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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pista ciclabile
Vittorio Brumotti, biker estremo di “Striscia”, attraversa in bici il tetto del Ponte di Bassano. Ma tra il video e le foto dell'“impresa” c'è una discrepanza. E intanto, sul blitz ciclistico sopra il monumento, scoppia la polemica
Pubblicato il 17-04-2016
Visto 4.762 volte
Meravigliosa Bassano: se non ci fosse, bisognerebbe inventarla.
Perché qui, anche quando meno te lo aspetti, le notizie non mancano mai. Notizie molte volte anche succose, che rendono persino stuzzicante, se non divertente il compito professionale di riferirle e che suscitano il solito e inevitabile vespaio di reazioni e di discussioni sui social network, a loro volta fonte di analisi e considerazioni.
A questa categoria appartiene a pieno diritto l'“impresa” che ha visto come protagonista Vittorio Brumotti: ciclista estremo e campione di bike trial, noto al grande pubblico televisivo come inviato di “Striscia la Notizia” con il nome di battaglia di Abbombazza 100% Brumotti. Il quale è arrivato a Bassano, è montato sulla sua bici da pedalatore acrobatico e ha attraversato la nuova pista ciclabile della città: il tetto del Ponte degli Alpini.
Un fotogramma del video amatoriale che immortala la performance di Brumotti (da Facebook)
Dopo i vari Pesci d'Aprile e dopo le due circolari-beffa del preside del Brocchi Gianni Zen, qualcuno ha pensato all'ennesima bufala mediatica sulle rive del Brenta. E invece no: Brumotti ha pedalato in cima al Ponte per davvero.
E' accaduto giovedì scorso, alle 10.30 della mattina circa.
A quanto pare, il funambolo del sellino starebbe girando in questi giorni alcuni spot in vista del prossimo Giro d'Italia, esibendosi con le sue performance da equilibrista su due ruote in alcune località che vedranno il passaggio della Corsa Rosa, ma anche in altri luoghi dello Stivale - come appunto Bassano e il suo Ponte, malandato ma sempre spettacolare - particolarmente attraenti per le esigenze televisive. Non è escluso, tuttavia, che l'incursione dell'atletico reporter possa essere invece collegata al Tg satirico di Canale 5: il fiato, per il momento, rimane sospeso.
L'arrivo del biker di “Striscia” in città non è avvenuto all'insaputa di tutti.
Nel senso che il Comune era a conoscenza dell'intenzione di Brumotti di attraversare il Ponte in bicicletta. Con specifica richiesta verbale di poterlo fare sul tetto, alla quale il Comune, per le note e delicate attuali condizioni del manufatto, avrebbe risposto con un secco “no”. Ma a un volto noto della Tv non si poteva negare la possibilità perlomeno di un “Piano B”, ovvero l'attraversamento del Ponte sul normale, per quanto oggi provvisorio, piano stradale.
Coast to Coast
E così, giovedì mattina - come ci raccontano diretti testimoni - è stato compiuto un sopralluogo sul posto da Brumotti e il suo staff e dall'Amministrazione comunale, rappresentata da ben tre componenti della giunta che governa la città. L'incontro ha previsto un briefing alla Taverna al Ponte, lato Angarano, presenti il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Roberto Campagnolo e l'assessore allo Sport Oscar Mazzocchin. Dall'altra parte del Ponte, come pure ci riferiscono i presenti alla scena, c'era anche l'assessore a Tutto il Resto Giovanni Cunico.
All'improvviso - non è dato ancora sapere in quale modo, e senza essere visto o fermato da nessuno - Brumotti, con bici al seguito, è salito nella sovrastante sede degli Alpini dell'ANA Montegrappa (che a quanto pare non c'entrerebbero nulla con tutta questa storia) e da una finestra all'ultimo piano, che dà direttamente sul tetto del Ponte, si è calato sulla sommità del monumento e ha compiuto la sua performance: l'audace pedalata sopra il Ponte di Bassano, Coast to Coast, in circa 30 secondi sia in andata che in ritorno.
Al rientro in Taverna, agli amministratori comunali presumibilmente attoniti il buon Abbombazza 100% avrebbe dichiarato di essere assicurato, di avere agito sotto la sua diretta responsabilità e, se del caso, di essere anche pronto a pagare un'eventuale multa.
