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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Territori del Dubbio
Dalla Regione un bando per la promozione turistica dei territori. Il direttivo dei Territori del Brenta drizza le antenne ma i privati chiedono "precisazioni su come la parte pubblica intenda procedere nella definizione delle politiche del turismo"
Pubblicato il 14-04-2021
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Breaking news: arrivano notizie dal direttivo del progetto per il Marchio d'Area Territori del Brenta, TdB per gli amici. Sarà per questo che ieri pomeriggio è piovuto, anzi ha grandinato e sull'Altopiano ha persino nevicato. Il Tavolo di Marketing Territoriale si trova infatti di fronte a una grande opportunità offerta dalla Regione Veneto: il bando regionale “Supporto alla promozione delle destinazioni per aggregazioni turistiche”, il quale mette a disposizione i mezzi (detto in soldoni: mette a disposizione i soldi) per la promozione in Italia e verso l'estero dei territori di interesse turistico del Veneto.
Secondo Territori del Brenta “c'è per la prima volta la reale possibilità di attuazione del Marchio d'Area”. Il problema però sta nel fatto che la Regione stessa ha indicato “nel Marchio d'Area la governance in Partenariato Pubblico Privato più incisiva per lo sviluppo sostenibile del turismo di un territorio, definito, forte di propria identità”.
Per sfruttare cioè le opportunità offerte dal bando regionale, è necessario che gli operatori privati e le istituzioni pubbliche dello stesso territorio operino in sinergia. Scrive una grafica postata oggi sulla pagina Facebook di TdB: “Da soli sia privato che pubblico non sanno fare turismo, né l'uno né l'altro può favorire questa economia da solo”.
Foto Alessandro Tich
A seguito di una riunione a distanza svoltasi giovedì scorso 8 aprile, il consiglio direttivo di TdB - di cui peraltro fanno parte anche due sindaci: Elena Pavan di Bassano del Grappa e Luca Ferazzoli di Valbrenta - lancia pertanto, per voce della sua parte privata, “una richiesta di precisazioni su come la parte pubblica intenda procedere nella definizione delle politiche del turismo”.
Ne dà notizia, con un comunicato stampa trasmesso in redazione a firma del componente del direttivo Andrea Cunico Jegary, il direttivo stesso dei Territori del Brenta.
Come appreso inoltre da altre fonti, la richiesta dei privati alla “parte pubblica” è stata espressa in una lettera inviata in data di ieri, martedì 13 aprile, al sindaco di Valbrenta Ferazzoli dai tre componenti del Tavolo di Marketing Territoriale Roberto Astuni, Giovanni Cinel ed Emanuel Lancerini.
Il comunicato stampa di TdB contiene anche una “notizia nella notizia”, peraltro già annunciata nel recente passato: durante l'incontro dell'8 aprile sempre il sindaco Ferazzoli ha fatto “emergere l'intenzione dei sindaci di affidare ad un consulente l'incarico di guidare la strategia di sviluppo del turismo del nostro territorio”. “Il compenso del consulente - osserva la nota - sembra verrebbe dunque sostenuto dal costituendo ente giuridico sovracomunale “Unione Montana del Bassanese” che nasce per amministrare economicamente in ottica comprensoriale sia questa specifica funzione per cui è nato il Marchio d’Area, sia quella di organizzazione della Polizia Locale.”
Insomma: il bando regionale è aperto, ma sembrano ancora aperte anche diverse questioni senza la cui risoluzione il nostro territorio non può aspirare ad essere turisticamente competitivo, come dal comunicato stampa che segue:
COMUNICATO
TERRITORI DEL BRENTA, THE LAND OF VENICE - UNA RICHIESTA DI PRECISAZIONI SU COME LA PARTE PUBBLICA INTENDA PROCEDERE NELLA DEFINIZIONE DELLE POLITICHE DEL TURISMO
8 aprile 2021, presenti tutti i rappresentanti del Direttivo:
- Roberto Astuni
- Giovanni Cinel
- Andrea Cunico
- Elena Pavan
- Luca Ferazzoli
- Emanuel Lancerini
- Paolo Lunardi
- Paolo Marchetti
- Sandro Venzo
INCONTRO DEL DIRETTIVO TERRITORI DEL BRENTA CHIESTO DALLA PARTE PRIVATA - si è tenuto in videoconferenza l’8 aprile, è stato convocato con all’ordine del giorno la condivisione delle opportunità di partecipazione al bando POR- FESR AZIONE 3.3.4 D “Supporto alla promozione delle destinazioni per aggregazioni turistiche”. Si tratta di un forte sostegno economico riservato alle imprese private che questa volta vengono chiamate direttamente e in modo autonomo ad essere beneficiarie sul piano economico e protagoniste su quello culturale.
IL PROGETTO DA SOTTOPORRE A BANDO - prevede nella sostanza di investire fino a 750.000 euro in promozione del territorio verso l’Italia e verso l’estero, con ad esempio la cataloghistica finalmente coordinata, workshop, sito web e la presenze a fiere internazionali come Territori del Brenta. C’è insomma per la prima volta la reale possibilità di attuazione del Marchio d’Area, ovvero di una prima strategica fase attuativa dell’attesa di quella innovazione di sistema e di prodotto all’origine stessa dell’istanza che la parte privata ha presentato e sarà poi accolta dall’IPA fin dal 2015.
UNIONE MONTANA DEL BASSANESE - dalla parte pubblica durante l’incontro Luca Ferazzoli fa emergere l’intenzione dei sindaci di affidare ad un consulente l’incarico di guidare la strategia di sviluppo del turismo del nostro territorio. Il compenso del consulente sembra verrebbe dunque sostenuto dal costituendo ente giuridico sovracomunale “Unione Montana del Bassanese” che nasce per amministrare economicamente in ottica comprensoriale sia questa specifica funzione per cui è nato il Marchio d’Area, sia quella di organizzazione della Polizia Locale.
TERRITORI DEL BRENTA È UN IMPEGNATIVO PROGETTO nato per rispondere a prerequisiti che la Regione stessa ha espresso indicando (Bur n. 27 del 14 marzo 2017, riferisce L'Assessore Federico Caner) nel Marchio d’Area la governance in Partenariato Pubblico Privato più incisiva per lo sviluppo sostenibile del turismo di un territorio, definito, forte di propria identità. Buone pratiche e letteratura tecnica internazionale ci dicono unanimemente che non c'è alternativa a mettere insieme privato e pubblico: da soli sia privato che pubblico non fanno turismo, né l’uno né l’altro possono quindi porsi da soli nella posizione di intraprendere azioni che non siano intenzioni proposte e condivise dal Direttivo Marchio d’Area.
Nello spirito di massima collaborazione e di rispetto per l’impegno di tutti nello sviluppo di marketing territoriale in corso, la parte privata ha quindi avanzato una richiesta di precisazioni su come la parte pubblica intenda procedere nella definizione delle politiche del turismo, a partire da quale orientamento strategico di fondo condiviso, infine attraverso quali modalità di governance, in partenariato pubblico privato, affidare eventuali incarichi professionali.
Andrea Cunico Jegary
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