Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

El buso

Come siamo messi col maxi progetto del parcheggio interrato in Prato Santa Caterina?

Pubblicato il 11-06-2020
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Progetto del parking interrato di Prato Santa Caterina: se ci sei batti un colpo.
Ma guarda un po', ultimamente mi tocca fare anche le sedute spiritiche. Il fatto è che oggi ho parcheggiato l'auto in “busa” (Prato Santa Caterina per l'appunto), preferendola per questa volta all'emozionante esperienza del parcheggio “Le Piazze” a gratis, e mi è balenato in testa il ricordo di quello che proprio in “busa” dovrebbe sorgere - o, per meglio dire, scendere - in futuro. Mi riferisco proprio al parcheggio interrato che la sfera di cristallo di via Matteotti ha previsto di realizzare in questo punto della città. Ne avevo già scritto a suo tempo: si tratta del mega progetto di un parking sotterraneo, composto di due o tre piani interrati, per la cui realizzazione dovrà essere previsto un investimento congiunto del Comune in partenariato col privato e per il quale l'amministrazione comunale ha stanziato in bilancio 1 milione di euro come investimento iniziale, su un costo complessivo stimato in 8 milioni di euro.
L'intenzione di costruire il nuovo paradiso delle auto underground della città di Bassano era stata annunciata in pompa magna dalla giunta comunale ancora nello scorso mese di ottobre, in sede di presentazione alla stampa del Piano Triennale delle Opere Pubbliche (2020 - 2022) nel quale il parcheggio sotto terra è stato inserito.

Foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet

Di quell'annuncio aveva fatto notizia la circostanza che in precedenza il sindaco Pavan e i suoi assessori, nel “caffè” col comitato di quartiere Margnan-Conca d'Oro, non ne avevano fatto parola. Poi la giunta cittadina è corsa ai ripari affrontando l'argomento del nuovo maxi contenitore per automobili in una animata assemblea del quartiere Margnan-Conca d'Oro medesimo, svoltasi il 24 gennaio. Solamente cinque giorni prima, il sindaco Pavan nel suo primo intervento alla cerimonia di San Bassiano, in un momento di ecologico fervore, aveva caldamente invitato i bassanesi all'uso della bicicletta.

In quella assemblea i residenti del quartiere avevano sollevato varie osservazioni e obiezioni, per i problemi che l'opera creerebbe alla viabilità locale, specialmente lungo la salita verso la rotonda di piazzale Giardino, che già adesso è spesso in situazione di saturazione per il traffico veicolare. Qualcuno tra il pubblico, nell'occasione, aveva anche cambiato il nome al parcheggio sotterraneo, chiamandolo “el buso”. Il che equivale a dire “el buso in busa”: più busi di così, non si può. Un dettaglio di colore a margine della grande discussione su quello che era, inevitabilmente, l'argomento del momento.
Ma da allora, per la verità, non ne abbiamo più sentito parlare. È vero: per l'amministrazione ci sono state altre cose da seguire, poi è arrivato il coronavirus, la partenza dell'iter del progetto è prevista per l'anno prossimo, eccetera eccetera. Tuttavia i residenti in Margnan si trovano ancora oggi con la spada di Damocle di un mega progetto che aleggia sulle loro teste, senza che ci siano informazioni certe e comprovate sulla sua effettiva fattibilità.
E allora, in questi casi, per saperne di più si telefona a SuperZonta. Andrea Zonta, assessore comunale ai Lavori Pubblici, fa parte di quella categoria di amministratori pubblici che si impegnano a dare risposte anche a domande poste all'improvviso, senza pre-accordi e senza sconti. Come quella che gli pongo io, senza preavviso: “Come siamo messi col progetto del parking interrato in Prato Santa Caterina?”.

“Bisogna intanto ragionare sui parcheggi di Bassano a 360 gradi - mi risponde Zonta -. Noi abbiamo due parcheggi in struttura, il Cadorna e “Le Piazze”, più gli altri due parcheggi a raso del Prato 1 e Prato 2. Rimane aperto il problema dei parcheggi in destra Brenta.”
"Con la maggioranza - prosegue l'esponente di giunta - stiamo portando avanti un ragionamento su tutta l'offerta dei parcheggi di Bassano per capire dove metterli.”
“Per quanto riguarda Prato Santa Caterina - aggiunge -, faremo innanzitutto dei sondaggi sulla scarpata per il sistema di sollevamento meccanico, per il quale poi partirà la gara di progettazione. Per il parcheggio interrato faremo delle valutazioni “di necessità”. L'offerta di parcheggi per la zona nord di Bassano dovrà essere comunque potenziata. Prima o poi accadrà, magari anche con una prossima amministrazione, che si decida di fare dei lavori nell'area del parcheggio “Le Piazze” per costruirvi qualcos'altro. Questa prospettiva impone la necessità di pensare a una nuova soluzione per quando quell'area non sarà più disponibile.” “Per il parking interrato di Prato Santa Caterina vanno risolti dei problemi tecnico-realizzativi, per i quali faremo valutazioni e sondaggi - continua l'assessore -. Dobbiamo prima capire cosa c'è sotto, trovandoci in fondo alla conformazione morenica di un ghiacciaio. Saranno compiute delle penetrazioni geologiche e sondaggi in 7-8 punti diversi per vedere come è fatta la struttura sottostante.”

“Una volta fatte le analisi viabilistiche, eventualmente si cercherà di capire quali sono le soluzioni - afferma Zonta -. A fine anno avremo messo tutte le caselle al punto giusto.”
"C'è anche l'aspetto economico - sottolinea -. Con tutti gli impegni di risorse per le opere pubbliche, a cui si aggiungono il Polo Museale e altre cose, Bassano come città non può accollarsi da sola lo sforzo finanziario per un progetto del genere. Serve un accordo Pubblico/Privato e un settore nel quale i privati investono ancora sono proprio i parcheggi. Gli dai l'opera in gestione per 30 anni e dopo 30 anni il privato la rende indietro al Comune. Se vuoi fare parcheggi a Bassano, questo ragionamento va fatto.”
Ringrazio l'assessore Andrea Zonta per non essersi tirato indietro, ancora una volta, dalle richieste di aggiornamenti del giornalista di turno. Anche se dalle sue risposte percepisco che la fattibilità del maxi progetto dipende da diverse variabili ancora da mettere a fuoco e che la grande opera si può fare, come anche no.
Cari residenti di quartiere Margnan-Conca d'Oro: dovete farvene una ragione.
La spada di Damocle della “questione in sospeso” vi continuerà a pendere sopra la testa fino a nuovo ordine. Perché sono tante le “caselle” da mettere al punto giusto per decidere di progettare e di costruire “el buso”, in modo che non sia tale anche dal punto di vista economico-finanziario.
Stasera, intanto, andrò a riprendermi l'auto in Prato Santa Caterina. Una cosa normale, che negli anni avrò fatto centinaia di volte. Ma dopo avere appreso che ho parcheggiato sopra il fondo della conformazione morenica di un ghiacciaio, non sarà più la stessa cosa.

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