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Alessandro Tich
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Bassanonet.it
La Prima della scala
Inaugurata la nuova scala metallica removibile a sud del Ponte della Vittoria. Realizzato anche il percorso pedonale che passando sotto il Ponte porta in via Porto di Brenta
Pubblicato il 13-02-2021
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Benvenuti alla Prima della scala. Con la “s” minuscola, però. Si tratta infatti della nuova scala metallica removibile realizzata a sud del Ponte della Vittoria, alias Ponte Nuovo.
Inaugurazione, convocazione della stampa, discorsi di rito e taglio del nastro: tutto secondo la consuetudine di queste occasioni. L'opera in cartellone per la Prima è pertanto “Così fan tutti”, del compositore Andrea Zonta. Opera pubblica, naturalmente. Dirige l'orchestra e il coro il maestro Elena Pavan. Per l'apertura inaugurale del manufatto interviene infatti uno stuolo di personaggi e interpreti: oltre ai già citati sindaco e assessore, anche il consigliere comunale con delega al Centro Storico Riccardo Torre, il presidente del consiglio comunale Stefano Facchin, i presidenti dei quartieri Centro Storico e Angarano Marco Gasparotto e Gianni Castellan, i tecnici che hanno lavorato alla realizzazione dell'intervento e i rappresentanti della ditta appaltatrice Bergamin Costruzioni Generali di Montebelluna. Tra l'altro il presidente del Centro Storico Gasparotto, politicamente vicino all'area-Vernillo, è colui il quale ha lanciato mercoledì scorso sulla stampa locale un pesantissimo attacco all'amministrazione comunale in merito ai fatti di cronaca accaduti in centro nell'ultimo fine settimana. Ma oggi non è il momento per le polemiche e tutti partecipano all'inaugurazione d'amore e d'accordo, in un clima da vigilia di San Valentino.
Dunque da oggi abbiamo la scaletta che ci permette di scendere sotto il Ponte Nuovo dall'accesso sulla riva in sinistra Brenta, quello sul lato opposto alla birreria Tetley's tanto per intenderci. In quel punto c'era già la scala in calcestruzzo che però portava al nulla: la riva era infatti impraticabile e sotto il Ponte il passaggio era ostruito da una specie di cabina, chiamata in termine tecnico “manufatto accessorio”.
Foto Alessandro Tich
L'intervento - su progetto del dott. geom. Dimitri Simeoni di Rossano Veneto e per un costo totale di 130.000 euro - ha quindi previsto la sistemazione dell'argine, la pulizia ed eliminazione di massi, erbacce e ingombranti, la demolizione del “manufatto accessorio”, la sistemazione del percorso parallelo al canale Medoaco con la posa in opera di parapetti di protezione, l'illuminazione del tratto. Ciliegina finale: la nuova scala metallica, rimovibile in caso di necessità (pulizia, manutenzione eccetera), che collega la preesistente scala in calcestruzzo con il nuovo tratto di lungofiume.
Quindi da oggi si possono scendere le scale dal parcheggio dei magazzini Bermax e si può passare sotto il Ponte della Vittoria per raggiungere direttamente via Porto di Brenta e da qui proseguire verso il retro di Palazzo Sturm, via Portici Lunghi eccetera. Ma non è tutto: per l'accesso delle persone disabili nel nuovo tratto lungo il canale è inoltre prevista la possibilità di installare un ascensore.
Nasce così un nuovo “belvedere” pedonale con vista sul Brenta e sul Ponte Vecchio. Talmente suggestiva è la visione panoramica che ci appare davanti agli occhi che nel percorrere il tratto inaugurato non ci si accorge quasi di transitare di fianco alle rovine archeologiche del locale - da anni in attesa di qualcuno che se lo riprenda in affitto - di quello che fu il night club Myosotis, quando al piano superiore c'era ancora la pizzeria “Da Mimmo” mentre oggi c'è il ristorante giapponese. Ma tant'è: questo è un punto della città che attende un piano generale di riqualificazione e l'intervento della nuova scala di accesso all'altrettanto nuovo collegamento pedonale viene presentato come un primo passo verso una più ampia sistemazione dell'area urbana.
Come spiega il sindaco Elena von Karajan, sono infatti in corso dei colloqui con il Consorzio di bonifica Brenta che a poche decine di metri di distanza, verso sud, sta eseguendo lavori di sistemazione della centralina sul Medoaco. L'idea accarezzata dall'amministrazione è quella di pervenire ad un accordo con il Consorzio per realizzare la prosecuzione verso sud del tratto inaugurato con una nuova pista ciclo-pedonale che colleghi il Ponte della Vittoria al parco della centrale idroelettrica di San Lazzaro. Intervento che, a sua volta, verrebbe inserito nel piano sovracomunale, che vede il Comune di Tezze sul Brenta come ente capofila, per realizzare il collegamento ciclabile dell'intera riva sinistra del Brenta fino al Padovano.
Come dice il saggio: vedremo. Intanto godiamoci questo nuovo pezzettino di lungobrenta che ci permette anche di passare sotto la volta del Ponte Nuovo ancora libera da graffiti e imbrattature murali, diversamente dalla riva opposta. I writers, però, sono avvisati: c'è una videocamera che riprende l'area.
Finisce qui, cari lettori, il resoconto della Prima della scala. La rappresentazione ha riguardato un'inaugurazione su un Ponte e adesso il pubblico a teatro - in spasmodica attesa della restituzione alla città del Ponte Vecchio restaurato e possibilmente nella data prevista - chiede il bis.
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