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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Il Brutto Anatroccolo
Approvato dalla giunta comunale il progetto definitivo e esecutivo dei lavori di pavimentazione in porfido di via Marinali. Un auspicato primo passo verso la riqualificazione di una strada in disarmo in pieno centro storico
Pubblicato il 30-01-2017
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E così, il Brutto Anatroccolo si trasformerà in Cigno.
La nuova fiaba bassanese, scritta da Hans Christian Poletto, riguarda via Orazio Marinali: una tra le più rappresentative vie del centro storico appartenenti alla categoria dei “figli di un Dio minore”, così vicine eppure così lontane dai flussi di frequentazione del salotto cittadino, in perenne attesa di un qualcosa che ne migliori l'immagine, l'animazione socio-economica, il decoro urbano e in definitiva l'attrattività.
Via Marinali, laterale della centralissima piazza Libertà, ne rappresenta l'esempio perfetto: una sfilza di negozi sfitti, un progressivo degrado e la chiusura del Tribunale come mazzata definitiva per quelle poche attività commerciali e professionali eroicamente rimaste a presidiare la via medesima.
Foto Alessandro Tich
Ora, però, qualcosa eppur si muove. La giunta comunale, nell'ultima seduta, ha infatti approvato il progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di pavimentazione in porfido di via Marinali, nel tratto compreso tra piazza Libertà e piazzetta delle Poste. Un intervento atteso ormai da più di tre anni: correva l'anno 2013, ancora sotto l'Amministrazione Cimatti, quando venne approvato lo studio di fattibilità dell'intervento, per un importo di 250.000 euro.
Ora i lavori possono passare alla fase esecutiva: nel giugno dello scorso anno la Regione Veneto aveva infatti approvato la domanda di contributo avanzata dal Comune per il cofinanziamento dell'opera, destinando allo scopo 107.300 euro nell'ambito del bando per il finanziamento di progetti-pilota finalizzati all'individuazione dei distretti del commercio, conseguente a un delibera della giunta regionale del 2014. Un provvedimento che, come si legge nel Bollettino Ufficiale della Regione, mira al sostegno “delle attività commerciali inserite nel tessuto urbano, favorendone la rigenerazione”. I restanti 142.700 euro saranno invece direttamente a carico delle casse comunali.
Il governo cittadino ha pertanto approvato il progetto definitivo ed esecutivo dell'intervento, redatto dall'ing. Alberto Zambon dell'Area Lavori Pubblici, che prevede la spesa complessiva di 250.000 euro di cui 200.000 per lavori a base d'appalto e 50.000 per somme a disposizione dell'Amministrazione.
Contestualmente, l'Area Lavori Pubblici del Comune ha aperto il bando di gara per l'affidamento del cantiere: offerte da presentare entro il prossimo 17 febbraio, aggiudicazione il 20 febbraio e 90 giorni di durata contrattuale decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.
Non si tratterà di una semplice operazione di maquillage urbano: nelle intenzioni dell'Amministrazione comunale la nuova pavimentazione in porfido vuole essere il punto di partenza per un piano più ampio di rilancio di via Marinali che funga da esempio per la riqualificazione di tutti i distretti commerciali. Ripensando ad esempio, come ha anticipato il sindaco Poletto, “anche alla viabilità e a nuovi servizi, come quelli del Tribunale che si trova in questa strada”.
Già: perché questa è anche la via della Cittadella della Giustizia, uno dei capolavori assoluti tra le incompiute (o per meglio dire: tra le compiute, ma inutili) dello Stato italiano. Chimera del Tribunale della Pedemontana a parte, il vero futuro di questa via oggi in disarmo e che sarà ripavimentata in porfido - in continuità con la pavimentazione della piazza - dipende in tutto e per tutto da cosa verrà fatto di questo enorme scatolone ricavato dalle ex carceri e attualmente abbandonato a se stesso. Finché al suo interno non ci saranno segni di vita, il Brutto Anatroccolo non potrà spiccare il volo.
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