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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
A.A.A. Direttore del Museo Cercasi
E' finalmente pubblicato all'Albo Pretorio del Comune l'avviso di selezione pubblica per il successore di Giuliana Ericani. Che dovrà scrollarsi di dosso la patina del burocrate per indossare la più rischiosa veste di manager
Pubblicato il 06-02-2016
Visto 3.981 volte
La dottoressa Giuliana Ericani, dopo aver preso servizio nell'ormai lontano 2002, è andata in pensione lo scorso 1 novembre.
Nel frattempo - come ulteriore e presumibilmente ultima propaggine della sua attività a Bassano - fino al 10 aprile è allestita al Museo Civico la mostra di sculture e dipinti dell'artista padovano Gianni Turin “E-PI-GRA-FI-E. Sacrificio e memoria”, da lei curata assieme a Sandro Gazzola, in collaborazione con l'Accademia Belle Arti di Bologna. Una rassegna sul cui valore artistico e scientifico, come sempre, non nutro alcun dubbio. Ma non penso - come tante altre volte accaduto in questi anni - che si tratti di una esposizione in grado di richiamare vagonate di visitatori in città, ma tant'è.
Nel frattempo il dopo-Ericani inizia ufficialmente solo adesso.

Fonte immagine: kidsarttourism.com
E' stato infatti finalmente pubblicato all'Albo Pretorio del Comune l'avviso di selezione pubblica per l'assunzione a tempo determinato del nuovo direttore dei Musei Civici. I candidati interessati a concorrere avranno tempo fino al prossimo giovedì 25 febbraio per presentare la loro richiesta, poi toccherà ad una commissione scegliere la persona chiamata a dirigere il complesso dei Musei della città a partire dalla prossima primavera.
La novità sta nel fatto che il successore della Ericani dovrà scrollarsi di dosso la patina del burocrate per indossare la più rischiosa veste di manager. Intendiamoci: “rischiosa” si fa per dire.
Il prossimo responsabile del patrimonio espositivo comunale godrà comunque di tutti i benefit garantiti dalla pubblica amministrazione: retribuzione tabellare annua, comprensiva di tredicesima mensilità, pari a 26.366,32 euro; indennità di comparto pari a 622,80 euro; retribuzione ad personam, in ragione delle specificità dell'incarico, nella misura di 16.000 euro, oltre ad un importo fino al 30% di tale somma, a titolo di retribuzione di risultato.
Fanno già almeno 43.000 euro così, tanto per partire. In più, come da diritti solitamente estranei alle partite Iva, gli saranno corrisposti “assegno per il nucleo famigliare, se ed in quanto dovuto a norma di legge” e “eventuali ulteriori emolumenti previsti dalle vigenti disposizioni legislative”.
E fin qui nulla di nuovo, rispetto alle premianti logiche retributive delle mansioni pubbliche. Ma il nuovo direttore - almeno secondo quanto previsto dal bando di selezione pubblica - dovrà comunque pensare molto meno alla scrivania, e molto di più al mondo che ruota al di fuori del Palazzo.
Non si tratta innanzitutto di un incarico ad aeternum, ma della durata pari al mandato amministrativo del sindaco. In più, oltre a tutti i requisiti richiesti in materia di competenze e preparazione scientifica nel campo della storia dell'arte, il prossimo dirigente dovrà dimostrare di possedere quelle doti “extra-scientifiche” che fino ad oggi, in via Museo, si sono rivelate latitanti.
In primis “capacità di tessere relazioni a tutti i livelli, dal locale all’internazionale, doti di comunicazione e promozione nonché abilità nella ricerca di elargizioni e fund raising.” Nella fattispecie, tra le altre cose, il nuovo direttore dovrà assicurare “elevati standard qualitativi nell'organizzazione delle attività museali e nella comunicazione, nell'innovazione didattica e tecnologica, favorendo la partecipazione attiva del pubblico e garantendo effettive esperienze di conoscenza”.
Ancora gli si chiede di “comunicare le attività dei Musei attraverso i canali tradizionali e le nuove piattaforme comunicative” e di “favorire e mantenere relazioni con istituzioni nazionali ed internazionali, finalizzate non solo a prestiti di opere, studio e ricerca, ma soprattutto al posizionamento dei Musei in un contesto internazionale”.
Tra gli altri obiettivi richiesti al futuro manager comunale, “favorire l'erogazione di elargizioni liberali da parte dei privati a sostegno della cultura, anche attraverso apposite convenzioni con gli istituti e i luoghi della cultura e gli enti locali” e a tal fine “promuovere progetti di sensibilizzazione e specifiche campagne di raccolta fondi, anche attraverso le modalità di finanziamento collettivo”. Non ultimo, il dirigente che verrà “promuove attività, anche attraverso i media digitali, per l'ampliamento delle tipologie di pubblico”.
Insomma: un direttore che deve saper comunicare con il territorio, e parallelamente allargare i confini del raggio di azione delle attività museali.
Sarà per questo che oltre a tutta la documentazione richiesta in merito a titoli di studio, curriculum e quant'altro, il Comune chiede ai candidati “una breve lettera di motivazione, massimo 1000 parole, scritta in italiano e in inglese”.
“Il nostro obiettivo esplicito - dichiara il sindaco Riccardo Poletto - è quello di rendere i nostri Musei dei luoghi vitali, inclusivi e capaci di promuovere lo sviluppo della cultura. Per questo cerchiamo un direttore che abbia forte preparazione culturale e capacità organizzative nel curare un progetto culturale che rende attrattiva Bassano per il suoi numerosi, straordinari tesori.”
“I Musei Civici di Bassano - commenta invece l'assessore alla Cultura Giovanna Ciccotti - sono una perla nel panorama regionale e nazionale e sono conosciuti nel mondo per le preziose opere d’arte che vi sono conservate. Siamo dunque fiduciosi che si tratti di un ruolo in grado di attirare persone capaci e professionalmente preparate, in grado di gestire al meglio un patrimonio davvero unico.”
Conosciuti nel mondo? Questa ancora non la sapevo.
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