Se e come la pedalata panoramica sia stata immortalata da qualche troupe televisiva, è anche questo un aspetto ancora poco noto. Ma la spericolata ciclo-avventura sopra i coppi del manufatto palladiano è stata comunque ripresa col telefonino da un testimone, Alberto Berdin, che ha postato le immagini sulla pagina del gruppo Facebook Bassano senza Censura e ha dato la stura al nuovo bailamme di reazioni a catena.
C'è da dire, peraltro, che emerge un'importante discrepanza tra il video amatoriale che riprende “in diretta” la traversata dell'eroe delle due sponde e le foto riferite alla traversata medesima. Nel video, infatti, rimbalzato su Facebook e poi ripreso per primo da Bassano Sport (bassanosport.com/2016/04/grande-ciclismo-bassano-si-oggi-grazie-brumotti-si-va-sul-ponte-degli-alpini-video/) si vede chiaramente che Brumotti non ha compiuto l'impresa in solitaria: il biker sul tetto è infatti preceduto lungo tutto il percorso, a circa un metro e mezzo di distanza, da un'altra persona, in maglietta bianca e jeans, che a piedi, sopra le tegole, gli fa da apripista.
Le foto, invece, pure ripubblicate da altri organi di informazione e prese dal sito internet pocis.it - che, a vostro beneficio, pubblichiamo anche noi nella photogallery correlata al presente articolo - mostrano invece il ciclista che percorre la sommità del Ponte Vecchio completamente da solo. A chi ne ha voglia e tempo, demandiamo l'incarico di svelare l'arcano. Che Brumotti 100% abbia effettuato un primo giro di ricognizione per saggiare il terreno, assieme a un suo collaboratore, per poi ripetere da solo, davanti alle telecamere e fotocamere “ufficiali”, la storica abbombazzata?
Ai posteri, e ai soliti bene informati, l'ardua sentenza.
Striscia la Malizia
Comunque sia, e comunque la sia veda, la Brumotti-Adventure in cima al Ponte è diventata l'argomento dell'ennesima polemica in città.
Il popolo del web si divide tra chi contesta, anche fortemente, l'intrusione sul monumento, la partenza del cui cantiere di restauro è annunciata a fine mese (a proposito: ma non sarebbe meglio attendere il 12 maggio, data dell'udienza di merito del Consiglio di Stato sul ricorso della Vardanega contro l'ordinanza del TAR?) e chi invece plaude a un'iniziativa che porterà benefici d'immagine alla città.
Mentre l'Amministrazione comunale, al momento, appare “spiazzata” da quanto successo si sollevano, in particolare, gli scudi del Comitato “Aiutiamo il Ponte di Bassano” che con parole molto pesanti, nella sua pagina Facebook, affonda il coltello contro la performance dell'inviato di “Striscia”. La quale - secondo il Comitato, e con tanto di foto a corredo delle accuse - avrebbe anche provocato dei danni ad alcune tegole sia sulla copertura lato sud che su quella lato nord del monumento sul fiume.
“CHIEDIAMO - ha postato il Comitato - che parta subito una denuncia per danneggiamento di Monumento Nazionale e danni di immagine alla Città di Bassano. Se non lo farà il Comune LO FAREMO NOI!”
Il “mistero” si infittisce, inoltre, con le notizie “parzialmente confermate” (Sic) riportate ancora sulla pagina Fb di “Aiutiamo il Ponte di Bassano”: “La troupe di Canale 5 con la scusante di eseguire delle riprese dall'alto da usarsi per una promozione del prossimo Giro d'Italia si è fatta accompagnare all'interno della sede degli Alpini scortata da un incaricato autorizzato dalla direzione per quanto richiesto.”
Insomma: Striscia la Malizia. O, se preferite, l'Ingiustizia.
E sul Giro ciclistico sul vertice del Ponte persino il portavoce del “Comitato Ponte degli Alpini Monumento Nazionale” Roberto Astuni - uno che quando arriva a Bassano anche una mezza troupe di qualche fiction o programma televisivo nazionale si illumina di immenso, nel nome della promozione della città - grida allo scandalo. Altro che marketing territoriale.
Terminiamo ordunque questo articolo del weekend con una nostra personale considerazione: se per caso Brumotti, nel percorrere la sua alta via ciclistica non autorizzata (?) sul Ponte, ha danneggiato alcune tegole del tetto, è giusto che ne paghi le conseguenze. Ma allora è giusto che paghi le conseguenze, in maniera assai più macroscopica, anche chi ha permesso che il Ponte di Bassano si trovi oggi nello stato in cui si trova.
Ne siamo convinti. Al 100%.
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