo è presto detto: arriva nientemeno che il sottosegretario di Stato alla Giustizia senatore Andrea Ostellari, in città per visitare la Cittadella della Giustizia nella prospettiva di una sua possibile apertura dopo la soppressione del Tribunale di Bassano nel 2012.

Il sottosegretario Andrea Ostellari, al centro, tra l'europarlamentare Sergio Berlato e il sindaco Elena Pavan (foto Alessandro Tich)

C’è innanzitutto - come è cosa buona e giusta che sia - un nutrito nugolo di cronisti, con fotografi e telecamere al seguito, che in attesa che compaia l’esponente di governo provano l’ebbrezza, favorita dalla temperatura atmosferica, di sentirsi come i ghiaccioli in gelateria.
L’incontro col sottosegretario leghista avviene con qualche minuto di ritardo: prima del sopralluogo in via Marinali il sen. Ostellari ha infatti voluto incontrare in municipio il sindaco Pavan, gli amministratori del territorio e della Regione, gli operatori della giustizia, gli avvocati, i rappresentanti delle associazioni produttive nonché - obviuosly - i componenti del Comitato per l’Istituzione del Tribunale della Pedemontana Veneta.
A un certo momento compaiono tutti assieme all’orizzonte sbucando da piazza Libertà.
Ci sono, tra gli altri, il vicepresidente del consiglio regionale Nicola Finco, la senatrice Mara Bizzotto e l’europarlamentare Sergio Berlato, che ultimamente ha preso a cuore le sorti del Tribunale bassanese e che, visto il freddo, si presenta vestito da euroeschimese.
E c’è anche e soprattutto l’imponente servizio di sicurezza predisposto al seguito del sottosegretario. Una trentina di uomini almeno tra Polizia di Stato, Digos, Carabinieri e i bodyguard personali di Ostellari, costretto da una settimana a girare sotto scorta.
Per la sua delega alla salute dei detenuti viene infatti ritenuto un potenziale obiettivo degli anarchici a seguito del caso Cospito.
C’è un clima di fibrillazione generale per una visita che, come affermato dal comunicato stampa dei giorni scorsi dell’amministrazione comunale, “potrebbe dare una svolta alla richiesta dell’istituzione del nuovo Tribunale della Pedemontana Veneta”.
Come noto, l’attuale governo sta pensando di riaprire i piccoli tribunali chiusi un decennio fa dal governo Monti, sulla spinta anche delle istanze presentate dalle Regioni.
Da qui il sopralluogo del sottosegretario del ministro Nordio, veneto come lui, per una verifica della situazione “sul campo”.
All’arrivo della corposa delegazione un solerte addetto comunale apre il cancello laterale della nuova e ancora vuota Cittadella della Giustizia, ma alla fine sindaco & C. optano per l’entrata dal cortile di Palazzo Antonibon, il Tribunale vecchio, attualmente soggetto ai lavori di manutenzione straordinaria del tetto. È un ingresso trionfale, sotto le strette impalcature del cantiere, attraversate dal sottosegretario e da tutto il seguito in religiosa fila indiana.
Per i segreti meandri dei cortiletti laterali si sbuca quindi nell’area del grande oggetto del desiderio: lo scatolone da 20 milioni complessivi costruito con le risorse del ministero della Giustizia e quindi - per un capolavoro tutto all’italiana - soppresso dal medesimo.
Ostellari viene accompagnato dal sindaco, che gli fa da cicerone, e da tutti gli altri all’interno del palazzo di giustizia mai usato: piano terra, primo piano, piano superiore con la sala principale delle udienze, sovrastata da un grande lucernario rotondo già sinistramente ribattezzato “l'occhio della giustizia”.
È impressionante vedere l’atrio, i corridoi e le tante stanze e stanzette che mai sono state frequentate da toga umana.
La visita del sottosegretario si svolge in modalità Mad Max: una corsa da un locale all’altro della Cittadella della Giustizia, col seguito in affanno tra scale e corridoi e coi media all’arrembaggio per fare riprese o scattare qualche foto.
In tutto questo bailamme, il senatore Ostellari è comunque disponibile - e ci mancherebbe altro - a rilasciare qualche dichiarazione sui motivi della sua visita.
“Oggi sono venuto qui per sentire direttamente dal territorio quali sono le indicazioni che arrivano e che devono essere accolte dal governo che ovviamente vuole dare delle risposte - afferma -.Su questo Tribunale noi sappiamo già che esiste un progetto molto qualificato che darebbe la possibilità all’intera area della Pedemontana, e non solo alla città di Bassano, di costruzione di un futuro importante e decisivo non solo per la comunità ma anche per l’attrattività che dal punto di vista delle imprese può essere molto interessante.”
“Oggi ci sono prospettive buone perché la politica si interessi di un territorio - aggiunge il sottosegretario -. Noi oggi abbiamo la possibilità assieme a una maggioranza coesa e compatta, di verificare un progetto che è già nato un bel po’ di anni fa. Si tratta solo di attualizzarlo con la consapevolezza che ci vuole una spinta territoriale forte, dai sindaci fino alle imprese. È un territorio con grande potenzialità, che quindi merita un’attenzione particolare sotto il profilo dei servizi, compreso quello della giustizia.”
“Ci siamo dati un tempo di sei mesi per raccogliere questa volontà da parte dei sindaci, del territorio, delle associazioni di categoria, di avvocati e magistrati - prosegue -. Noi faremo un riepilogo delle richieste e poi lavoriamo su un impianto che deve vedere la giustizia non più come una voce di spesa, ma come una voce di investimento.”
“Noi - conclude Ostellari - siamo assolutamente a disposizione del territorio e impiegheremo questi sei mesi, secondo un programma che ci siamo dati come impegno con le varie istituzioni, Regione compresa, per ascoltare e condividere un progetto assolutamente qualificato.”
Tutti felici, tutti contenti.
Dalla Cittadella della Letizia per il momento è tutto, a voi la linea.

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