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Rinascimento in bianco e nero

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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Family President

Marcello Zannoni, family banker, grande appassionato di arte e cultura, è il nuovo presidente dell'associazione Amici dei Musei e dei Monumenti di Bassano. “Fondamentale avere come interlocutore un direttore del Museo Civico”

Pubblicato il 29-07-2020
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Rinascimento in bianco e nero

Nome e cognome: Marcello Zannoni. Età: 55 anni. Professione: family banker. Segni particolari: grande appassionato di arte e di cultura e assiduo frequentatore della vita culturale che ruota attorno ai Musei Civici di Bassano del Grappa.
È lui il nuovo presidente degli Amici dei Musei e dei Monumenti, la benemerita associazione cittadina che - come si legge nel sito amicimuseibassano.it - “ha lo scopo di accrescere il patrimonio artistico del Museo Civico, di prestargli assistenza per il conseguimento dei suoi fini di conservazione e di cultura artistica, di tutelare il volto storico, artistico, monumentale della città, il paesaggio bassanese ed infine formare una elevata categoria di collezionisti e di intenditori”.
L'elezione di Zannoni alla guida del noto e stimato sodalizio bassanese è avvenuta nel tardo pomeriggio di oggi, dopo che lo scorso 18 luglio l'assemblea dei soci aveva già provveduto all'elezione del nuovo consiglio dell'associazione.

Marcello Zannoni davanti alla sezione dedicata all'Ordine di Malta della sua biblioteca (foto Alessandro Tich)

Marcello Zannoni raccoglie il testimone dalla presidente uscente Raffaella Mocellin e sarà affiancato, nel triennio della sua presidenza, da un consiglio composto dagli altri sei soci eletti nel direttivo. E cioè Ferdinando Rossi (vicepresidente), Arianna Tassotti (tesoriere), Giuliana Piasentin Monti (segretario) e poi ancora - in ordine alfabetico di cognome - Fabio Abbruzzese, Livia Alberton Vinco da Sesso e Carmen Rossi.
Al di fuori del consiglio, Raffaella Mocellin è stata nominata responsabile della Sezione didattica.

Laureato in Lettere classiche con indirizzo filologico classico, Zannoni ha da sempre tracciato una sua “diritta via” di partecipazione alla vita della cultura e del Museo di Bassano, aprendosi dei varchi attraverso i fili spinati dell'ambiente culturale bassanese. Sarà forse anche per il fatto che ha prestato servizio di leva nei Guastatori del Genio.
Prima di diventare family banker è stato per ben 15 anni (dal 1992 al 2007) il direttore del personale all'Ospedale San Camillo IRCCS per la Riabilitazione Neuromotoria al Lido di Venezia. Parallelamente alla sua carriera professionale, il suo curriculum segnala una pluriennale partecipazione, come socio, all'attività dell'associazione Amici dei Musei e dei Monumenti di Venezia, del FAI-Fondo per l'Ambiente Italiano e da qualche anno anche dell'associazione Amici degli Archivi di Stato di Vicenza e Bassano.
Ma è proprio l'associazione Amici dei Musei e dei Monumenti di Bassano del Grappa, già Amici del Museo, a contraddistinguere il suo impegno per la cultura in città: la frequenta infatti da ben 41 anni, essendosi iscritto giovanissimo nel 1979.
Che sia un uomo aperto alle varie forme della conoscenza, lo si capisce dall'amorevole cura con cui conserva le testimonianze della storia, della letteratura classica e moderna, dell'arte e del sapere nella sua davvero impressionante biblioteca di casa, comprendente qualche migliaio di volumi - tutti perfettamente ordinati per tematica e cronologia - e in cui si possono trovare delle autentiche rarità e anche qualche pezzo esclusivo.
Come ad esempio il volume “Il Mappamondo di Fra Mauro” che il sindaco di Venezia Giovanni Favaretto Fisca donò nel 1961, con tanto di dedica autografa, a Peggy Guggenheim in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria. Un volume che Zannoni ha ricevuto in dono dalla nipote di Vittorio Carrain, il primo e più stretto amico veneziano della Guggenheim, di cui possiede anche molto altro. E grazie a un legato disposto in favore della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, lo stesso Zannoni ha ricevuto dal direttore Philip Rylands la tessera di “Amico onorario” della Collezione, “senza scadenza”.
Una sezione della sua biblioteca è dedicata ai libri e alle pubblicazioni sul Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, comunemente detto Sovrano Ordine di Malta. E non a caso. Dal 1999 Zannoni è infatti membro dell'Ordine di Malta e in questa veste è anche un laico consacrato con emissione dei voti religiosi. Una curiosità: il sacerdote nelle cui mani il neo presidente degli Amici dei Musei e dei Monumenti ha emesso i voti religiosi è stato Padre Konrad zu Loewenstein, figlio di quel principe asburgico Rupert Ludwig Ferdinand zu Loewenstein che dal 1968 al 2007 fu nientemeno che il manager finanziario dei Rolling Stones. E tanto per restare in tema, siamo certi che nel corso della sua presidenza Marcello Zannoni non si farà certamente mancare più di qualche Satisfaction.

