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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Esclusivo
Amici Miei
Clamoroso: gli “Amici dei Musei” di Bassano respingono l'invito del sindaco Pavan a collaborare nella scelta dell'opera sostitutiva della Pala di Sant'Anna. “Disponibili a collaborare solo ai fini del rientro della Pala nei Musei bassanesi”
Pubblicato il 28-05-2020
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Nella scena forse più iconica del celebre film “Amici Miei” di Mario Monicelli, i protagonisti si divertono a mollare degli schiaffi da un marciapiede della stazione ai passeggeri affacciati ai finestrini di un treno in partenza. Nel nostro caso, ad essere presa idealmente (e anche gentilmente, ci mancherebbe) a schiaffi è la proposta - collegata all'affaire della Pala di Sant'Anna di Jacopo Bassano, restituita in silenziosa velocità alle Gallerie dell'Accademia di Venezia - lanciata dal sindaco Elena Pavan, che domani è attesa al museo veneziano per “ammirare” il dipinto nella sua nuova collocazione.
Gli “Amici Miei” della situazione sono gli “Amici dei Musei e dei Monumenti di Bassano del Grappa”, benemerita associazione cittadina che ha lo scopo di accrescere il patrimonio artistico del Museo Civico, di prestargli assistenza per il conseguimento dei suoi fini di conservazione e di cultura artistica, di tutelare il volto storico, artistico, monumentale della città, il paesaggio bassanese ed infine formare una elevata categoria di collezionisti e di intenditori.
Ma, come ogni storia succosa che si rispetti, andiamo con ordine.

Foto Alessandro Tich
Il nome dell'associazione con sede in via Museo è assurto all'improvviso agli onori delle cronache cittadine nel pieno del bubbone mediatico scoppiato dopo la scoperta, a cose compiute, che la Pala di Sant'Anna (formalmente di proprietà delle Gallerie dell'Accademia) se ne era andata via definitivamente dal nostro Museo Civico per la richiesta delle Gallerie veneziane di riaverla indietro, dopo 64 anni di concessione in deposito e di esposizione in comodato a Bassano.
Lo scorso 21 maggio il sindaco e assessore alla Cultura Elena Pavan, travolta dalle polemiche a Palate, rivelava alla stampa l'esistenza di un protocollo firmato dalla consulente esterna ed ex direttrice del Museo Chiara Casarin e dal segretario generale del Comune Antonello Accadia che nell'accettare l'atto di restituzione del capolavoro dapontiano a Venezia richiedevano alle Gallerie l'affidamento di “un'opera in un nuovo comodato, in sostituzione della celebre Sant'Anna di Jacopo Bassano”.
Un'opera sostitutiva insomma, da collocare sulla parete rimasta vuota della sala dapontiana del Museo Civico. E quel giorno lo stesso sindaco dichiarava a Bassanonet: “Come è noto, il 29 maggio avrò un incontro conoscitivo a Venezia col direttore delle Gallerie dell'Accademia. Si comincerà a ragionare sulle alternative, ascoltando i bassanesi. L'associazione degli “Amici dei Musei” sarà coinvolta nella fase di valutazione e scelta dell'opera sostitutiva. Gli “Amici dei Musei” hanno i loro studiosi di riferimento, sarà una scelta approfondita e condivisa.”
Tutti insieme appassionatamente, dunque - in mancanza di un direttore scientifico del Museo Civico di Bassano che possa prendersi la responsabilità della scelta -, per la valutazione e selezione del surrogato pittorico da ottenere in scambio.
Ma è proprio all'invito del sindaco a farsi parte attiva per la valutazione e scelta dell'opera sostitutiva che gli “Amici dei Musei” hanno risposto di “no”.
La notizia è clamorosa anche e soprattutto alla luce dell'intervento della presidente degli “Amici dei Musei” Raffaella Mocellin, che in data 22 maggio trasmetteva ad alcuni organi di informazione locali una lettera - tutt'ora pubblicata sulla home page del sito internet dell'associazione - nella quale, pur lamentandosi per la “scoperta di un’ulteriore quanto inaspettata perdita” per il nostro Museo Civico, accettava di fatto la proposta del sindaco Pavan. “Non possiamo che ribadire, nuovamente - aveva scritto infatti la presidente Mocellin -, la nostra disponibilità a fornire, come già avvenuto in altre occasioni, contatti con esperti di assoluto prestigio che possano dare il loro contributo per assistere l'Amministrazione Comunale in questa delicata mediazione.”
Una visione delle cose che è stata tuttavia rovesciata e sconfessata dal consiglio direttivo degli “Amici dei Musei”, convocato in via straordinaria per la valutazione della proposta del sindaco e riunitosi ieri, mercoledì 27 maggio. E che cosa sia emerso nella concitata riunione, è contenuto in una lettera che l'associazione ha trasmesso sempre in data di ieri al sindaco Pavan e quindi per conoscenza a tutti i soci.
“Il Consiglio - è uno dei passi iniziali della lettera - ha espresso primariamente il proprio disappunto per non essere stato messo al corrente degli accordi intercorsi tra i nostri Musei e le Gallerie dell'Accademia di Venezia.” Inoltre “il 'supportare scientificamente l’Amministrazione Comunale nella scelta dell’opera tra quelle che le Gallerie dell’Accademia vorrà proporre in comodato in sostituzione alla c.d. Pala di Sant’Anna di Jacopo Bassano...' non è attività prevista dal nostro Statuto.”
“Avremmo potuto, se fossimo stati messi al corrente - è un altro passaggio-chiave della comunicazione formale degli “Amici dei Musei” al sindaco -, svolgere attività di tutela, valorizzazione e custodia del patrimonio culturale ex ante, prima, cioè, dello spostamento della Pala di Sant’Anna verso le Gallerie dell’Accademia di Venezia, pur mancando la Direzione del Museo, magari mediante coordinamento con l’Assessorato alla Cultura e le Soprintendenze.” “Tuttavia, ex post, nel rispetto dei parametri statutari - continua la lettera -, l’Associazione ribadisce la sua disponibilità a fornire contatti con esperti di assoluto prestigio che possano dare il loro contributo per assistere l’Amministrazione nella delicata fase di mediazione che si rende, ora, necessaria con le Gallerie dell’Accademia.”
Mediazione, in che senso? Attenzione, attenzione: “Nel rispetto dei concetti di tutela, valorizzazione e custodia del patrimonio museale - conclude la lettera -, la mediazione è intesa come un formale riconoscimento dell’importanza dell’identità culturale della Pala di Sant’Anna, indispensabile punto di passaggio per la comprensione dell’iter del linguaggio di Jacopo Bassano, e, pertanto, ai soli fini del suo rientro nei Musei bassanesi.”
Dunque: “no” alla mediazione con le Gallerie dell'Accademia per la scelta di un'opera sostitutiva; “sì” invece a una possibilità di mediazione, con la messa a disposizione dei contatti “con esperti di assoluto prestigio”, ma per il solo ed esclusivo scopo di far tornare la Pala di Sant'Anna al Museo Civico di Bassano.
Con questa per lei ferale notizia, il sindaco Elena Pavan si accinge pertanto a recarsi in visita domani alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, per incontrare il direttore Giulio Manieri Elia, per vedere dal vivo il capolavoro del Bassano da lei restituito alle Gallerie nel silenzio dell'emergenza Covid e “per cominciare a ragionare sulle alternative”.
E qualunque siano i suoi sviluppi, questa tristemente incredibile storia rischia di diventare - per citare sempre “Amici Miei” di Monicelli - la supercàzzola della cultura bassanese.
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