Marcello Zannoni, che impronta avrà la sua presidenza?
L'associazione è tra le più antiche e prestigiose in Italia. Nasce nel 1963. Se pensiamo che gli Amici dei Musei e dei Monumenti di Venezia nascono dieci anni dopo, questo ci dà la dimensione di quanto importante sia la realtà bassanese. Diciamo che rimanere sulle orme gloriose dei decenni passati è la strada maestra, perché in effetti sono state fatte tante cose importanti dai diversi presidenti. Quindi non si tratta di inventare molto, ma si tratta di rileggere magari delle cose fatte in passato e anche riproporle. Abbiamo visitato in passato città che nel frattempo sono cambiate, abbiamo visitato tante mostre ma ce ne saranno altrettante in futuro. Abbiamo visitato castelli, ville, abbazie, palazzi, ma molto spesso questi sono stati restaurati e quindi è anche utile tornare. Oppure possiamo accedere a monumenti che in passato non erano assolutamente visitabili.
Ce n'è veramente per tutti i gusti. E c'è la possibilità di adattare la nostra attività anche all'emergenza. Adesso, per esempio, è probabile che nei prossimi mesi dovremo fare cose all'aperto e anche a Bassano di cose all'aperto se ne possono fare tante.

Parliamo del nostro Museo Civico. Di cosa ha bisogno secondo lei il Museo di Bassano, la città di Bassano, dal punto di vista del vostro contributo di idee e di proposte?
Intanto c'è bisogno di interlocutori validi, che mi pare sia un po' l'ABC di tutto. Quindi un direttore del Museo Civico. E possibilmente - come è stato anche in passato - anche uno o più conservatori. Il Museo di Bassano è molto ricco, non puoi gestire solo la parte storico-artistica e non quella naturalistica. Il Museo nasce con Brocchi, che era un naturalista. Quindi ci aspettiamo di avere un valido direttore, uno o più validi conservatori e auspicheremmo - ma sembra che sia una pia illusione - un assessore alla Cultura a tempo pieno. Come minimo un assessore alla Cultura che sia disponibile al dialogo. Con questi presupposti, potremmo dare il meglio di noi stessi. Altrimenti rischieremmo di dover supplire alle mancanze altrui.

C'è un'idea, una parola-chiave, una parola-guida della sua presidenza?
Allora...faccio un attimo un ragionamento per cercare di arrivarci. Siamo Amici dei Musei e dei Monumenti di Bassano. È ovvio che non dobbiamo fermarci né ai Musei, né solamente ai Monumenti di Bassano. Questo è il nostro punto focale, questa è la nostra priorità. Ma Bassano e le sue collezioni sono veramente internazionali. Pensiamo ad esempio a che cos'è il Fondo Canoviano, che ci consente di dialogare a livelli altissimi con Roma e con il resto d'Europa e del mondo. Abbiamo disegni di opere di Canova che sono state commissionate da grandi famiglie delle più grandi capitali. Quindi, come parole-guida, potremmo dire: “Bassano e il mondo”.


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